Lavori ponte Tuscolana: cosa stanno facendo? Il cantiere doveva davvero essere fermo per 40 giorni?
Pubblicato: Giovedì, 17 Novembre 2022 - redazione attualitàilmamilio.it - contenuto esclusivo
E' vero: giornalisticamente non è davvero il massimo piazzare ben 2 punti interrogativi nel titolo di un articolo, ma quello a cui stanno assistendo in queste settimane i cittadini di Vermicino e le migliaia di automobilisti che quotidianamente scendono a Roma attraverso la via Tuscolana, è davvero strano.
A fronte di un quartiere letteralmente spaccato in due e di una programmazione che è stata comunque presentata nell'immediata vigilia dell'attività (LEGGI Frascati | Partono i lavori per il ponte della Tuscolana: due mesi di disagi in vista), le domande che ci si pone sono domande davvero semplici per le quali è davvero difficile trovare risposte.
L'impalcato (parlando in termini semplici, la parte del ponte danneggiata) è stato rimosso nel giro di una notte nel giro di pochissime ore, lo scorso 8 novembre. Secondo programmazione presentata, il 18 dicembre (ovvero TRA UN MESE) dovrebbe essere realizzato il nuovo impalcato e montato sulle spalle rimaste in opera. Riaprendo poi via Tuscolana Vecchia e la doppia carreggiata sulla Tuscolana il 21 dicembre.
Ovvero: in questi 40 giorni si sta realizzando la nuova parte di ponte da rimontare.
Col rischio, chiaramente, che se qualcosa nel frattempo dovesse andare storto, il cantiere potrebbe restare aperto anche a Natale e oltre. Ma non vogliamo essere pessimisti.
La domanda che sorge spontanea è la seguente: perché in questi 40 giorni di cantiere sostanzialmente fermo non è stato riaperto - seppur parzialmente e magari ad una sola corsia - il transito su via Tuscolana Vecchia? In questi 40 giorni, quelli che peraltro precedono il periodo più caotico dell'anno, ovvero l'avvicinamento alle festività natalizie, cosa si sta facendo nel cantiere?
Domande che i cittadini si stanno facendo ogni giorno perché il disagio, com'era prevedibile, è davvero notevole.
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Tanto più che, a quanto è evidente, nulla è stato preventivamente pensato e quindi realizzato per contenere il disagio per cittadini ed automobilisti. Non solo: l'imbuto dell'incrocio tra via Tuscolana e via dell'Acqua Acetosa, come segnalato ieri, sta creando enormi difficoltà eppure neanche per quello è stato fatto qualcosa.
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Dice: cosa si poteva fare?
Pur non spettando a noi né tantomeno alle migliaia di cittadini costretti a subire il disagio, fare i progettisti, è evidente che il periodo scelto per un intervento atteso da 7 anni e mezzo è stato decisamente inopportuno. I soldi sono arrivati solo ora?
Ma quali soldi poi: quelli dell'assicurazione del camion che produsse il danno o quelli pubblici, quelli dei cittadini?
Inoltre, probabilmente si poteva pensare ad una programmazione più soft e, ovviamente nel segno della sicurezza, in grado di mantenere nei periodi morti (come questo) una relativa vivibilità di Vermicino.
Il tutto senza fare quella che appare una considerazione banale ma che, non essendo noi tecnici esperti nel settore, forse non andrebbe neanche posta: era davvero indispensabile realizzare il nuovo impalcato dopo aver demolito il vecchio? Non era possibile realizzarlo prima? Domande che rivolgiamo a chi ne sa più di noi e che, probabilmente, qualche risposta ai cittadini potrebbe darla.
Perché, è bene evidenziarlo forte, al di là dei "grazie di cuore" che sono volati tra Comune di Frascati e Città metropolitana per il "miracolo" dei lavori di rifacimento del ponte (attesi 7,5 anni!) si è forse dimenticato che a subire tutti i disagi del caso (forse anche economici) sono stati gli unici non responsabili: i cittadini.