ROCCA PRIORA (cronaca) – Quasi ogni estate la collina prende fuoco. Dolosamente

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Questa mattina gli abitanti di Rocca Priora, in zona Monte Fiore, si sono svegliati con i depositi di cenere sulle auto. L’immagine della dolorosa ferita che ha investito la collina è più in là, estesa e inquietante. Ancora una volta la mano dell’uomo ha sconvolto la tranquillità dei luoghi, il paesaggio. Un messaggio di morte insopportabile per una natura che invece dovrebbe essere tutelata e difesa.

Ciò che è accaduto in queste ore nel versante roccapriorese, ne sono sicuri in tanti, non è stato dovuto all’autocombustione. Già dalle foto degli interventi delle forze di sicurezza si denotano vari focolai e non un unico fronte esteso. L’accensione naturale di un rogo, per quanto siano alte le temperature in questi giorni, è un fenomeno rarissimo. Nella comunità locale, attraverso i social, c’è la diffusa convinzione che Monte Fiore sia stata solo l’ennesima vittima di chi destabilizza le comunità, mette a repentaglio la vita delle persone e degli animali, deturpa il territorio, incenerendo (è il timore) anche i rifiuti delle piccole discariche (e di eternit) dei soliti indecorosi vandali nelle aree più boschive.

Il Male e il Bene, in queste circostanze, sottolineano le proprie forme. Sono visibili, concreti. Da una parte un paesaggio momentaneamente perduto e annerito, dall'altro l’impegno di Carabinieri, Vigili del Fuoco e della Protezione civile che con i loro mezzi hanno scongiurato che fosse ancor peggiore il bilancio. Massimo Fedeli, Assessore con delega alla Sicurezza del Comune di Rocca Priora, ha commentato : "Grazie alla protezione civile e ai vigili del fuoco – ha detto - che sono tempestivamente intervenuti per domare le fiamme. Fortunatamente non si sono registrati danni a cose, persone e animali. Un pensiero particolare – ha concluso in una nota - alla squadra di Rocca Priora, sempre puntuale e risolutiva. Restiamo a disposizione dei cittadini per eventuali segnalazioni".

Monte Fiore è luogo di escursioni e di vedute di pregio. Se valorizzato, potrebbe essere un prezioso patrimonio locale. Quasi ogni estate viene colpito dalla piaga degli incendi. Amarlo e proteggerlo è l’unica soluzione per dar luogo alla speranza, oltre alle polemiche dell’emozione e l’indignazione del momento.

REGIONE LAZIO (politica) – Prosegue il dibattito

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“E’ un bene che l’incontro di questa mattina tra i sindaci dei comuni del lago di Bracciano e la Regione Lazio sia stato positivo e all’insegna della massima collaborazione tra le amministrazioni comunali e quella regionale, alla quale sono state richieste certezze rispetto al blocco della captazione il 1 settembre e di attivare azioni di controllo del livello dell’acqua, che la Regione effettuerà h24, rendendo disponibili in tempo reale i dati online. L’altra richiesta dei sindaci, di conoscere il piano di interventi previsto da Acea Ato2 nel breve, medio e lungo periodo, è stata recepita dalla Regione che sta aspettando i dati dall’Ente Gestore”. Così in una nota Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e componente della Commissione Ambiente.

“E proprio su questo tema c’è il nodo più grande di tutta questa situazione: Acea avrebbe già dovuto predisporre un piano degli interventi infrastrutturali corredati da un cronoprogramma, di cui deve farsi carico senza pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, che hanno già pagato questa quota in bolletta. Paventare il ritocco delle bollette con la scusa del rinnovo delle infrastrutture è davvero troppo da parte di un’azienda, Acea Ato2 S.p.A., che tra il 2011 e il 2015 ha distribuito come dividendo ai propri soci (quasi esclusivamente ACEA S.p.A.) il 93 % degli utili prodotti, circa 65 mln di euro all’anno, così come affermano i dati rielaborati dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua”, prosegue la consigliera.

