Rocca Priora | Annuncia il suicidio chiamando il 112, ma poi spara contro i Carabinieri con una doppietta: arrestato
Pubblicato: Domenica, 31 Ottobre 2021 - redazione cronaca
Rocca Priora (cronaca) - Il 65enne, un ex ferroviere, è stato portato nel carcere di Velletri
ilmamilio.it - nota stampa dei carabinieri
Tragedia sfiorata ieri sera intorno alle 19, quando Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati e della stazione di Rocca Priora, hanno arrestato un uomo di 65 anni, incensurato, di Roma, con le accuse di tentato omicidio e porto abusivo di arma.
L’uomo, nella prima serata di ieri, ha chiamato il “112” annunciando di volersi suicidare per motivi ancora sconosciuti nel bosco dei pratoni del vivaro .
Le immediate ricerche, scattate in tutta la zona da parte dei Carabinieri, hanno consentito di individuarlo, pochi minuti dopo, in un’area boschiva in località Pratoni del Vivaro: l’uomo è parso particolarmente agitato e stava imbracciando una doppietta calibro 12, illegalmente detenuta poiché risultata essere di proprietà del padre defunto.
Vista la situazione di pericolo, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati e della locale stazione, indossati i giubbotti antiproiettile e adottate tutte le accortezze del caso, hanno deciso di instaurare un dialogo con l’aspirante suicida e di avvicinarlo lentamente, nel tentativo di farlo desistere. Ad un tratto, però, l’uomo ha puntato la doppietta contro uno dei Carabinieri, facendo fuoco.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, anche perché il militare si era immediatamente riparato dietro un albero, l’altro, invece, approfittando del momento di concitazione, è riuscito a bloccarlo e a disarmarlo prima che potesse fare nuovamente fuoco.
Nella seconda canna, infatti, era pronta un’altra cartuccia inesplosa.
L’arma è stata sequestrata: sono tuttora in corso gli accertamenti dei militari per verificare i requisiti circa il possesso dell’arma del padre defunto e verificare l’eventuale mancato rispetto dell’obbligo di denuncia dell’arma da parte degli eredi.
Il 65enne, un ex ferroviere, è stato portato nel carcere di Velletri, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l'accusa di tentato omicidio e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.