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ROMA (calcio) - L'1-0 alla Lodigiani rilancia le quotazioni dei romani del presidente D'Auria
ilmamilio.it - nota stampa
Sei partite e un finale da brividi. L’Eccellenza del La Rustica crede sempre di più alla salvezza diretta che rappresenterebbe un’impresa per i ragazzi del presidente Tonino D’Auria. Nell’ultimo turno i capitolini hanno affondato l’Atletico Lodigiani per 1-0 grazie al sigillo del centrocampista classe 2003 Matteo Colasanti, al primo gol “tra i grandi”.
“Una rete pesante che voglio dedicare a tutte le persone che mi hanno sostenuto, tra cui i componenti di questo fantastico gruppo".
"Ma chi merita il mio pensiero più di tutti è mio padre Marco che mi segue e mi sostiene fin da quando ero ragazzino: purtroppo domenica non era presente al campo, ma la gioia di questo gol, che tra l’altro per me è il primo in una prima squadra, l’ho condivisa idealmente con lui”. Una rete pesantissima, arrivata al termine di una gara inevitabilmente molto tesa per l’alta posta in palio: “Il primo tempo è stato privo di grandi emozioni, anche se forse abbiamo fatto qualcosa in più dal punto di vista del gioco. Nella prima parte della ripresa abbiamo sofferto e rischiato di andare sotto, poi nel corso del secondo tempo noi subentrati siamo riusciti a dare un contributo positivo alla squadra. Nel finale, su un’azione costruita dalla difesa, è arrivato un cross di Sebastianelli leggermente deviato da un difensore e io mi sono fatto trovare al posto giusto, battendo il portiere”.
La classifica è cortissima: il La Rustica è sempre 13esimo, ma il sesto e settimo posto sarebbe distante “solo” sette punti.
“Sono convinto che fino all’ultima partita dobbiamo fare di tutto per puntare alla salvezza diretta. Ci sono alcune squadre che stanno calando sia fisicamente che mentalmente, inoltre ci attendono diversi scontri diretti e noi abbiamo già affrontato le squadre di alta classifica mentre altre lo devono fare ancora”.
A proposito di scontri diretti, domenica i ragazzi di mister Nunzio Iardino sono attesi sul campo dello Sporting Ariccia ottavo con cinque punti di vantaggio: “Sarà una gara molto importante. I prossimi avversari all’andata non mi hanno fatto una grande impressione a livello tecnico, ma si tratta di una squadra che punta molto sull’agonismo e dovremo farci trovare pronti. Prima del match non valuterei positivamente un pareggio, poi vediamo come si metterà la sfida, ma andiamo lì per fare risultato pieno”.
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FRASCATI (atletica) - Lancio oltre 42 metri: "Avevo messo questa misura nel mirino"
ilmamilio.it - nota stampa
E’ stato un week-end di sostanziale “riposo” per l’Atletica Frascati. Pochi gli atleti del club caro al presidente Sandro Di Paola impegnati nello scorso week-end: tra questi c’è Leonardo Di Mugno che ha ottenuto il titolo di vice campione regionale invernale di lancio del giavellotto nella categoria Cadetti.
L’atleta classe 2008 commenta così la gara disputata domenica scorsa a Rieti.
“Sono contento della mia prestazione: mi ero prefissato l’obiettivo di superare i 42 metri e ci sono riuscito. Visto che il mio personale precedente era di 39,60 sono molto soddisfatto”. Il giovane giavellottista dell’Atletica Frascati racconta più nel dettaglio la gara di Rieti: “Abbiamo fatto una prima fase con tre lanci: sono partito subito bene lanciando a 41,5 e dunque superando il mio personale, poi ho fatto altri due lanci buoni. Nel primo dei tre lanci di finale ho ottenuto la misura dei 42,30 che mi è valsa il secondo posto, mentre poi ho commesso un errore sul secondo lancio e nel terzo sono andato poco oltre i 39 metri.
Sono contento del risultato finale anche perché il ragazzo che mi ha battuto è del 2007 e ha recentemente partecipato ai campionati italiani”. Di Mugno, fratello minore della mezzofondista Ginevra che ha già mostrato le sue potenzialità negli ultimi mesi, racconta il suo percorso all’interno del mondo dell’Atletica: “La passione per questo sport, a me e a mia sorella nasce dopo aver visto un’Olimpiade in televisione. Da sette anni faccio parte dell’Atletica Frascati e ho provato un po’ di tutto, sia in pista che nei salti. Ultimamente mi ero appassionato al lancio del vortex e quindi la famiglia Di Paola mi ha suggerito di allenarmi a Tor Tre Teste assieme ai tecnici Fabio ed Elio Olevano, visto che a Frascati non è possibile “curare” quella specialità per la presenza del calcio e per il rischio di rovinare il campo in sintetico: ora mi sto dedicando soprattutto al lancio del giavellotto, ma anche ad altre specialità del lancio”.
Di Mugno ha già fissato i prossimi obiettivi: “Voglio cercare di superare i 44 metri, la misura minima per partecipare ai campionati italiani Cadetti che ci saranno nel prossimo mese di ottobre. Sono fiducioso di poter arrivare a questo risultato già prima dell’estate”.
