Truffano anziana con la tecnica del finto incidente e si fanno consegnare gioielli e denaro: due in manette
Pubblicato: Mercoledì, 08 Marzo 2023 - Redazione cronacaSUBIACO (cronaca) - I Carabinieri della Stazione di Subiaco, avuta notizia di alcuni tentativi di truffa, hanno intercettato un’autovettura con due persone a bordo che, alla loro vista, hanno dapprima accelerato, poco dopo hanno forzato un posto di controllo, tentando di investire i militari, per essere infine bloccati all’interno di una strada poderale dove avevano tentato di nascondersi
ilmamilio.it - nota stampa dei carabinieri
Sono stati traditi dalla velocità troppo alta nelle stradine del piccolo centro di Subiaco, alle porte di Roma, due uomini, 24 e 42 anni, gravemente indiziati di aver estorto oro, gioielli e denaro a una donna anziana e di avere opposto resistenza. Ad interrompere la loro fuga, i Carabinieri della Stazione di Subiaco che avuta notizia di alcuni tentativi di truffa in atto nel paese, hanno intercettato un’autovettura, con due persone a bordo che, alla loro vista, hanno dapprima accelerato, poco dopo hanno forzato un posto di controllo, tentando di investire i militari, per essere infine bloccati all’interno di una strada poderale dove avevano tentato di nascondersi. A farne le spese una signora residente a Subiaco. La vittima, dopo aver ricevuto una telefonata da un fantomatico Carabiniere di Subiaco ed informata che il figlio era stato arrestato per aver investito una donna e la sua bambina, in pericolo di vita, che le prospettava la necessità di reperire del denaro per farlo uscire dal carcere ove era a rischio la sua stessa incolumità, aveva consegnato l’oro, il denaro e i gioielli ad un falso avvocato presentatosi a casa. A “tradire” i truffatori questa volta è stato l’aver tentato di eludere il controllo dei Carabinieri di Subiaco e la folle corsa per le strade del paese. Nella loro auto i Carabinieri hanno rinvenuto il denaro e i gioielli portati via alla vittima. Entrambi i fermati sono stati arrestati con l’accusa di estorsione e resistenza a pubblico ufficiale e sono stati condotti in carcere. Si precisa che gli indagati devono ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.