casino66 ilmamilioROMA (attualità) - Piccolo viaggio attraverso alcune delle strutture più famose dello Stivale

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Se stai leggendo questo articolo, allora te lo sarai chiesto anche tu: qual è la storia dei casinò in Italia? Come si è evoluto il fenomeno e da cosa è derivato? Sono domande che, magari, ci si pone quando, durante alcune notti, il sonno sembra essere lontano, o nel momento in cui si è da soli coi propri pensieri e la cosa migliore da fare è riflettere su cose che neanche si conoscono! Qualsiasi sia la ragione per la quale certe domande vengono a galla, è irrilevante: quel che conta davvero, è ottenere le risposte volute in un modo o nell'altro. Ed ecco perché noi ci troviamo qui, a presentarti i frutti delle nostre ricerche. Siamo sicuri di poterti aiutare, sai? Ebbene, bando alle ciance e approfondiamo subito l'argomento!

Uno sguardo al passato coi casinò più antichi d'Italia

Vogliamo renderti partecipe della nostra sapienza ottenuta sulla storia del casino italiano, introducendoti i quattro punti gambling italiani più antichi in assoluto. Ne approfittiamo anche per farti realizzare la grandezza dei casino non AAMS legali tanto per non farci mancare nulla. Eccoli a te!

Il casinò di Venezia

Uno dei pregi dell'Italia è quello di essere sempre al centro della storia (e certe volte dell'attenzione). Se dovessimo andare a ritroso nel tempo, ai tempi del secolo diciassettesimo circa (per dirla all'arcaica) il nostro zelo si fermerebbe su una delle città più eleganti, prestigiose e misteriose al mondo: Venezia. Prestigioso ed elegante come Gratowin casinò, secondo noi! Quest'ultima, al tempo, godeva di uno status addirittura superiore a quello odierno, perché ospitante nobili di un certo calibro che amavano, per così dire, ostentare in modo piuttosto netto la loro ricchezza. È presumibile che sia stata proprio tale smania a portare alla formazione del primo casinò al mondo, il “Ridotto” di San Moisè. I tempi, però, sono cambiati piuttosto in fretta e il casino è stato chiuso poco tempo dopo, nel 1774, per poi riaprire i battenti nel 1950 col nome di Ca' Vendramin Calergi, sebbene, nel 1938, fosse stato inaugurato il casino di Venezia al Lido (attivo fino a tre decadi fa). Nel secolo scorso (1999) è stata presentata al pubblico una nuova sede, la Ca' Noghera: il primo casino all'americana aperto sul suolo italiano.

Il casino di Sanremo

 Se escludessimo il casinò veneziano, rimasto chiuso per quasi duecento anni, quale altra sede potremmo mai prendere in considerazione? Ovviamente, quella di Sanremo. Forse non ne sei a conoscenza, ma a differenza di ciò che si pensa, ha una storia più o meno travagliata. Il casinò nasce nel 1905 con il nome di Kursal e veniva inizialmente utilizzato come circolo privato all'interno del quale si praticavano giochi d'azzardo di vario genere, senza, però, l'autorizzazione dello Stato: probabilmente, già conoscevano l'impatto positivo dei giochi sulla salute mentale! Soltanto nel 1928 fu indetta l'apertura annuale dello stabilimento in quanto casino a tutti gli effetti in cui praticare il gambling così come lo conosciamo oggi, sebbene i giochi fossero un po' diversi dai moderni. I croupier, dapprincipio, non erano neanche italiani, ma di nazionalità belga. Col trascorrere degli anni, poi, gli italiani si sono adeguati al passo e i croupier sanremesi hanno ottenuto una grandissima fama, oltre che un gran rispetto da parte di giocatori ed estimatori. Fu chiuso al principio del secondo conflitto mondiale, per poi riaprire una volta terminato lo status bellico. I primi anni del dopoguerra furono piuttosto ardui, poiché la gente non era rimasta con molti soldi in tasca, e neppure aveva un posto in cui dormire. Per fortuna, la popolazione nostrana ha saputo riprendersi e il casino ligure ha ottenuto nuova linfa, anche grazie a un noto evento. Infatti, nel gennaio del 1951, la sala adibita agli eventi ha ospitato la prima edizione del Festival (ora trasferitosi all'Ariston) la cui fama nazionale e internazionale sono riconosciute in tutto il globo.

Il casinò de la Vallée

Di antichi edifici l'Italia ne è pregna, così com'è piena di storia, di arte e di paesaggi semplicemente meravigliosi. Se ci spostassimo più a nord dell’amabile Liguria e ci recassimo verso Nord, non potremmo che incontrare una splenda opera architettonica valdostana, la cui posizione (ci vien da pensare “strategica”) si sposa perfettamente con quelle che sono le caratteristiche peculiari della penisola italica. Perché, ci chiedi? Ecco, immagina di avvertire l'aria di un clima montuoso e di perderti nella stupenda visione dello stesso tra gl’imperiosi cucuzzoli del Monte Bianco, le pianure verdeggianti e le candide macchie di neve.

