Quanto vale il settore dei giochi in Italia?
Pubblicato: Lunedì, 22 Novembre 2021 - redazione attualitàilmamilio.it
Quello dell’intrattenimento è uno dei settori con più mercato in Italia. Ogni anno l’offerta contenutistica si arricchisce senza sosta e le case di sviluppo software sono costrette a inventarsene sempre una in più per sbaragliare la concorrenza. Non si tratta solo dei classici videogiochi, ma anche delle versioni digitali dei comuni giochi di carte e simili.
Molte attrazioni ludiche si tengono costantemente al passo con la tecnologia e di conseguenza anche i giochi più datati possono apparire come innovativi se riproposti in altre salse, mediante la realtà virtuale o le modalità cooperative a distanza.
Il gioco in Italia
L’Italia non è rimasta insensibile al gioco online, che sfrutta l’evoluzione delle connessioni della rete. Come noto, quasi tutti i videogiochi in commercio permettono ormai di comunicare con un giocatore dall’altra parte del mondo. Non è più necessario invitare a casa un amico che impugni un secondo gamepad per giocare insieme ad un videogame. Anche i casinò si sono adeguati e le piattaforme digitali hanno cominciato con l’integrare sezioni live volte a consentire partite a poker o alla roulette tra partecipanti distanti migliaia di chilometri. Tra pc e dispositivi portatili, il gioco in Italia è diventato man mano più accessibile e da qualche tempo a questa parte è sfociato anche in una dimensione professionistica. Di tornei ufficiali di giochi di carte si aveva già avuto notizia in passato, ma apprendere che persino i videogame dovrebbero finire nel programma delle Olimpiadi stupisce un po’. Le piattaforme online, dunque, si stanno evolvendo e diffondendo rapidamente e magari non tutti ne conoscono il funzionamento o le caratteristiche principali.
Per farlo, quindi, può essere utile consultare alcune recensioni o guide, come una scheda su bbet, disponibili online. In Italia i portali dedicati al gioco in rete possono portare anche una spesa da 100 milioni di Euro in un solo mese. Se da un lato operare online riduce il rischio di quegli incidenti che si possono verificare nei casinò veri e propri, dall’altro la mole di gioco diventa quasi incontrollabile perché aumenta esponenzialmente e può condurre più facilmente all’insorgere di patologie. Ad oggi il fenomeno non sembra minimamente intenzionato ad arrestarsi.
Quanto vale il gioco in Italia
A questo punto, a molti potrebbe ronzare in testa una domanda mirata: quanto vale il gioco d’azzardo in Italia? Se si pensa che lo Stivale è tra i Paesi europei che spendono di più per il gioco, la risposta è presto detta. Dalla Lombardia alla Valle D’Aosta, partendo dalle zone in cui si gioca maggiormente, l’investimento complessivo è di miliardi di Euro. Gli utenti online sono quasi sul punto di superare il numero di giocatori dal vivo e solo nell’ultimo anno sono stati creati 4 milioni di nuovi conti di gioco, utilizzati principalmente da uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni (i minorenni non possono registrarsi ai portali a tema).
Le sole slot portano nelle casse dello Stato centinaia di milioni di Euro ogni anno e anche se già da tempo la distribuzione delle macchinette nelle sale giochi è diminuita i numeri restano importanti. In generale, il volume d'affari del gioco online rappresenta unitamente alle scommesse sportive circa il 16% della spesa totale dedicata al gioco d’azzardo. I casinò regolarmente approvati dall’AAMS continuano ad aumentare a dispetto di leggi e restrizioni che periodicamente tentano di dare una stretta al movimento. Considerando il quadro attuale dei dati statistici, però, c’è da supporre che in futuro verranno infranti nuovi record per quanto riguarda spese e utenza. In media, un italiano può arrivare a spendere sui 2.000 Euro all’anno per il gioco, senza che anche solo una minima parte ritorni nel portafogli.