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POMEZIA (politica) - Al culmine di una lunga crisi oggi l'atto finale. Al voto comunque nel 2023
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"Insieme ad altri 12 colleghi abbiamo protocollato, contestualmente, le dimissioni da consiglieri comunali. L'amministrazione Zuccalà è decaduta. Davanti a questa crisi politica, con la prospettiva di una paralisi politica, non era possibile fare diversamente. Qualcuno doveva assumere questa responsabilità. Lo abbiamo fatto solo dopo aver avuto conferma che i progetti Pnrr e l'abbattimento dell'ecomostro procedessero".
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A scriverlo su Facebook è l'ormai ex consigliere comunale Stefano Mengozzi.
La caduta del Consiglio comunale e dunque del sindaco anticipa di pochi mesi la fine natutale dell'esperienza di Zuccalà, iniziata come si ricorderà nel 2018 con la vittoria contro l'altro sindaco uscente, Fucci.
Adriano Zuccalà era probabilmente uno degli ultimi sindaci 5 stelle ancora in carica.
Un epilogo che era apparso già scritto nelle scorse settimane quando la lunga crisi avviata ormai da mesi sembrava dover far cadere il sindaco da un giorno all'altro. Poi invece, le cose sembravano almeno parzialmente rientrate. Prima, appunto, dell'epilogo odierno.
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GUIDONIA (cronaca) - Nessuno è rimasto ferito
Agguato nel tardo pomeriggio di ieri a Guidonia. Alcuni colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi davanti a numerosi testimoni all'indirizzo di alcuni giovani seduti nell'area esterna di un bar. Secondo quanto riferito dai testimoni sono giunte sul posto due auto. Da una di queste è uscito un uomo con il volto coperto da una mascherina bianca che ha sparato diversi colpi di pistola. Nessuno è rimasto ferito.
Le indagini sono in corso. Oltre ai carabinieri di Guidonia e della compagnia di Tivoli, sul posto sono intervenuti gli uomini del nucleo investigativo di Frascati per i rilievi scientifici. Acquisite anche le immagini delle telecamere.
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ROMA (attualità) - La rubrica dei santi celebrati dalla Chiesa
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La figura di Giuseppe d'Arimatea emerge con forza nei Vangeli in occasione della sepoltura di Gesù. È un uomo ricco e onorato, un proprietario terriero che fa parte del Sinedrio.
Secondo Marco, «anche lui aspettava il regno di Dio». È cioè un ebreo credente la cui fede nella speranza di Israele si traduce nella simpatia verso Gesù e nel dissenso da coloro che hanno favorito la sua condanna. Matteo va oltre, affermando che era un discepolo del rabbi di Nazaret, Giovanni specifica «di nascosto per timore dei Giudei». Con questo commento l’evangelista vuole evidenziare che egli, primo tra i giudei, dopo la morte di Gesù ha abbandonato ogni precedente esitazione ed è venuto alla luce.
Ricorre difatti alla sua posizione altolocata per ottenere da Pilato il corpo di Gesù che, secondo le abitudini dei romani, doveva essere seppellito in una fossa comune. Un gesto di coraggio e di generosità, perché la simpatia per un condannato poteva esporlo al rischio di essere considerato complice del giustiziato e passibile del medesimo supplizio. Inoltre il contatto con un cadavere gli impediva di celebrare la Pasqua giudaica ormai imminente.
Aiutato da Nicodemo, che porta aromi in grande quantità, Giuseppe si distacca così dal sistema cultuale degli ebrei e si prepara alla celebrazione della gloriosa vittoria del crocifisso sulla morte in quello stesso giardino dove Gesù apparirà risorto alla Maddalena. Dopo la Pasqua, non abbiamo più sue notizie dai Vangeli canonici, ma solo dagli scritti apocrifi. La sua figura è familiare all’immaginario dei credenti per la presenza nelle innumerevoli rappresentazioni della deposizione e sepoltura di Gesù. Un tempo il Martirologio Romano lo commemorava in data 17 marzo, mentre nell'edizione promulgata da San Giovanni Paolo II è posto al 31 agosto insieme a San Nicodemo.
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ROMA (calcio) - Finisce 3-0 una gara praticamente senza storia. Giallorossi primi da soli per stasera
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La trama è sempre la stessa. Poco possesso palla, tante verticalizzazioni e le solite folate in avanti che portano al primo (finalmente) e al secondo gol dell’acquisto più aspettato in casa giallorossa, Paolo Dybala.
Una giocata, quella del 21 Argentino, sublime, sul primo gol, con un controllo a seguire e 50 metri di corsa palla al piede fino a concretizzare in diagonale l'incolpevole estremo difensore di Stroppa.
Il Monza nonostante la caratura tecnica nettamente inferiore a quella della squadra di Jose Mourinho non disdegna comunque a provare a mettere in difficoltà la squadra di casa, colpendo anche una traversa in una delle poche azione offensive. Ci pensa - dopo il raddoppio proprio di Dybala che fa 100 in serie A -, con quello che è uno dei marchi della squadra capitolina, il colpo di testa, Roger Ibanez a chiudere i conti e mettere a dormire la partita.
In attesa di rivedere in campo Zaniolo e Gini la Roma può comunque quest anno contare su una rosa lunga e di qualità, con finalmente un degno sostituto all'esterno destro Olandese Karsdorp (Celik) ed alla punta Tammy Abraham con l'arrivo del Gallo Belotti che addirittura sul finale sfiora il suo primo canto giallorosso.
Giallorossi temporaneamente in testa da soli al campionato. E che campionato!
Foto da Facebook As Roma
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