Hai visualizzato? Bene! Ora, non ti resta che voltarti e porgere un occhio al bellissimo casino del posto, vetusto e granitico, che ti aspetta al suo interno con attrazioni imperdibili. Edificato nel lontano 1921, il casinò de la Vallée ha cominciato a godere della sua fortuna a partire dal 1946. Addirittura, a cavallo tra gli l’80 e il 90, è stato etichettato come uno tra i migliori casino d'Europa e fra i più importanti del secolo. Attualmente, però, sta soffrendo di una grave crisi economica. Non possiamo conoscerne le ragioni certe, ma presumiamo sia dovuta alla recente pandemia globale e allo stato del paese non propriamente ottimale. Speriamo che la situazione possa risolversi quanto prima.

Casino Campione d'Italia

La struttura che analizzeremo a breve dispone di aggettivi un po' diversi dai precedenti. Se prima, infatti, abbiamo sottolineato quanto l'antichità giocasse a favore dei casino, rendendoli più storici, per quel che concerne il Campione, la faccenda è leggermente diversa. Non parliamo, infatti, di un'atmosfera polverosa, o quantomeno epocale, anzi: si tratta di un'aura estremamente giovane, del tutto difforme dalle previe, anche per un particolare che in numerosi potrebbero ignorare. Ebbene, partiamo esattamente da questo: tale casino è sito in Svizzera, precisamente nell'enclave italiano. Dopotutto, stiamo parlando di un'eccellenza italiana e non avrebbe avuto senso parlarne se fosse stata sotto la giurisdizione dei cugini transalpini! Comunque sia, tale casinò è stato costruito nel vicino 2007 ed è il più grande per estensione in tutta Europa: ciò lo rende inevitabilmente noto nell'intero continente. Esiste, però, un altro motivo che ne aumenta la notorietà. Vogliamo parlare di gioco: al suo interno sono disposte più di 700 slot machine e non solo, poiché i numerosi tavoli verdi consentono di giocare con le ruolette, a blackjack, poker e ad altri games che nel mondo del gambling fanno gioire e piangere. Periodicamente, il casino ospita concerti e spettacoli d'ogni tipo; al suo interno è inoltre possibile ristorare e gustare deliziosi pasti. Se vuoi divertirti e sentirti parte della storia moderna dei casino, ti conviene farci un salto!

Conclusioni

Ti abbiamo saziato, vero? Da una lezione sulle nobili usanze dei secoli scorsi all'introduzione di casinò moderni con l'ultimo paragrafo. Noi italiani siamo fortunati e sfortunati al medesimo tempo; siamo i primi a riconoscere la situazione economicamente faticosa in cui versiamo, ma nonostante ciò, non ci facciamo mai mancare nulla. Siamo ricchi di cultura e la ostentiamo al meglio. Altre domande potrebbero affiorarti in mente e altre domande potrebbero aver bisogno di risposte, ma non disperare! Finché si tratterà di gioco d'azzardo e casinò, sai dove trovarci!

lavori viaRoma monteporzio ilmamilioMONTE PORZIO CATONE (attualità) - Il primo cittadino illustra quanto si sta facendo in paese in queste settimane

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"Le diverse domande sui lavori appena iniziati a via Roma sul marciapiede stimolano risposte e considerazioni. Qualcuno forse ricorderà che poco più di un paio di anni fa, da poco insediati, intervenimmo sul lato opposto di via Roma (lato bar, alimentari, negozio cosmetici ecc) allo scopo di ricavare nuovi posti auto".

A scriverlo sul suo profilo Facebok è il sindaco di Monte Porzio Catone Massimo Pulcini.colline centroEstivo22 ilmamilio

"L'operazione risultò molto gradita sia perché si ricavavano diversi posti macchina (sempre preziosi, mai abbastanza...) sia perché, contestualmente, si eliminava lo scivolo d'ingresso che aveva provocato negli anni diversi infortuni ai pedoni. Ora, come promesso tempo fa, riusciamo a fare la stessa operazione sul fronte opposto, approfittiamo di un mese meno gravoso in termini di viabilità e presenze ed eliminiamo lo scivolo completando l'operazione di recupero dei sanpietrini dissestati lungo tutta la via".

 

"Colgo l'occasione per specificare che l'annunciata realizzazione della nuova area cani in zona Romoli, a completamento dell'opera di rifacimento del piazzale Don Milani (dove abbiamo inaugurato la prima casetta dei libri nel mese di luglio) a causa di ritardi per la consegna del ferro è stata appena concordata ad inizio settembre. Così, mentre proseguono i lavori della rotonda attesa dagli anni '90, un decreto interministeriale ci comunica l'ottenimento di un finanziamento di 1.600.000,00 € per un delicatissimo, duplice intervento, in via Costagrande e via vicinale Croce di Tuscolo (dissesto idrogeologico, messa in sicurezza di aree e strade dove insistono diverse abitazioni).

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Sono giorni in cui abbiamo completato anche il murone di Via Formello di 230 metrii, un muro che si presentava disastrato, da anni davvero inguardabile e pericoloso, fa piacere ricevere manifestazioni di apprezzamento come è gratificante condividere soddisfazione con i cittadini dei quartieri Armetta "A" e "B" per i lavori di via Frascati.

