Allarme all’Ospedale dei Castelli Romani: il pronto soccorso avrà nove medici in meno
Pubblicato: Mercoledì, 06 Ottobre 2021 - Federico Smacchiilmamilio.it - contenuto esclusivo
Il pronto soccorso dell’Ospedale dei Castelli romani dovrà fronteggiare nelle prossime settimane una grave carenza di medici che metterà a rischio servizi e liste d’attesa. In nove lasceranno l’ospedale di Ariccia, e a quanto pare lo stesso problema si manifesterà anche a Frascati e a Velletri.
Una crisi pronta ad abbattersi sulla sanità pubblica del territorio, in ripresa dopo il periodo nero della pandemia. Non è bastato il bando pubblicato nei mesi scorsi dalla Regione Lazio per l’assunzione di 36 medici proprio nei reparti di pronto soccorso. Solo in 19 si sono presentati e appena cinque hanno accettato l’incarico.
La situazione diventa ancora più problematica se si aggiungono le richieste di prestazioni mediche arrivate a valanga da tutte quelle persone che hanno rimandato importanti visite e interventi a causa del Covid. Con la domanda di servizi schizzata verso l’alto per l’Asl Roma 6 gestire la situazione non sarà affatto facile.
Per mettere luce su questa crisi, i dottori Salvatore Pace e Massimo Di Domenica stanno raccogliendo informazioni, anche ascoltando gli stessi medici in prima linea, per comprendere come mai molti abbandonano il posto, esaminando quelle che potrebbero essere le soluzioni per dare dignità a un settore chiave della sanità, in difficoltà non solo nell’Asl Roma 6.
Il problema – secondo quanto spiegato dai due dottori al Messaggero – risiederebbe nei turni massacranti che i medici di pronto soccorso sono costretti a sostenere. Un sacrificio quasi mai bilanciato da un compenso adeguato e anzi, spesso reso ancora più complicato dalle inefficienze del sistema sanitario che puntualmente ricadono su quei dottori che sono ogni giorno in prima fila, a contatto con il pubblico.
Una categoria che nei momenti peggiori della pandemia ha dato tutto quello che aveva per salvare i pazienti, spesso mettendo a repentaglio la propria vita, lavorando per molte ore consecutive senza mai concedersi un attimo di riposo.
“Il personale infermieristico ed i medici del pronto soccorso – hanno detto i dottori Pace e Di Domenica al Messaggero – sono stati eroici. Molti si sono ammalati e hanno pagato con la vita la loro abnegazione. Certamente il loro è un ruolo difficile, ma irrinunciabile. Saranno gli stessi medici ad indicare le soluzioni da adottare per evitare tante defezioni da questo reparto strategico e fondamentale. Contiamo sulla collaborazione degli ordini professionali e dei dirigenti sanitari per risolvere questo problema”.
Commenti