Tutte le diocesi del Lazio: ecco come la Chiesa si è riorganizzata in questi anni
Pubblicato: Martedì, 19 Settembre 2023 - redazione attualitàFRASCATI (attualità) - L'accorpamento tra Velletri e Frascati ha concluso un processo lungo decenni
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di Valentino Marcon
Papa Francesco, il 5 settembre scorso ha nominato nuovo vescovo della diocesi suburbicaria di Frascati, mons. Stefano Russo e contemporaneamente ha unito in persona episcopi la sede di Frascati alla diocesi di Velletri-Segni. Si è praticamente concluso un lungo processo iniziato negli anni ’60 del Novecento che ha portato anche all’unione – sempre nella persona di un unico vescovo – alcune delle diocesi più antiche, comprese le suburbicarie, cioè quelle che avevano come titolare un cardinale di curia.
Tutto il ‘movimento’ era iniziato già con l’emanazione del motu proprio Suburbicariis sedibus dell’aprile 1962, sul riordinamento delle diocesi suburbicarie, con il quale papa Roncalli, qualche mese prima di aprire il Concilio Ecumenico Vaticano II, decise che alle sedi suburbicarie subentrasse per la cura pastorale un vescovo residenziale e non più un eventuale ausiliare (come era ad esempio Budelacci a Frascati), mentre si lasciava ai cardinali il solo titolo della diocesi. Come è noto il primo vescovo residenziale di Frascati fu mons. Luigi Liverzani (dal 1962 al 1990).
Le diocesi nella regione ecclesiastica laziale (già denominata ‘latina’), prima del Concilio erano ben 28, (mentre l’arcidiocesi di Gaeta apparteneva alla regione campana e Rieti a quella umbra). Le diocesi più antiche - se prescindiamo dalle tradizioni non verificabili storicamente - sostanzialmente sono sorte tra la fine del III e l’inizio del IV secolo.
Questo l’elenco, attuale:
Roma: diocesi con circa tre milioni di abitanti su 1.286 kmq con 335 parrocchie, ha come Vescovo S.S. papa Francesco. Vicario generale è S. Em. il cardinale Angelo de Donatis.
Rieti, su 1.965 Kmq., conta circa centomila abitanti con 94 parrocchie. Vescovo, S.E. mons. Vito Piccinonna.
Civitacastellana-Orte e Gallese (nata dall’accorpamento nel 1986 di Orte, Gallese, Nepi e Sutri), Territorio di 1.550 Kmq. con 270.000 abitanti, 76 parrocchie, 4 concattedrali, Vescovo: S.E. mons. Marco Salvi.
Sabina-Poggio Mirteto. Diocesi suburbicaria con poco più di 200mila abitanti su 918 kmq, con sede a Poggio Mirteto dopo l’accorpamento con l’originaria antica diocesi di Sabina (1986). Comprende 83 parrocchie. Vescovo: S.E. mons. Ernesto Mandara.
Civitavecchia-Tarquinia-Porto-Santa Rufina (già Corneto), con 918 kmq e poco più di 200mila abitanti, con 27 parrocchie. Civitavecchia e Tarquinia furono già accorpate a fine Ottocento. Vescovo, S.E. Gianrico Ruzza.
Viterbo. Con 183.000 abitanti in 35 comuni, su 2161 kmq, e 97 parrocchie con 5 concattedrali ‘rappresentanti’ le diocesi precedenti ‘accorpate’ a Viterbo (a partire dal 1970 e fino al 1986: Montefiascone, Bagnoregio, Tuscania…). Vescovo: S. E. mons. Orazio Francesco Piazza
Latina-Terracina-Sezze-Priverno. 1372 kmq., 330.000 abitanti, con 83 parrocchie. Già diocesi con rispettive sedi, oggi unite con la sede a Latina (le sedi più antiche erano Sezze, Priverno e Terracina. Cisterna di Latina corrisponderebbe all’antica stazione romana di Tres Tabernae). Con tre concattedrali. Vescovo: S.E. mons. Crociata, già segretario CEI.
