Pubblicato: Mercoledì, 10 Novembre 2021 - Redazione cronaca CASTEL GANDOLFO (attualità) - La galleria, domenica scorsa, è stata luogo di un incidente mortale
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Ilmamilio.it ha realizzato ieri mattina un ampio servizio fotografico e di approfondimento sulle condizioni della galleria "Lago Albano" di gestione dell'Ente provinciale Città Metropolitana. Come già scritto ampiamente ieri, riguardo all'incidente mortale del ciclista romano 53enne, non c'entrano affatto le condizioni della strada, come confermato dai carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo intervenuti sul posto per i rilievi.
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Infatti dopo le indagini dei militari il conducente del furgone investitore è stato denunciato per omicidio stradale, gli è stata tolta la patente e il mezzo posto sotto sequestro, come stabilito dalla procura di Velletri, causa il sorpasso vietato, come da striscia orizzontale bianca continua all'interno del tunnel "Lago Albano" e il non rispetto della velocità di 40 km orari. Da un primo approccio alla galleria del lungolago, che per circa 100 metri andando verso la via Papalina ricade nel comune di Castel Gandolfo, i restanti 300 in quello di Marino, si notano diversi cartelli stradali, che indicano chiaramente il limite di velocità, di fare attenzione alla strada resa viscida dai trasudi interni in alcuni tratti e di prestare cautela vista la visibilità ridotta essendo sempre e comunque una galleria. Detto questo, sicuramente, una maggiore manutenzione al suo interno ne avrebbe bisogno, soprattutto nella parte soprastante, dove le volte mostrano chiaramente i segni dell'usura e dell'umidità, inoltre molti sono i rifiuti presenti lungo tutto il tratto, con erba incolta e sporcizia. " La gestione e manutenzione della galleria è a carico di Città Metropolitana, Ente spesso chiamato in causa su centinaia di strade della provincia di Roma e migliaia di km di carreggiate, dichiara Fabio Angeletti, coordinatore locale di FDI.
Ente che sicuramente non può ottemperare ad intervenire ovunque e comunque in tempi rapidi e risolutivi ogni volta, ecco che i comuni e la regione, anzichè scaricarsi delle loro responsabilità, come avviene quasi sempre, in queste situazioni, dovrebbero in qualche modo collaborare in una rete sinergica di intervento urgente, come avvenuto già in altri comuni dove ci sono stati problemi simili su strade, gallerie, aree boschive, dove i sindaci e le amministrazioni comunali sono intervenute facendo sentire la loro voce, con determinazione. La stessa cosa che dovrebbero fare anche gli amministratori di Castel Gandolfo, anzichè limitarsi a dire, che ci deve pensare la Città Metropolitana. In quel tunnel ogni giorno ci passano centinaia di cittadini di Castel Gandolfo e Marino, se i due comuni si unissero insieme agli altri Enti preposti, 400 metri di strada e di tunnel sarebbero sistemati in pochi giorni. Purtroppo siamo al lassismo più totale in uno scarica barile disarmante. Già da qualche anno, ho proposto, di aumentare la visibilità tramite l'installazione di luci LED, più luminose in ambienti bui come può essere una galleria, e l'installazione di un rivestimento anti umidità che avrebbe contribuito a diminuire lo scolo del trasudo lungo le arcate e le pareti del tunnel, le soluzioni ci sarebbero, basta volerlo, confrontarsi e soprattutto agire tra Enti interessati”.