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FRASCATI - Il Frascati Scherma continua ad allargare la sua famiglia sportiva. Nella stagione 2022-23, che non è ancora ufficialmente iniziata (anche se diversi atleti già hanno fatto rientro nella palestra “Simoncelli”), il settore del fioretto si arricchirà dell’arrivo di una nuova promettente atleta: si tratta di Margherita Lorenzi, che compirà 19 anni il 25 novembre ed è padovana di nascita. Proveniente dalla Comini Padova, la giovane fiorettista è entrata da qualche mese nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e a Frascati sarà seguita dal maestro Valerio Aspromonte: “Abbiamo iniziato con gli allenamenti già dopo Ferragosto e sono molto felice. Valerio è una persona fantastica ed è stato un grande campione: sappiamo entrambi che il cambio di società è difficoltoso, ma lui sa sempre le parole da dirmi, anche spronandomi al momento giusto. E’ molto stimolante lavorare con lui”.
La Lorenzi aveva già conosciuto da vicino la realtà del Frascati Scherma: “Ero stata ad allenarmi qui ogni tanto e ne avevo già avuto una bellissima impressione. Ho trovato dirigenti accoglienti e si è subito creato un bel rapporto con i compagni di società. Inoltre lavorare nella stessa sala di grandi campioni è un’esperienza fantastica: sono persone che ho sempre ammirato a distanza e che possono trasmetterti il modo giusto di vivere questo sport”. La sua passione per la scherma è nata grazie alla mamma: “Inizialmente non impazzivo per questa disciplina che mi sembrava più adatta ai ragazzi, lei mi ha convinto a provare e poi il primo maestro Ugo Galli mi ha fatto innamorare dell’ambiente e poi dello sport”. La Lorenzi ha già ottenuto risultati giovanili molto importanti come i terzi posti all’europeo individuale e al mondiale individuale Cadetti oltre all’argento a squadre sempre agli europei Cadetti e al più recente titolo di vice campionessa italiana Under 23, ma ora guarda avanti: “Questo che inizia sarà l’ultimo anno Giovani per me. Mi aspetto che riesca ad esprimere al massimo le mie potenzialità e ritrovare la serenità che mi è mancata negli ultimi due anni. Sarà la mia prima esperienza lontano da casa: un pizzico di nostalgia ci potrà essere, ma non sono impaurita perché mi ritengo una ragazza responsabile e socievole. Il sogno a lungo termine? E’ quello di tutti, cioè provare ad approdare nella Nazionale assoluta”.
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CERVETERI (attualità) - Ieri l'ennesimo incidente di una serie senza fine. C'è ancora tanto da fare
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Il tamponamento che ieri pomeriggio ha interessato due auto nel tratto compreso tra le due grandi rotatorie sulla via Aurelia di Cerveteri e Ladispoli, ha messo nuovamente al centro del dibattito la sicurezza di questa importantissima arteria stradale.
LEGGI Tamponamento sull'Aurelia a tra Cerveteri e Ladispoli
La realizzazione dei due ampi rondò, ormai risalente a qualche anno fa, appare oggi un doppio intervento di eccezionale importanza ma non ancora sufficiente per garantire sicurezza.
In alcuni dei commenti da parte dei residenti, apparsi ieri dopo la pubblicazione della notizia dell'incidente, si richiede l'installazione di una separazione delle due corsie di marcia (new jersey) che appare comunque complicata. Il problema restano i tantissimi incroci e i numerosissimi attraversamenti a raso che rendono la statale insidiosissima.
Altro tema sul quale probabilmente si può e si deve fare di più è quello che riguarda l'attraversamento della via Aurelia nel territorio comunale di Cerveteri. La rotatoria di via Settevene-Palo è senza dubbio importantissima, ma è arrivato il momento di pensare anche a soluzioni similari su altri tre incroci.
In primis quello tra via Aurelia e via Fontana Morella.
Si tratta di un incrocio non banale, sul quale gravitano tre aree "delicate": quella del consorzio del vino, quella militare e quella dei vigili del fuoco. Se appare oggettivamente complicato l'esproprio delle aree per la realizzazione di una rotatoria, qualcosa deve essere fatto.
Perché l'incrocio è un collo di bottiglia ed è anche pericolo.
Poco più avanti c'è l'entrata principale di Marina di Cerveteri, con sola svolta verso sinistra (per chi viene da Roma): anche in questo caso una piccola rotatoria consentirebbe di rimuovere il semaforo e snellire la circolazione.
Infine, c'è lo svincolo per la via Furbara-Sasso. La via Aurelia in quel tratto è molto ampia e già consente le corsie differenziate oggi esistenti. Ma si può e si deve fare meglio.
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