“Quindi i soldi ci sono, semmai dovrebbe essere il Comune di Roma insieme agli altri soci privati a restituire quei dividendi per essere investiti in un progetto organico di interventi di manutenzione e innovazione che sia a breve e medio termine per affrontare l’emergenza attuale, insieme ad azioni e campagne sul risparmio idrico”, conclude Cristiana Avenali.

autobotte vermicinoFRASCATI (cronaca) - Sempre più frequenti i problemi ad impianti di sollevamento ed acquedotti: è crisi nella crisi

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Ieri era toccato a Frascati, all'improvviso, fare i conti con una rottura nell'acquedotto Falconieri che ha provocato il distacco dell'acqua nel centro cittadino e l'arrivo delle solite autobotti (LEGGI l'articolo di ieri). Frascati ci era passata anche settimane fa per problemi agli impianti periferici.

Era toccato in queste ore però anche al centro cittadino di Velletri: oggi è la volta di Albano e Castel Gandolfo (ma anche Pomezia) per un guasto - guarda un po' - agli impianti di sollevamento di Santa Palomba (LEGGI l'articolo di oggi). Pochi giorni fa un'intera giornata senza acqua era rimasta Rocca di Papa (LEGGI l'articolo del 24 luglio) a causa di un urgente intervento di manutenzione della rete idrica. In piena emergenza siccità.

Non bastassero insomma le piogge che sono un lontanissimo ricordo, non bastassero le turnazioni imposte da Acea Ato2 alla provincia da fine maggio, non bastassero le decine e decine di rotture nelle tubazioni con migliaia di litri di acqua dispersi nelle strade castellane, ecco i guasti e le sospensioni totali.

Cara Acea, adesso non se ne può più.

asdFrascati lunga

Se poi, come si teme, davvero il gestore del servizio idrico intende far pagare ai cittadini dell'hinterland (Castelli romani dunque compresi) il costo degli interventi straordinari alla rete idrica, siamo davvero fuori con l'accuso. L'aumento delle tariffe paventato è l'ultimo degli insulti alla sopportazione dei cittadini.

Investire in autobotti non basta più. Servono programmazione, interventi, pianificazione e un effettivo aggravio della crisi sull'intero territorio, non soltanto sulla provincia.

Perché la provincia non ne può più.

 

 

sts cda 2017FRASCATI (attualità) - Come già annunciato nei giorni scorsi

ilmamilio.it - comunicato stampa

Nel corso del Consiglio comunale di lunedì 31 luglio 2017, il sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti ha comunicato le nomine i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Speciale Sts Multiservizi (come ampiamente anticipato da ilmamilio.it, LEGGI l'articolo del 31 luglio).

Il presidente è Valerio Del Vescovo, laureato in Economia e Commercio e molta esperienza in società In House come revisore dei conti e come membro del collegio sindacale per gli incarichi in Multiservizi dei Castelli Spa, SS Frosinone Calcio Srl e Emons Italia Srl. Su incarico della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha lavorato ad una ricerca sul finanziamento pubblico dei partiti politici. Da sempre coordina e detta gli indirizzi operativi e strategici dello studio in cui lavora.

Membro del CdA è Susanna Nicolodi, laureata in Economia e Commercio, esperta in consulenza del lavoro, si è occupata di pianificazione e controllo nella Direzione Vendite in Alitalia Spa e in World Wide & Marketing.

Marco Angelini, laureato in Economia e Commercio, ha una lunga esperienza come Revisore dei Conti in Amministrazioni e enti pubblici. È presidente del Collegio Sindacale e dell’Organismo di Vigilanza poi del Credito Cooperativo. Ha lavorato per la BAT Spa.

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 «Preso atto delle difficoltà che sono state evidenziate dai Revisori dei Conti, ho scelto un Consiglio di Amministrazione di alto profilo tecnico che darà all’Azienda Speciale STS una Governance all’altezza delle aspettative della Città e in sintonia con quelle che saranno le sfide che dovrà affrontare l’Amministrazione comunale - spiega il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. Sono sicuro che sapranno dare un indirizzo programmatico e organizzativo nuovo e originale e per questo a loro va l’augurio di buon lavoro».

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