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ROMA (CRONACA) - Sequestrati in totale circa 4 kg di sostanze stupefacenti – tra cocaina, eroina, hashish, marijuana, shaboo, ecstasy – e oltre 16.000 euro in contanti.
ilmamilio.it - nota stampa del Comando dei Carabinieri
Prosegue senza sosta l’attività antidroga da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha consentito, negli ultimi giorni, di eseguire diversi blitz nella Capitale, dal centro storico alle periferie, e di arrestare 15 persone per reati inerenti agli stupefacenti. Le verifiche sono state eseguite da pattuglie con militari in uniforme e in abiti civili. Sotto la lente d’ingrandimento le note piazze di spaccio ma anche le zone maggiormente frequentate dai giovani durante la movida notturna.
Sequestrati in totale circa 4 kg di sostanze stupefacenti – tra cocaina, eroina, hashish, marijuana, shaboo, ecstasy – e oltre 16.000 euro in contanti.
In particolare, ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno fermato un 48enne romano a bordo del suo scooter in transito in piazza Pio XI. L’eccessivo nervosismo dell’uomo nel corso delle verifiche ha insospettito i militari che hanno deciso di approfondire gli accertamenti. Nelle tasche del 48enne, infatti, è stato trovato un involucro contenente 7 g di cocaina. La successiva perquisizione a casa del fermato, in zona Corviale, ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare 3,4 kg di hashish e 14.000 euro, ritenuti provento di attività illecita.
Al Pigneto, invece, i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno arrestato un 23enne del Senegal, senza fissa dimora e con precedenti, che nel corso di un controllo all’interno di un bar in piazzale Prenestino, alla vista dei militari, ha tentato di disfarsi di un involucro, gettandolo sotto ad alcune sedie. I Carabinieri lo hanno bloccato e recuperato l’involucro che conteneva dosi di cocaina, sequestrate unitamente a 380 euro in banconote di vario taglio.
A Tor Bella Monaca, infine, i Carabinieri della locale Stazione, nel corso di una perquisizione domiciliare a casa di un 48enne romano già noto per precedenti di droga, hanno rinvenuto 15 g di marijuana, 3 g di hashish, un bilancino elettronico di precisione, 2 lampade led per la coltivazione indoor oltre a 69 munizioni calibro 38 Special. L’uomo è stato arrestato oltre che per detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di munizioni.
Gli altri arresti per droga sono stati eseguiti sempre a Tor Bella Monaca, all’Eur, a Garbatella, al Quarticciolo, a Montesacro, al Nomentano e in via Cavour.
Tutti gli arresti sono stati convalidati.
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La madre, oggi 31enne, era nata priva di utero a causa di una rara patologia congenita, la sindrome di Rokitansky. Il trapianto era stato effettuato nell’agosto 2020 in piena pandemia presso il Centro trapianti dell’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Catania da un’equipe multidisciplinare composta dai professori Pierfrancesco Veroux, Paolo Scollo, Massimiliano Veroux e Giuseppe Scibilia, nell’ambito di un programma sperimentale coordinato dal Centro nazionale trapianti. Successivamente la donna è stata seguita dall’equipe del prof. Paolo Scollo presso il reparto da lui diretto di Ostetricia e ginecologia dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, unità operativa complessa clinicizzata dell’Università Kore di Enna. Al Cannizzaro la paziente e il marito hanno poi iniziato il percorso di fecondazione assistita omologa, grazie agli ovociti prelevati e conservati, prima dell’intervento, nella biobanca per la preservazione della fertilità dello stesso ospedale.
“Il tentativo di fecondazione è andato a buon fine e la signora ha condotto una gravidanza regolare fino alla 30esima settimana- spiega il professor Scollo- quando ha contratto il Covid ed è stata pertanto ricoverata nella sezione della Ginecologia del Cannizzaro dedicata alle pazienti positive. L’infezione è stata per un certo tempo asintomatica ma, qualche giorno fa, un episodio di febbre alta e conseguenti contrazioni ci ha indotto a procedere con un taglio cesareo”.
La signora ha così partorito alla 34esima settimana una bambina di 1.725 grammi, alla quale lei e il padre hanno voluto dare il nome della donatrice dell’utero, una donna di 37 anni, già madre, deceduta per arresto cardiaco improvviso e che aveva espresso in vita il proprio consenso alla donazione al momento del rinnovo della carta d’identità. “Madre e figlia- continua Scollo- sono state quindi trasferite in terapia intensiva: la donna nel reparto adulti, la bambina nell’unità di terapia intensiva neonatale, dove è sottoposta a terapia antibiotica di prassi per i prematuri e ad assistenza respiratoria non invasiva. Entrambe si trovano in condizioni stabili”.
