VIDEO - Grottaferrata e i luoghi abbandonati, capitolo 10. Il sentiero 508: rifiuti tra la vegetazione e fototrappole mai arrivate
Pubblicato: Domenica, 12 Luglio 2020 - redazione attualità
ilmamilio.it
Nel viaggio dentro i luoghi abbandonati di Grottaferrata siamo arrivati al decimo capitolo, uno dei più dolorosi perché va a toccare l’ambiente e la natura. Stiamo parlando del sentiero 508, che da Via dei Peschi si inoltra dentro la Molara e finisce fino ai Campi d’Annibale a Rocca di Papa. Dieci chilometri tra natura e vegetazione folta, ideali per una escursione o una pedalata.
Inaugurato con proclami, comunicati e foto dal sindaco Andreotti e dal consigliere comunale delegato Alessandro Cocco, fortemente voluto dall’Associazione ‘La foresta che avanza”(attiva a Grottaferrata da almeno 4 anni e che ancora produce battaglie e richieste per questa zona di pregio), il sentiero oggi è di nuovo oggetto di sversamento continuo di rifiuti. Lo hanno denunciato i membri dell’associazione in questi giorni, ma il fenomeno è comunque ben visibile recandosi sul posto. Oggi infatti la vegetazione rigogliosa non consente di vedere immediatamente i lasciti dell’inciviltà, ma a terra sono presenti copertoni, pezzi di motorino, lastre d metallo, plastica, calcinacci.
Le istituzioni si era impegnate a proseguire la bonifica iniziata nelle settimane precedenti all’inaugurazione, ma questo servizio non è mai stato completato. Nel frattempo ignoti hanno creato, nonostante una sbarra di accesso, un sentiero carrabile attraverso il quale penetrare tra la natura e sversare rifiuti. Il Parco dei Castelli Romani, in questa area si era impegnato per posizionare delle fototrappole e colpire gli autori dei reati. Al momento non sono ancora arrivate.
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