Ciampino | Compagnia Controcanto Collettivo: “Spettacoli sul perdono e sul lavoro che ci aliena”
Pubblicato: Mercoledì, 29 Dicembre 2021 - Giulia Bertotto
CIAMPINO (attualità) - I protagonisti: Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero e Clara Sancricca. L'attore portavoce: "Dieci anni di attività dedicata alla ricerca teatrale. Nel 2017 la svolta".
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Ilmamilio intervista Federico Cianciaruso, attore di Ciampino e portavoce della compagnia teatrale Controcanto Collettivo.
“La nostra compagnia è nata circa dieci anni fa ai Castelli Romani, facendo le prime prove tra Pavona e Ciampino. La regista Clara Sancricca è stata la mia docente di laboratorio teatrale dai 15 anni. In seguito alla formazione, soprattutto partendo da una sua iniziativa, abbiamo deciso nel 2011 di trasformare il corso in un'avventura professionale e creativa avviando un collettivo di ricerca teatrale. All'inizio riuscivamo a mettere in scena pochi spettacoli, una o due volte l'anno. Poi, nel 2017, c'è stata una svolta. La nostra drammaturgia è collettiva, gli spettacoli sono naturalmente inediti, li scriviamo insieme. I membri della compagnia sono: Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero e Clara Sancricca.
Si tratta di spettacoli di prosa, i nostri testi hanno un approccio naturalistico e anche la recitazione cerca di muoversi sullo stesso registro. La drammaturgia nasce dall’osservazione del mondo che ci circonda, è per questo che, a seconda dell’estrazione del personaggio, è normale per noi l’utilizzo anche del romano in scena. Per quanto riguarda me, sono laureato in architettura e cerco di coniugare la carriera attoriale con quella di fotografo di architettura e paesaggio”.
Come in tutte le storie che funzionano, sul palco e fuori, è arrivata la svolta.
“La svolta è arrivata nel 2017 quando lo spettacolo Sempre domenica ha vinto il premio nazionale In-Box. Il premio consiste nell'acquisto di repliche da parte di diversi teatri italiani e a noi ne sono state comprate 27. Questo risultato ha innescato un buon successo grazie al quale oggi lo spettacolo ha replicato più di cento volte in giro per l’Italia. Sempre domenica affronta il tema del lavoro ma non dal punto di vista retributivo o dei diritti-questione importantissima e dibattuta-, quanto la denuncia meno comune di come il lavoro possa essere alienante e disumanizzante: quando il lavoro ci priva di affetti, tempo di qualità e passioni. La parola travaglio, che utilizziamo nell'accezione di sofferenza ma anche di lavoro, deriva dal latino tripalium, antico strumento di tortura costituito da tre pali. In spagnolo (trabajo), francese (travaille) e anche in napoletano vediamo la vivace attualità di questa etimologia.
Nel 2019 abbiamo portato sul palco Settanta volte sette, un testo dedicato al tema del perdono, con il quale abbiamo vinto il Festival “I Teatri del Sacro”. Sempre nel 2019 abbiamo vinto il premio dell’ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro Il prossimo lavoro debutterà nel 2022 e si intitola Salto di specie, nonostante il richiamo non parla dello spillover o del Covid ma il diverso rapporto che abbiamo come società con gli animali da compagnia e quelli da allevamento. Un tema che siamo felici di portare in scena. Vi aspettiamo”.