“Si è trattato di un trapianto estremamente complesso– racconta Pierfrancesco Veroux, professore ordinario di chirurgia vascolare e trapianti dell’Università degli studi di Catania- che ha presentato sin dall’inizio le difficoltà tecniche che ne limitano l’uso estensivo nel mondo. In questo caso l’utero, sin dal declampaggio dei vasi, ha mostrato una grande vitalità che ha poi permesso grazie a una perfusione ottimale di ‘vivere’ nella paziente e di portare a termine una gravidanza quanto mai attesa. Il Centro trapianti da me diretto ha seguito in questi due anni con cadenza settimanale la futura mamma al fine di monitorare le condizioni cliniche e modulare la terapia immunosoppressiva, soprattutto nella delicata fase finale condizionata dal Covid. L’utero trapiantato, al momento della nascita della ‘nostra’ piccola Alessandra, ha confermato la piena funzionalità, facendo ben sperare per il futuro”.
“La nascita di questa bambina è un risultato straordinario– commenta il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo- Questa sperimentazione è ancora agli inizi, soprattutto per quanto riguarda gli interventi a partire da donatrici decedute, che sono solo il 20% dei già pochi trapianti di utero finora realizzati nel mondo. Una gravidanza con esito positivo a soli due anni dal primo trapianto è dal punto di vista scientifico un successo per la Rete trapiantologica italiana: innanzitutto per tutti i professionisti dell’ospedale Cannizzaro e del Policlinico di Catania che stanno conducendo la sperimentazione e che hanno seguito fin dall’inizio il percorso della paziente, e poi per il Centro regionale siciliano e per il coordinamento nazionale che hanno lavorato al reperimento dell’organo”. Per Cardillo “la piccola Alessandra oggi rappresenta per le donne nate prive di utero una speranza concreta di poter condurre una gravidanza ed è l’ennesima testimonianza di come la medicina dei trapianti e la donazione degli organi siano un valore da promuovere sempre di più”.
(Agenzia DIRE www.dire.it)
Foto pixabay.com
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ROMA (cronaca) - Al termine delle attività sono state identificate 20 persone
ilmamilio.it - nota stampa della Questura di Roma
Un arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e circa 3 mila euro di sanzioni amministrative elevate nei confronti di esercizi commerciali sottoposti a controllo.
Nella mattinata di ieri è stato effettuato un servizio ad Alto Impatto Distrettuale nella zona di Casilino, che ha visto impegnati gli agenti della Polizia di Stato del VI Distretto e una unità cinofila antidroga.
Durante il servizio, è stata sottoposta ad ispezione amministrativa un’attività di somministrazione in via Prenestina dove è stata elevata una sanzione amministrativa, per accertata accensione degli apparecchi di gioco con vincita in denaro, durante l'orario di sospensione del funzionamento, in violazione dell'Ordinanza Sindacale; inoltre, è stata applicata una sanzione penale per la mancata esposizione, in luogo visibile al pubblico, della Tabella dei Giochi Proibiti.
Analogo controllo è stato effettuato un controllo ad un’attività di somministrazione in via Casilina, sanzionata amministrativa, anche qui, per accertata accensione degli apparecchi di gioco con vincita in denaro, durante l'orario di sospensione del funzionamento, in violazione dell'Ordinanza Sindacale, oltre che per la mancata esposizione dell'autorizzazione amministrativa, delle tabelle alcolemiche e mancata installazione della strumentazione Alcol-Test e assenza del Manuale di Autocontrollo HACCP. Le sanzioni amministrative, elevate agli esercizi commerciali sottoposti a controllo, ammontano complessivamente a circa 3 mila euro.
Durante l'attività di polizia giudiziaria, volta al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in zona Tor Bella Monaca, si è proceduto all'arresto di un cittadino italiano poiché sorpreso a cedere della cocaina ad un acquirente al quale è stata elevata una sanzione amministrativa per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.
Al termine delle attività sono state identificate 20 persone, di cui 4 stranieri, 3 con pregiudizi di Polizia e/o precedenti penali, 1 cittadino albanese sprovvisto di documenti d'identità, accompagnato presso gli Uffici per identificazione e per la trattazione all' Ufficio Immigrazione e 1 veicolo è stato sottoposto a controllo.
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