Grottaferrata | Il centrosinistra e il suo laboratorio di coalizione per le comunali del 2022: i possibili scenari e candidati
Pubblicato: Lunedì, 07 Giugno 2021 - A.L.
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Il centrosinistra grottaferratese è un cantiere aperto. Per le Amministrative del 2022 il dialogo sembra essere avviato da tempo: PD, M5s, Italia Viva, Fare Rete ed Articolo Uno sono potenzialmente avviate ad una grande coalizione di programma per tentare di arrivare alla vittoria.
Lo schieramento, se così composto, in effetti avrebbe possibilità di affermarsi, ma dovrà centrare almeno due aspetti fondamentali: una reale compattezza e il candidato sindaco. In questo senso vari sono i nomi che circolano: il primo è quello di Mirko Di Bernardo. Dopo la rottura con la Giunta dell'attuale sindaco, Di Bernardo ha preso da tempo un percorso di alternativa che lo ha messo in risalto. Dalla sua ha l’età anagrafica, che potrebbe voler significare un rinnovamento generazionale, la simpatia di alcuni ambienti associazionistici, del mondo della scuola e della cultura.
E’ sicuramente uno dei favoriti nella corsa interna anche visto il suo comportamento di totale discontinuità con l’attuale amministrazione, ma nulla si può dare per scontato. Di Bernardo, fatto da non sottovalutare, ha inoltre nelle sue potenzialità anche il fatto di essere praticamente un esponente civico e quindi in grado di fare sintesi tra le varie anime che compongono il centrosinistra locale.
Altri nomi che aleggiano sono quelli di Paola Franzoso, che rappresenterebbe una possibilità per il mondo Dem (Grottaferrata tra l'altro non ha mai avuto un sindaco donna, ad esempio). Altre due personalità da mettere nel conto sono Fabrizio Mari, che si è recentemente sganciato da Italia Viva aderendo al Gruppo Misto, e Angelo Viticchiè, già sindaco dal 2000 al 2004 (la sua Amministrazione cadde a causa dei tradizionali contrasti in maggioranza che spesso hanno fatto terminare in anticipo le giunte di centrosinistra, come nel caso di Mori), il cui nome da qualche giorno è tornato alla ribalta nel toto-nomi. Proprio la lontana esperienza da primo cittadino potrebbe comunque essere di ostacolo non da poco per una sua eventuale ricandidatura. Però mai dire mai.
Il centrosinistra di Grottaferrata potrà inoltre contare su molti esponenti, di piccolo e grande calibro, che hanno nel frattempo abbandonato la simpatia all’attuale sindaco, che ebbe nel 2017 a meglio sul rivale Stefano Bertuzzi proprio grazie a quella parte di area progressista che lo vedeva, seppur civico, come una figura di riferimento nuova. Da allora sono passati quattro anni ed in molti si sono ricreduti o sono rimasti delusi da questa esperienza, tornando così a ragionare su una proposta di coalizione più concreta e di programma con partiti e civiche.
Difficile, almeno ad oggi, che di questo insieme di sigle faccia parte Città al Governo. Non è chiaro, infatti, se alla fine il movimento sceglierà la tradizionale candidatura autonoma, se verrà inglobata dalla lista civica di sostegno ad Andreotti (sempre che si ricandidi) o se farà una lista in suo appoggio. Manca però ancora del tempo e non è detto che con il passare dei mesi, alla luce del bilancio di cinque anni di Giunta in carica, LCG non inizi un percorso di dialogo con quella che è comunque la sua area elettorale di appartenenza.
Commenti
Ancora la Redazione utilizza stereotipi antichi per NON valutare i fallimenti di gruppo, i fallimenti ad personam, e i 4Commissariamenti dal 99 ?
Cosa dovrebbero commettere di più scellerato per considerarli incandidabili?
Ora che DX&radicali vogliono un referendum per abolire le norme che escludono quelli che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione
Con le SX al governo, per ricordare una legislatura completa bisogna tornare agli anni 80
Con le DX al governo: più consumo del territorio e più indebitamento del Comune = meno servizi, meno manutenzione e più tasse
A seguire l'ipotesi, bhè piangerà solo Grottaferrata
È bene che anche a Gtf : chi rompe paghi e NON diventi il "primo" solo per questo
CIAO
opinioni anziché i fatti
CIAO belli
Questi&quelli di sempre che da un "vitalizio" di tempo e con un "vitalizio" di opinioni da strada&social, vengono posti&riproposti senza un curriculum dei fatti, MA solo dai profili e dagli influencer con qualche decina di follower
Grazie al cavolo che questo&quello è conosciuta/o, è sempre nominata/o è esaltata la giovane età
A proposito di età: Redazione, quanto fa 33 - 5 = 28
Se un progetto Regionale prevede la partecipazione di giovani dai 15 ai 25 anni, che ci fa uno che ne ha 28 ?
Che grazie alla DESTRA populista ha goduto di tale "vitalizio" = lunga durata in carica
Redazione, solo i fatti correlati ci salveranno dalle opinioni di comodo