8 sorprendenti curiosità sulle criptovalute che potresti non conoscere
Pubblicato: Venerdì, 30 Giugno 2023 - redazione attualitàROMA (attualità) - Qualche curiosità su questo affascinante mondo
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Anche se il mercato delle criptovalute è molto volatile, l’interesse in Bitcoin, Ethereum & co. continua a crescere. È ovvio che investitori e operatori finanziari in criptovalute vogliono saperne sempre di più sul funzionamento degli asset digitali; con le criptovalute, però, le cose possono essere più strane di quanto si pensi. Scopriamo insieme otto fatti sorprendenti sulle criptovalute.
1. La prima transazione commerciale in Bitcoin è avvenuta per acquistare una pizza
Il 22 maggio si celebra il Bitcoin Pizza Day, in ricordo del giorno in cui Laszlo Hanyecz fece il primo acquisto di merce fisica con Bitcoin della storia. Per la precisione, spese 10.000 Bitcoin per due pizze della catena statunitense Papa John. Dato che Papa John non accettava Bitcoin come metodo di pagamento, Hanyecz postò un'offerta di 10.000 Bitcoin su Bitcointalk.org. Jeremy Sturdivant accettò l’offerta di circa 41 $ stimati e acquistò le due pizze per Hanyecz.
2. Esistono più di 18.000 criptovalute
Secondo le stime di marzo 2022, sono in circolazione più di 18.000 criptovalute. Il numero è notevole, soprattutto considerato che pochi anni prima, nel 2013, ce n’erano pochissime. Molte di queste valute sono poco rilevanti e hanno poco valore; altre sono diventate incredibilmente popolari in pochissimo tempo. Alcune delle valute digitali più importanti sono Bitcoin, Ethereum e XRP.
3. Il picco di transazioni è avvenuto il 19 maggio 2021
In questa data, sono state effettuate operazioni per un totale di 500 miliardi di dollari in criptovalute in un giorno solo, il massimo mai registrato. Si pensa che questo picco sia stato causato dal forte interesse per Dogecoin, resa popolare da Elon Musk. Si pensa che questo record possa essere infranto, perché molte criptovalute continuano a crescere.
4. Non sappiamo davvero chi ha creato il Bitcoin
Satoshi Nakamoto è lo pseudonimo usato dalla persona (o persone) che ha creato il Bitcoin. La vera identità di Satoshi non è nota. Uno degli “indiziati” più probabili è Dorian Nakamoto, che però nega. Alcuni credono che il fondatore sia Craig Wright, anche se i detrattori obiettano che Wright stia usando questa convinzione per proprio vantaggio personale. Altri ritengono che dietro Nakamoto si nasconda Nick Szabo, fondatore del bitGold nel 2008.
5. In Galles, un uomo vuole scavare in una discarica per recuperare il suo portafoglio digitale
Nel 2013, in Galles, un uomo di nome James Howells ha accidentalmente buttato tra i rifiuti un hard disk contenente 8000 Bitcoin. Dopo aver assistito all’impennata del valore del Bitcoin negli ultimi anni, l’uomo ha ideato un piano molto elaborato: la sua idea è quella di ottenere il permesso delle autorità locali per la sua caccia al tesoro tra i rifiuti, che costerebbe 11 miloni di dollari. Finora, sembra improbabile che tale autorizzazione possa arrivare.
6. La dipendenza da criptovalute è un problema sempre più serio
Ci sono sempre più timori che scambi e promozione non regolamentati di crypto-asset stiano generando nuovi tipi di dipendenze, con sintomi e conseguenze simili ad altre dipendenze come quella dal gioco d'azzardo. Le società di criptovalute ce la mettono tutta a pubblicizzare i loro prodotti in maniera aggressiva; calciatori e vip sbandierano i loro investimenti sui social e la mancanza generale di regolamentazione nel settore fa capire che i pericoli sono concreti.
7. In alcuni Paesi, le criptovalute sono vietate
Il Bitcoin genera controversie ed è altamente volatile sin dalla sua prima comparsa, nel 2009, così come tutte le altre criptovalute che sono venute dopo. Alcuni Paesi considerano le criptovalute un porto sicuro durante le tempeste economiche, mentre altri hanno posto in vigore restrizioni o divieti. In Nigeria, per esempio, gli scambi in criptovalute sono vietati, mentre in altri Paesi, come in Turchia, non possono essere effettuati pagamenti in criptovalute. Di recente, la Cina ha posto un importante divieto sulle istituzioni finanziarie, impedendo loro di offrire servizi relativi a transazioni in criptovalute.
8. Il Dogecoin era uno scherzo
Una delle criptovalute più di tendenza in circolazione è il Dogecoin. Questa valuta è nata un po’ per scherzo nel 2013. È stata creata per prendersi gioco delle speculazioni selvagge nel mondo delle criptovalute, come suggerisce il logo, raffigurante un cane di razza shiba inu dallo sguardo molto sorpreso. Sicuramente il Dogecoin non gode della stessa popolarità del Bitcoin, ma ha comunque un bel seguito: le transazioni in questa valuta sono così numerose da aver causato più volte malfunzionamenti in varie piattaforme.
Foto di Ferhat Deniz Fors su Unsplash