Concorsopoli, archiviate le accuse contro il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini
Pubblicato: Mercoledì, 20 Aprile 2022 - redazione politicailmamilio.it – contenuto esclusivo
Era tra gli indagati dell’ormai famoso caso Concorsopoli il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini. Su richiesta del P.M. le accuse a suo carico sono state ora archiviate dal giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia, sollevando il primo cittadino del piccolo comune in provincia di Roma dalla questione delle cosiddette “assunzioni facili” in Regione e in altri enti pubblici.
Assunzioni a tempo indeterminato attorno alle quali era esploso più di un anno fa uno scandalo che ha dominato per lungo tempo le pagine di quotidiani nazionali e locali. Ed era proprio da un concorso pubblico per cinque istruttori amministrativi indetto dal comune di Allumiere che erano partite le indagini, poi estese anche ad altre nomine sospette.
Leggendo la richiesta di archiviazione, emerge che Pasquini non avrebbe diffuso le domande esatte delle prove d’esame, come risultava dagli interrogatori diretti verso altri imputati della vicenda, ma pare invece che il sindaco abbia solamente reso noti alcuni argomenti della prova, che tuttavia erano molto più vicini a quelli scritti nello stesso bando rispetto alle domande effettive.
“Leggo dalla stampa – ha scritto su Facebook Mauro Buschini, consigliere regionale Pd dimessosi da presidente dell’assemblea dopo l’uscita dello scandalo – la notizia dell'assoluzione del sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini. Ho atteso. In silenzio. Ma ho letto, visto, ascoltato. Ho anche pianto, non me ne vergogno. Non sono animato da rivalse, non pretendo scuse, mi hanno fatto male giudizi, risatine, sguardi intrisi di severità e populismo. Ho sorriso della povertà intellettuale e umana di taluni che hanno inteso fare battaglie politiche utilizzando titoli avventati e suggestivi, condividendo a iosa link che insultavano finanche la mia vita personale".
“Un sentito ringraziamento a chi ha fatto piena luce su tutto – ha concluso Buschini –. Della poltrona fine a se stessa non me ne è mai importato nulla, l’ho lasciata con lo stesso spirito di servizio verso le Istituzioni con il quale l’avevo accettata. La mia speranza è che in futuro non accada ad altre persone e che siano più prudenti coloro i quali hanno avuto tanto da commentare su questo social e che ora, silenti davanti allo schermo, non hanno il coraggio di scrivere nulla”.