La realizzazione del muro di contenimento e del rifacimento del marciapiede volge al termine nel lungo tratto che va dal confine con la città di Frascati al Barco Borghese. Insomma, un'estate operosa per la nostra Monte Porzio Catone, in attesa di festeggiare il nostro patrono, manca poco ormai...".

ROMA (attualità) - La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa

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Di famiglia plebea, Elena venne ripudiata dal marito, il tribuno militare Costanzo Cloro, per ordine dell'imperatore Diocleziano. Quando il figlio Costantino, sconfiggendo il rivale Massenzio, divenne padrone assoluto dell'impero, Elena, il cui onore venne riabilitato, ebbe il titolo più alto cui una donna potesse aspirare, quello di «Augusta».

Fu l'inizio di un'epoca nuova per il cristianesimo: l'imperatore Costantino, dopo la vittoria attribuita alla protezione di Cristo, concesse ai cristiani la libertà di culto.

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Un ruolo fondamentale ebbe la madre Elena: forse è stata lei a contribuire alla conversione, poco prima di morire, del figlio. Elena testimoniò un grande fervore religioso, compiendo opere di bene e costruendo le celebri basiliche sui luoghi santi. Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco dopo la croce del Signore e quelle dei due ladroni. Il ritrovamento della croce, avvenuta nel 326 sotto gli occhi della pia Elena, produsse grande emozione in tutta la cristianità. A queste scoperte seguì la costruzione di molte basiliche. Morì probabilmente intorno al 330. Il suo corpo riposa in un altare laterale della Basilica dell'Ara Coeli in Roma.

Una sua grande statua campeggia nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, in prossimità dell'altare della confessione. La Chiesa latina la ricorda il 18 agosto, data in cui è stata inserita nel Martirologio Romano ed in cui è presente la sua Messa propria nella forma extraordinaria del rito romano "per alcuni luoghi". In Oriente, invece, cattolici ed ortodossi la venerano insieme al figlio San Costantino imperatore in data 21 maggio, ed insieme sono spesso raffigurati nelle sacre icone.

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ARTENA (eventi) - Un successo per la nota manifestazione civile con 21 giochi popolari e tanti spettatori a villa Borghese

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Con la consegna del Gonfalone 2022 alla contrada vincitrice, il Selvatico, si è conclusa la 29^ edizione del Palio delle Contrade di Artena. Dieci giorni intensi, colmi di emozione di ogni genere per tutti: gioie per le vittorie, rabbia per i risultati mancati, sorrisi e lacrime, ecc. Il tutto è iniziato con la cena barocca di venerdì 5 agosto, proseguito con la sfavillante sfilata storica di sabato 6 e da domenica 7 a domenica 14 si sono disputati i 21 giochi popolari che hanno decretato la classifica finale.   

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Ogni sera il parco di Villa Borghese ha ospitato migliaia di persone, nonostante il maltempo pomeridiano, segno che le persone vogliono tornare alla normalità dopo due anni di pandemia. Lo hanno evidenziato anche le istituzioni regionali, provinciali e dei comuni limitrofi, che sono stati ospiti del Palio di Artena, restando a bocca aperta e meravigliati dalla risuscita della manifestazione.

A vincere il Palio 2022 e conquistare il Gonfalone dipinto dalla concittadina Carlotta Candela e dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e raffigurante un militare con sulle spalle un bambino che tiene per mano la bandiera della Pace, la contrada Selvatico capitanata da Antonio Di Veronica e presieduta da Andrea Valeri. Congratulazioni alla contrada bianco verde per la vittoria e complimenti a tutte le contrade, capitani e presidenti partecipanti: Macere (Gabriele Valeri, Piero Scacchi), via Giulianello (Renzo Pecutari, Riccardo Pincarelli), Maiotini (Emanuele De Angelis, Alessandro Bucci), Valli (Serena Chioma, Luca Pompa), via Latinia (Gino D’Aprano, Andrea Martini), via Velletri (Michele Donnini, Mauro Mastrangeli), Centro Storico (Damiano Lanna, Armando Di Cori), Torretta (Simone Pompa, Andrea Margiotti).

Un particolare elogio lo riserviamo al presidente dell’Ente Palio, Giuseppe Bucci, al quale vanno i complimenti per averci creduto sin dall’inizio, alla riuscita della manifestazione 2022, nonostante all’inizio dell’allestimento dell’evento nei mesi primaverili la situazione pandemica dava molte incertezze. A sottolinearlo anche i rappresentati del Consiglio comunale di Artena Carlo Scaccia e Gloria Scacchi.

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La classifica finale del Palio delle Contrade 2022, sapientemente presentato dalla voce storica Maurizio Fiorentini, affiancato in alcune occasioni dal giovane Federico: Selvatico 171, via Velletri 155, via Giulianello 144, via Latina 136, Maiotini 94, Macere 89, Centro Storico 87, Valli 72, Torretta 50. 

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