Separazione Conte – Grillo e vincolo doppio mandato, Italia Viva Marino: “Colizza con chi sta?”
Pubblicato: Sabato, 03 Luglio 2021 - Redazione politicaMARINO (politica) - Tengono banco anche a livello locale le dinamiche che stanno interessando il Movimento 5 Stelle con un'ormai prossima ed annunciata scissione
ilmamilio.it - nota stampa
“C’era una volta il Movimento 5 Stelle dei sani principi e del fare politica solo ed esclusivamente negli interessi dei cittadini senza strategie e calcoli personali.
Sembra essere tutto un lontano ricordo e la diatriba fra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, con la possibile nascita di una nuova realtà politica composta da fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, lo conferma a chiare lettere.
È in atto, infatti, un’operazione politica di scissione che in numerosi casi tira in ballo l’interesse del singolo politico a mantenere il proprio status quo, piuttosto che gli ideali.
Quella tanto vituperata poltrone che lo stesso Movimento 5 Stelle demonizzava! La situazione è chiara: la scelta se restare con Beppe Grillo o seguire Giuseppe Conte, in tante situazioni sarà dettata dal numero dei mandati a cui si è arrivati, con la possibilità di togliere l’ormai noto vincolo del doppio mandato in caso di dipartita dal Movimento 5 Stelle.
I numeri lasciano spazio a poche interpretazioni: i senatori grillini, in maggioranza al secondo giro, propendono per la virata contiana; alla Camera, i deputati perlopiù al primo mandato resterebbero quasi tutti con Beppe Grillo.
A Marino il primo cittadino e nuovamente candidato sindaco Carlo Colizza ha già superato tale problematica con il via libera all’elezione per un eventuale terzo mandato fra le file del Movimento 5 Stelle, nonostante in altri Comuni si siano intraprese strade differenti nel recente passato.
Ciò non toglie che siamo curiosi di conoscere la sua posizione in merito a ciò che sta avvenendo nel suo partito politico. Carlo Colizza con chi sta? Attendiamo fiduciosi risposta!”. Lo scrive in una nota il coordinatore cittadino di Italia Viva Marino, Paolo Pocaforza.