STORIE & METALLO - 20 settembre e la breccia di Porta Pia: il mito di una data
Pubblicato: Martedì, 20 Settembre 2022 - redazione attualitàROMA (storie & metallo) - I bersaglieri entrano a Roma e termina il potere temporale del Papa. "Ci siamo e ci saremo", gridarono i Savoia
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Via XX settembre, nel centro di Roma, corre da Porta Pia (che fuori le mura dà origine alla via Nomentana) sino al largo di Santa Susanna, che guardando lungo l'asse della strada incontra poi piazza di San Bernardo dalla quale, a sua volta, inizia via del Quirinale. E non è un caso.
Quando poco dopo le 10 del mattino, al termine di un assalto che era iniziato alle 5 del mattino, Papa Pio IX decise di limitare al massimo lo spargimento di sangue che una vera battaglia di Roma (che era stata a lungo preparata dal Re Vittorio Emanuele II che da anni cercava il modo per risolvere la "questione romana") avrebbe provocato presentando la dichiarazione di resa dello Stato Pontificio, tutto era ormai compiuto.
Papa Pio IX, d'altra parte, aveva completato quel che era stato chiamato a fare: guidare uno Stato Pontificio ormai agli sgoccioli e che già 10 anni prima aveva subito senza avere la forza di opporsi la perdita di tutte le legazioni delle province: da Bologna a Rimini, all'Umbria a Rieti, tutte città che già all'indomani dell'Unità d'Italia erano passate al Regno Savoia.
Intitolare, dunque, la vecchia via di Porta Pia col ricordo di quella giornata passata al mito del Risorgimento, non fu certo un caso.
152 anni fa i bersaglieri entravano nell'allora Città papalina compiendo un percorso che era stato avviato nei decenni precedenti e militarmente preparato da mesi. Il Lazio e Roma mancavano ancora in quell'Italia "zoppa" che già nel 1866 aveva registrato, al termine della breve guerra italo-austriaca, l'annessione al Regno dei territori del Veneto e del Friuli, fatta chiaramente eccezione per Trento, Bolzano e Trieste.
Probabilmente mentre i soldati italiani entravano (anche) attraverso la breccia prodotta a qualche centinaio di metri dalla Porta Pia (LEGGI 20 settembre 1870, la "breccia" di Porta Pia: la presa di Roma, la fine di un Regno e la prima ‘bufala’ dell’Unità italiana), Pio IX, l'ultimo Papa Re, attendeva il suo destino proprio nella sua residenza del Quirinale, un palazzo che da allora in poi avrebbe poi ospitato prima i 4 Re italiani, quindi i Presidenti della Repubblica.
E sembra che prima di lasciare il palazzo del Quirinale, il Papa abbia lanciato un vero e proprio anatama contro coloro che avrebbero poi abitato nella "sua" dimora. Un anatema che sarebbe stato contenuto in una una circolare diramata poco dopo il 20 settembre 1870 da monsignor Antonelli, all'epoca Segretario di Stato pontificio.
Sull'importanza del momento storico c'è poco da discutere e da sempre il 20 settembre è considerata una delle date fondanti dell'Unità d'ltalia. Di fatto, dopo quei giorni, nulla sarebbe più rimasto come prima non solo nei rapporti tra Italia e Chiesa ma anche nelle dinamiche di una Nazione che avrebbe iniziato faticosamente a sentirsi tale ed a percorrere il complicato cammino che arriva sino ai nostri giorni.
Roma e i residui territori pontifici, scelsero formalmente il Regno nel plebiscito del 2 ottobre 1870, ad appena pochissimi giorni dalla breccia.
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LA MEDAGLIA - La medaglia sopra riprodotta, in metallo bianco (forse argento) fu coniata ed emessa il 20 settembre 1895 per ricordare il 25° anniversario della breccia di Porta Pia.
Al dritto campeggiano i profili di Umberto I (in primo piano) e di Vittorio Emanuele II suo padre: ovvero i sovrani regnanti nel momento del 25° e nel 1870. L'iscrizione che completa il dritto "Ci siamo e ci saremo" è una delle frasi più famose del Risorgimento.
Al rovescio il prospetto frontale di Porta Pia, che era stato lo stesso Pio IX, dopo il 1860, ad abbellire e restaurare. L'iscrizione ricorda proprio le due date, 1870 e 1895.