Velletri | La colonna bronzea di Papa Ratzinger, il suo vescovato suburbicario, i pranzi nella cittadina che amava tanto. Tanti i ricordi dei veliterni
Pubblicato: Martedì, 03 Gennaio 2023 - redazione attualità-
Velletri (attualità) - I ricordi dei cittadini ilmamilio,itL'opera bronzea donata da Papa Benedetto XVI alla Cattedrale di San Clemente, uno dei tanti ricordi lasciati da Joseph Ratzinger nella cittadina dove era stato vescovo suburbicario da cardinale e che amava tanto .Nella spiegazione dello scrittore, storico, giornalista veliterno la storia della grande pergamena in bronzo che ancora staziona all'ingresso della Cattedrale veliterna: " il 23 Settembre 2007, Papa Benedetto XVI come aveva promesso, venne in visita ufficiale a Velletri e fece il dono della colonna commemorativa in bronzo, scrive Filippi. La morte di Papa Benedetto XVI, ha portato di nuovo al centro dell’attenzione, questa importante donazione, la colonna bronzea posta davanti il portale laterale della Basilica di San Clemente, in occasione della storica visita a Velletri del 23 Settembre 2007. L'opera che già al tempo della visita, sollevò non poche perplessità nella popolazione è tornata alla ribalta dopo il servizio andato in onda sulle reti televisive nazionali, che tracciando un ritratto di Joseph Ratzinger ha passato immagini della sua città natale (in Germania) dove si è vista la gemella che per volontà del Papa è stata posta sulla piazza del luogo natio. Una terza si trova invece al Santuario della Madonna di Lourdes" . Così per tutti i veliterni rimangono scolpiti nel loro cuore molti ricordi di quando nei 12 anni di vescovato suburbicario (dal 16 maggio 93 al 24 aprile 2005 che divenne Papa) della Diocesi di Velletri-Segni, Ratzinger era spesso presente nella vita sociale e religiosa della cittadina, in tanti lo ricordano in cattedrale al fianco del suo amico fraterno il vescovo in sede Andrea Maria Erba ."Qualcuno ironizzando ha detto che a noi il Papa ha dato la brutta copia dell'opera a Velletri, riprende Alessandro Filippi, ebbene, non è affatto una brutta copia, perché della colonna, sono state realizzate tre copie originali, che Benedetto XVI ha destinato a tre luoghi a lui cari. La sua città natale, quella che fino all’ultimo ha considerato la sua Cattedrale, la nostra San Clemente e il Santuario della Madonna di Lourdes. Opere del genere, si realizzano a fusione, quindi dal modello originale dell’artista tedesco Joseph Michael Neustifter insignito dell’ordine al merito bavarese alto più di quattro metri è stato fuso in tre esemplari. L’opera è una pergamena arrotolata chiusa con il sigillo recante lo stemma da Papa di Joseph Ratzinger ed è un richiamo a tutto il suo magistero con i simboli dei primi cristiani tra cui il pesce, che spesso si ritrova nelle catacombe e negli scritti sacri della Bibbia . Si tratta di una importante opera d’arte, fatta realizzare da cento città tedesche, i cui nomi sono incisi sulle lastre di marmo nero alla base. E’ stato lo stesso Benedetto XVI a benedire ed inaugurare i tre esemplari in tre specifiche occasioni.A Velletri fu il 23 Settembre del 2007, al termine della solenne celebrazione eucaristica sulla piazza della Cattedrale appena restaurata, alla presenza dello stesso autore e di una delegazione dei borgo mastro ( equivalenti dei nostri sindaci) delle città che hanno donato l’opera al Papa " . Rimangono così tanti bei ricordi di Papa Benedetto nella sua Velletri, come anche le foto esposte dalla famiglia Santini al ristorante sulla via Appia Nuova, quando negli anni 90 Ratzinger ed i suoi fidati collaboratori andavano a pranzo a gustare le fettuccine alla papalina, preparate dallo capo stipite della famiglia, appositamente per lui, con rana pescatrice, pomodoretto fresco e basilico dell'orto del locale, nel quale non doveva mai mancare una bottiglia di aranciata fresca. La cucina dei Castelli Romani era molto apprezzata dai fratelli Joseph e Georg Ratzinger, anche da Papa, quando poteva, Benedetto XVI tralasciando un po' le formalità della sicurezza faceva lunghe "gite ai Castelli". Col fratello, visitavano spesso luoghi e chiese religiose molto antiche e si fermavano a mangiare qualcosa, con al seguito la gendarmeria e la sicurezza vaticana, per qualche ora di spensieratezza. A Castel Gandolfo passava gran parte dell'Estate ed è stato l'unico Papa a fare visita alla sede del Comune in due occasioni, per le esposizioni di due targhe, una dedicata a Papa Wojtyla e l'altra alle sue belle parole di apprezzamento per la cittadina lacustre." Una delle volte che venne a pranzo da noi - ricorda Daniele Santini, titolare del ristorante Da Paradiso a Velletri, insieme al padre e al fratello, quando vide mio figlio piccolo che giocava nel locale, gli chiese: 'Ciao bel bambino, come ti chiami ?". Alla risposta di mio figlio, tu come ti chiami ? rispose col sorriso : Io Joseph, tu piccolino ? E diede una carezza sulla testa del bambino, rimanemmo tutti colpiti favorevolmente della gentilezza e dall'affetto dell'allora cardinale Ratzinger, poi diventato Papa ".Anche la cantina Gotto d'oro di Marino, 3 anni fa volle omaggiare Benedetto XVI con uno dei loro vini ispirati alle sue parole quando parlò "di essere umili servitori della vigna del Signore", il vermentino "Vinea Domini". Di cui alcune bottiglie furono donate al Papa Emerito nella sua residenza di riposo al Vaticano, con la delegazione presieduta dal presidente Luigi Caporicci, alla presenza dell'allora vescovo di Albano, il cardinale Marcello Semeraro.
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