Sempre a Rieti erano presenti tre ragazzi della Rcf Roma Sud, che fanno parte delle scuola di Cecchina e sono allenati tutti da Fabio Marchei: Emanuele Nardi ha finito quinto nel lancio del giavellotto della categoria Allievi, stesso risultato per Gabriele Cantiano nel martello Juniores, mentre ha chiuso sesto Matteo Bucci nel disco Juniores.
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FRASCATI (lutto) - Centinaia i messaggi di cordoglio
ilmamilio.it
E' improvvisamente scomparso nelle scorse ore Vittorio Pacifici. A darne la notizia è stata la sorella su Facebook, Annamaria Pacifici, già presidente del Consiglio comunale. "Fratellone mio, chi se la aspetta questa ultima sporca meta?", è stato il bellissimo ma triste messaggio.
Aveva 55 anni.
Vittorio Pacifici, volto piuttosto conosciuto in città, ha avuto anche un passato nel rugby Frascati.
Tre quarti ala di ruolo, chi lo ha visto giocare lo ricorda come un rugbysta veloce e forte come un toro. "I compagni - ricorda chi lo conosceva - lo chiamavano l'animale per quanto era potente".
Vittorio Pacifici è morto a seguito di un incidente stradale dopo aver perso il controllo della sua Citroen C2, probabilmente per un malore, schiantatasi su un guard-rail sulla via Ostiense all'altezza di Acilia.
Moltissimi i messaggi di cordoglio che sono giunti in queste ore alla famiglia Pacifici anche attraverso i social.
La redazione de ilmamilio.it si unisce al dolore dei familiari e degli amici.
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MONTE PORZIO CATONE (eventi) - A Villa Mondragone la mostra "Committenza e devozione: un focus su sei dipinti del Barocco Romano" voluta dal prof. Fidanza dell'Università Tor Vergata
Ilmamilio.it - nota stampa
Villa Mondragone a Monte Porzio Catone ospita dal 26 marzo al 17 luglio 2022 “Committenza e devozione: un focus su sei dipinti del Barocco Romano”. Una mostra didattica a cura del Prof. Giovan Battista Fidanza, ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Roma “Tor Vergata” nonché Direttore di Villa Mondragone, e Guendalina Serafinelli, Instructor in Liturgical Art and Architecture alla Catholic University of America di Roma e Advisor dell’American Academy in Rome. L’esposizione è promossa dalla Regione Lazio e organizzata dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Irvit - Istituto Regionale per le Ville Tuscolane, The Catholic University of America e il Pontifical Irish College di Roma.
Nell’ex Galleria dei dipinti di Villa Mondragone, costruita nel 1613 dal Cardinale Scipione Borghese per la sua collezione di quadri e statue, saranno esposti al pubblico sei dipinti su tela di alcuni tra i maggiori rappresentanti del Barocco romano: ‘Ecce Homo’ di Guido Reni dal Pontifical Irish College di Roma, il ‘San Francesco di Paola e San Nicola di Bari’ di Andrea Sacchi proveniente da Camerino (Musei Civici e Diocesani), il ‘San Giovanni Battista nel Deserto’ di Valentin de Boulogne da Apiro dalla Collegiata di Sant’Urbano, il ‘Riposo durante la fuga in Egitto’ di Carlo Saraceni dall’Eremo Tuscolano di Monte Porzio Catone, la ‘Annunciazione’ di Carlo Maratti e il ‘Martirio di Sant’Agapito’ di Andrea Camassei dalla Cattedrale di Palestrina.
Sei opere di grande valore sulle quali i curatori hanno promosso apposite ricerche di carattere storico, documentario, iconografico e tecnico. Tre di queste (Maratti, Camassei e Sacchi) sono state concesse in prestito dai proprietari in cambio del restauro, che è stato accompagnato da accurate indagini diagnostiche con ottimi risultati anche dal punto di vista storico-tecnico. Fatta eccezione per le tele di Valentin de Boulogne e Carlo Saraceni, le altre non sono mai state esposte in una mostra.
L’esposizione intende fornire strumenti metodologici che consentano di “leggere” un’immagine sacra attraverso la ricostruzione del contesto storico, devozionale e liturgico in cui è stata commissionata e prodotta. Sarà l’occasione per riflettere sui rapporti tra pittori e committenti e sull’uso religioso, oltre che sociale e politico, dei dipinti, ricontestualizzandoli nel luogo per il quale furono eseguiti. L’intento principale è quello di trasmettere il concetto che un’immagine sacra vada in primo luogo considerata, e studiata, come depositaria di significati storici, liturgici e devozionali. Solo in una seconda fase, infatti, è possibile approfondire l’elemento stilistico, soprattutto per interpretare il linguaggio di cui l’artista si è servito per assolvere alle richieste del committente.
La mostra “Committenza e devozione: un focus su sei dipinti del Barocco Romano” rientra nell’ambito della programmazione dell’Irvit, l’Istituto Regionale per le Ville Tuscolane che si occupa di valorizzare e promuovere queste dimore rinascimentali con i loro parchi e giardini. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.irvit.it e sui canali social dell’Ente.
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