Gaeta: 164.000 abitanti su 603 kmq. (elevata ad Arcidiocesi da Pio IX), comprende anche Fondi e Formia (diocesi soppressa), con 56 parrocchie. Arcivescovo: S. E. mons. Luigi Vari.
Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo. Cassino era diocesi a sé stante (comprendeva anche l’Abazia di Monte Cassino, ora sede abaziale autonoma) 4 concattedrali, 2.016 kmq, 230.000 abitanti,140 parrocchie. Vescovo, S.E. mons. Gerardo Antonazzo.
Frosinone-Veroli, Ferentino- Anagni-Alatri, (Anagni e Alatri, già separate e autonome sono state accorpate nel 1986 ed oggi sono unite, in persona episcopi, a Frosinone, già Veroli-Frosinone). La diocesi di Ferentino era già accorpata in precedenza a Frosinone. 190.000 abitanti, 804 kmq, 82 parrocchie. Vescovo, SE. Mons. Ambrogio Spreafico.
Tivoli-Palestrina. Unite in persona episcopi dal 2019 anche con Subiaco. La diocesi di Tivoli ha 36 comuni e zone di altre province con 202.000 abitanti su 892 kmq e 84 parrocchie. Palestrina con 16 comuni in 418 kmq, conta 114.000 abitanti e 52 parrocchie. I monasteri di Subiaco (S. Benedetto e S. Scolastica hanno una propria giurisdizione). Il Vescovo è S.E. mons. Mauro Parmeggiani.
Frascati-Velletri/Segni. Le diocesi di Frascati e Velletri, dopo l’unione ‘in persona episcopi’, di S.E. mons. Stefano Russo, già segretario CEI, comprendono i seguenti territori: Velletri con i comuni di Lanuvio, Lariano, Artena, Colleferro, Valmontone, Segni, Gavignano, Montelanico, per un totale di 122.000 abitanti, 398 kmq, e 27 parrocchie. Frascati, con i comuni di Grottaferrata, Rocca di papa, Monte Porzio, Monte Compatri, Rocca Priora, Colonna con in totale 124.000 abitanti su 220 kmq e 24 parrocchie. Le diocesi avranno comunque tre ‘concattedrali’: quella di Frascati, di Velletri e di Segni. Nel territorio tuscolano si trova anche l’Abazia di S. Maria di Grottaferrata (diocesi nullius) con amministratore apostolico il card. Marcello Semeraro.
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Delle diocesi ‘suburbicarie’ non ‘scorporate’ tenuto conto dell’ampiezza del territorio, rimangono pertanto Albano, (comprendente 660 kmq di territorio e oltre mezzo milione di abitanti, ma che a suo tempo aveva incorporato anche parti della diocesi di Latina) con vescovo S.E. mons. Vincenzo Viva, e Sabina-Poggio Mirteto (ma con un ampio territorio).
Ostia, una delle più antiche diocesi (20.00 abitanti) è tuttavia retta dal card. De Donatis quale amministratore apostolico. Quasi tutte le diocesi del Lazio hanno un loro bollettino diocesano, e alcune pubblicano le loro attività settimanalmente sull’inserto settimanale di ‘Avvenire’ (Roma/sette e Lazio/sette), eccetto la diocesi di Frascati. Nel 2019, l’editrice Studium di Roma ha pubblicato, con la direzione di mons. Pasquale Bua, attuale direttore dell’Istituto Teologico Leoniano, un volume che riporta la storia e il contributo nel periodo conciliare di ciascuna diocesi del Lazio e la ricaduta sulla pastorale delle chiese locali.
E’ interessante per conoscere una ampia sintesi del cammino allora veramente ‘sinodale’, anche della nostra diocesi di Frascati in quegli anni, compreso l’impegno per l’ecumenismo. (cfr P. Bua, Roma, il Lazio e il vaticano II. Preparazione, contributi, recezione. Presentazione del card. Angelo De Donatis. Studium, Roma 2019).