Etica post-pandemica: come l'emergenza ha provato a cambiarci
Pubblicato: Domenica, 18 Giugno 2023 - redazione attualità
GROTTAFERRATA (cultura) - L'interessante lettura del professor Stefano Semplici offre un punto di vista complementare a quanto sino ad oggi pubblicato
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Pubblicato in questi mesi da Rubettino, "Etica post-pandemica - I principi e le circostanze" di Stefano Semplici è stato presentato venerdì a Grottaferrata nell'ambito della rassegna letteraria permanente in corso ormai da molti mesi.
Un libro che sembra promettere molto. Di che genere di testo si tratta?
Il libro cerca di offrire più chiavi di lettura. C’è il riferimento immediato e concreto alle situazioni, talvolta drammatiche, che negli anni della pandemia e in particolare nella sua fase iniziale hanno sollevato questioni di grande rilievo morale. C’è l’attenzione per le dinamiche che hanno portato a decisioni politiche talvolta controverse. Chi è abituato al linguaggio filosofico, infine, troverà il confronto fra diverse teorie normative applicate a un’emergenza come quella pandemica e potrà approfondire nelle Note gli aspetti più “tecnici”. Il libro non è stato pensato, in ogni caso, come un testo indirizzato solo agli addetti ai lavori.
Di libri sulla pandemia in questi anni ne sono stati pubblicati diversi: quale approccio ha applicato al suo lavoro?
Non ho inteso scrivere solo un libro sulla pandemia, anche perché – appunto – molti testi di questo genere sono già stati pubblicati e il mio sarebbe, per così dire, nato “vecchio”. Ho cercato, piuttosto, di mostrare come un’emergenza (e la pandemia, certamente, lo è stata) funzioni da lente d’ingrandimento di problemi con i quali ci dobbiamo misurare anche in tempi “normali”, a partire dalla distribuzione di risorse scarse e dall’equilibrio fra i due pilastri della vita democratica evidenziati nell’articolo 2 della Costituzione: il riconoscimento e la garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo e l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Ci sono i principi e ci sono le circostanze nelle quali ci troviamo ad applicarli. Un’emergenza è una “circostanza” particolarmente sfidante per i principi sui quali abbiamo costruito l’idea di una società giusta. Per questo dall’esperienza che abbiamo fatto possiamo trarre utili lezioni per farci trovare meglio preparati ad affrontare le tante responsabilità e complessità del mondo in cui viviamo.
Che rapporto c'è tra pandemia ed etica?
Come ho detto, una pandemia ci costringe a verificare la capacità delle nostre intuizioni morali di superare la prova di situazioni che hanno il carattere dell’emergenza economica e sociale, oltre che sanitaria. Nella nostra esistenza quotidiana può sempre capitarci di trovarci di fronte a dilemmi tragici, cioè a scelte le cui conseguenze possono essere particolarmente drammatiche (tragiche, appunto, magari perché si tratta di questioni di vita e di morte) e per le quali non riusciamo a trovare la ragione decisiva per optare per una delle direzioni possibili (lo stallo deliberativo che caratterizza il dilemma). Una pandemia come quella di Covid-19, non diversamente da altre situazioni di emergenza, ci costringe a scelte difficili e ci aiuta così a comprendere, solo per citare un paio di esempi, l’importanza del rispetto dell’uguaglianza e dell’esercizio della solidarietà nella vita di tutti i giorni e non solo quando si combatte un virus che uccide.
Di cosa si occupa lei e cosa l'ha spinta a pubblicare questa opera?
Insegno Etica sociale e Bioetica presso l'Università di Tor Vergata Non potevo evitare di interrogarmi su quello che è giusto fare ogni volta che ci troviamo ad agire in un contesto nel quale il bene che è possibile realizzare sembra allontanarsi molto da quello che vorremmo e che sentiamo di dover fare. Ma credo anche che questa sia stata l’esperienza di tutti. La consapevolezza di questo limite è parte integrante di un’etica post-pandemica.
