Colleferro | "Sull'estate colleferrina il Comune deve ascoltare i commercianti"
Pubblicato: Sabato, 02 Luglio 2022 - Redazione
COLLEFERRO (attualità) - L'associazione Commercianti di Colleferro delusa per l'attuale organizzazione: "Non è più il format originario, dovete ascoltare i cittadini"
Ilmamilio.it - nota stampa
"L'Estate Colleferrina nasce agli inizi degli anni '90, grazie ad una felice intuizione del compianto M° Pino Pignatelli.
Veniva allestita magistralmente da Alvaro Tarraborelli (allestitore fieristico locale), per molti anni e fino al 2015, il piazzale della piscina cambiava radicalmente volto: grande portale di ingresso, con oltre 80 stand che ospitavano il meglio del commercio locale, non meno di 10 punti ristoro in grado di servire centinaia di coperti ogni sera, un palco coperto sempre completamente allestito ed in grado di ospitare artisti nazionali di qualsiasi livello" scrive in una nota l'associazione Commercianti Colleferro.
"Un programma popolare che attirava, in un contesto curato, migliaia di concittadini che ogni sera affollavano l'area. il programma spaziava dalle serate di ballo, (sempre le più gradite dal pubblico) all'opera passando per le esibizioni di artisti nazionali.
Nel corso degli anni l'estate colleferrina entrava a pieno diritto nella tradizione popolare locale. Durava circa 20 giorni, poi si proseguiva con il cinema all'aperto (con le prime visioni della stagione appena terminata) e poi ci si spostava ai piani artigianali per la festa della birra che durava altri 15/20 giorni. Per chi restava a Colleferro durante l'estate la compagnia da luglio a settembre era assicurata.
Poi dal 2015 si pensò di abolire l'estate Colleferrina, tentando varie soluzioni innovative, tutte completamente fallite! Oggi dopo vari tentativi si cerca di recuperare il format originario, ma ce la ritroviamo cosi come la vedete dalle foto. Una festa che dura 11 giorni e costa €. 42.120,00 quasi €. 4.000 a sera considerando che come al solito le associazioni locali (Gymnasium, Ars Nova, Emiliano Coletta) vengono accontentate con 500 euro, quando gli va bene, altrimenti niente, mentre al famoso Briga vengono corrisposti €. 13.200.
Chi amministra avrebbe il dovere di condividere con associazioni locali e cittadini gli eventi che fanno parte della tradizione locale, altrimenti sono questi poi i risultati" conclude la nota.
