Monsignor Stefano Russo è il nuovo Vescovo della Diocesi di Velletri - Segni

Pubblicato: Domenica, 08 Maggio 2022 - Redazione attualità

VELLETRI (attualità) - Succede a Monsignor Apicella 

ilmamilio.it - nota stampa 

Caduto il segreto pontificio ieri mattina alle 12.00 è stato “pubblicato” il provvedimento pontificio con la nomina del successore del Vescovo Apicella alla guida della Diocesi di Velletri – Segni.

Monsignor Stefano Russo chiamato da Papa Francesco sulla cattedra che fu di ben quattordici pontefici.

Si tratta del quinto vescovo residenziale dopo gli sconvolgimenti istituzionali del 1962 e quelli territoriali del 1967.

Non siamo davanti ad un evento per così dire straordinario, ma davanti ad un normale avvicendamento, previsto dal codice di diritto canonico che al canone 401 recita che i vescovi al compimento del 75 anno di età sono tenuti a rinunciare alla loro diocesi. Per questo Mons. Apicella lo scorso 22 Gennaio, ha presentato la formale rinuncia al governo della Chiesa veliterno – signina che gli venne affidato da Benedetto XVI nel 2006.lievito madre genzano

In seguito alla rinuncia, si è reso necessario provvedere alla cattedra che fu di ben 14 pontefici, per questo il papa ha individuato come successore di Mons. Apicella, Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Stefano Russo fin ora segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Si tratta del quinto vescovo che arriva tra noi dopo i determinanti sconvolgimenti istituzionali del 1962 e quelli territoriali del 1967, che cambiarono di fatto l’assetto dell’antica Diocesi Suburbicaria di Velletri. Con la morte del cardinale Clemente Micara nel 1965, viene applicata anche a Velletri la riforma voluta da San Giovanni XXIII per le sedi del suburbio. Ovvero il trasferimento della “potestà ordinaria” dal cardinale vescovo ad un vescovo che avesse l’obbligo di risiedere in diocesi.

Ma questo non avvenne subito per la nostra diocesi ma esattamente dieci anni dopo dalla morte di Micara, anni in cui la sede venne retta da due amministratori apostolici Mons. Arrigo Pintonello prima e Mons. Luigi Punzolo dopo. Sono anni in cui la diocesi perde il suo territorio ricadente in provincia di Latina a vantaggio della nuova sede che doveva coincidere con la provincia pontina, Velletri rimasta con le sole parrocchie urbane e quella di Lariano viene affidata insieme a quella di Segni a Mons. Luigi Punzolo.

Ci vorrà il 1975 per avere il primo Vescovo delle unite proprio in occasione di questa nomina “in persona episcopi” diocesi di Velletri e Segni, si tratta di Mons. Dante Bernini già ausiliare della Diocesi di Albano. L vescovo si trova davanti difficile compito quello di facilitare la fusione tra due porzioni di chiesa antiche e gloriose con una storia e una tradizione completamente diverse ma soprattutto quello di portare verso un cammino comune due presbiteri di diverse vedute e diversi modi di svolgere il ministero.colline centrosportivo2 frascati ilmamilio

Ma l’umanità e la rettitudine di Don Dante (così amava essere chiamato) sono il motore giusto e iniziano anni fecondi per la comunità diocesana, nasce il Centro Santa Maria dell’Acero, l’attenzione viene posta sul mondo del laicato, nasce il collegio dei diaconi permanenti. Numerosi nuovi sacerdoti e nel 1980 arriva a Velletri San Giovanni Paolo II in visita pastorale dopo 117 da Pio IX. Il processo di unione si concretizza e si salda con il Vescovo Martino Gomiero e nel 1986 nasce la Diocesi Suburbicaria di Velletri – Segni.

Sarà con Mons. Erba che la diocesi cresce e viene tagliata a misura d’uomo, vengono consacrate nuove chiese, nuovi sacerdoti vengono consacrati, riaperto il museo diocesano con la Croce Veliterna riconsegnata alla diocesi nel 1997 dopo essere stata trafugata nel 1983, la gioia per l’elezione al trono di Pietro del Cardinale Vescovo titolare Joseph Ratzinger con il nome di Benedetto XVI. Nel 2006 sempre per normale avvicendamento arriva il Vescovo Vincenzo che ci ha accompagnati fino ad oggi. Mons. Apicella nel 2007 ha accolto Benedetto XVI che tornava nella sua diocesi in visita pastorale.vivace3 banner ilmamilio

Ed ora ci prepariamo ad accogliere Mons. Russo, ma scopriamo chi è?  E’ nato il 26 agosto 1961 ad Ascoli Piceno, nell’omonima Diocesi e provincia. Nel 1990 si è laureato in Architettura all’Università di Pescara. Ha frequentato i corsi per il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense.

Il 20 aprile 1991 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale presso la Cattedrale di Ascoli Piceno.
​Dal 1990 al 2007 è stato Presidente della Commissione Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Ascoli Piceno e Incaricato per i Beni Culturali Ecclesiastici; dal 1990 è stato Membro della Consulta e dal 1996 al 2005 Incaricato Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Marchigiana; dal 1995 al 2005 ha coordinato le attività del Museo Diocesano di Ascoli Piceno.​Dal 1999 al 2001 è stato Amministratore Parrocchiale di S. Pietro a Castel San Pietro (AP). Dal 2001 al 2005 è stato Responsabile dell’UDTAP, Ufficio Diocesano che coordina gli interventi di recupero degli edifici di valore storico-artistico danneggiati dal terremoto.

Dal 2001 è stato Membro e dal 2005 al 2015 Responsabile del Comitato dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della CEI e Vice Parroco di San Giacomo della Marca. È stato inoltre Membro della Commissione per i Beni e le attività culturali della Regione Marche dal 2002 al 2005 e dal 2015 Parroco dei Santi Pietro e Paolo ad Ascoli Piceno. Il 18 marzo 2016 è stato nominato Vescovo di Fabriano-Matelica. Il 28 settembre 2018 è divenuto Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana reggendo ancora la Diocesi di Fabriano-Matelica in qualità di Amministratore Apostolico fino al 27 aprile 2019. È inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

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