Colleferro, l'artista di street art Laika consegna la tela su Willy Monteiro. Con Chef Willy che non serve cibo ai violenti.

Pubblicato: Lunedì, 21 Febbraio 2022 - Redazione 1
 
  •  Colleferro (cronaca) - Emozionante iniziativa
     
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    Molta emozione questa mattina presso i Giardini "Angelo Vassallo" di Colleferro, dove il 6 settembre 2020 si è consumato l’efferato omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane capoverdiano della zona intervenuto per difendere degli amici in una lite. Dopo alcune settimane di lavoro è stata consegnata l’opera della street artist romana Laika in memoria del giovane Willy, eroe buono, alla presenza della stessa artista, di Eleonora Mattia , consigliera regionale presidente IX Commissione che si occupa anche di politiche giovanili e del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna.

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    “La consegna dell’opera realizzata dalla street artist Laika per il Comune di Colleferro e dedicata alla memoria di Willy Monteiro Duarte, segna un’ulteriore tappa di un percorso in cui come Istituzioni, su ogni livello, abbiamo messo serietà e cuore per onorare la memoria del giovane ucciso brutalmente nel settembre 2020. Una vicenda che ha lasciato una ferita in tutta la comunità locale e che con coraggio abbiamo provato a trasformare in occasione di riscatto, soprattutto per i giovani del territorio. Da qui nascono gli impegni della Regione Lazio per l’istituzione del Premio Willy Monteiro Duarte, rivolto agli studenti e studentesse delle scuole superiori del Lazio. Ed inoltre il progetto di riqualificazione della ‘Piazza Bianca’ in prossimità del luogo dell’uccisione del ragazzo che aspirava a diventare un abile cuoco a Colleferro. L’opera consegnata oggi al sindaco Pierluigi Sanna, ci riporta al sorriso buono del giovane ragazzo e alla sua passione per la cucina”, ha dichiarato Eleonora Mattia, promotrice delle iniziative regionali in memoria di Willy, essendo anche una ragazza che è cresciuta e vive in quelle zone .

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    La tela ritrae Willy in tenuta da cuoco e cita testualmente: “Chef Willy, Non servo cibo ai violenti”, sottolineando come l’arte possa essere uno strumento in grado di fare da contraltare alla violenza. “Per contrastare ogni forma di odio e di violenza – ha concluso la Mattia – continuiamo a scegliere la sana alleanza tra società civile, istituzioni, mondo della cultura e del sociale per immaginare e costruire insieme un modello di comunità che sia davvero inclusivo e che sappia fare scudo contro il male e rendere il dolore individuale un’opportunità di crescita collettiva, sempre nel massimo rispetto del nostro prossimo e delle diversità di genere" .

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