Vigile urbano investito da Carabiniere ubriaco perde una gamba
ilmamilio.it - nota stampa
Milani (SULPL) "Noi mandati allo sbaraglio senza tutele. Dolore per il collega neoassunto che oltre agli arti rischia il posto di lavoro. La politica sia meno ipocrita”
Avrebbe tra pochi giorni terminato il periodo di prova, D.V.il vigile 24enne investito ieri sera si Via Tiburtina da un carabiniere in stato di ebbrezza ed invece quello che sembrava essere il coronamento del sogno di una vita, si é ben presto trasformato in un incubo. Quella che avrebbe dovuto essere una normale mansione di servizio, il rilevamento di un incidente stradale senza feriti di una moto finita a terra é costato il ricovero d'urgenza in codice rosso di tre caschi bianchi romani, al più grave dei quali, ricoverato al reparto rianimazione dell'ospedale San Camillo é stata già amputata una gamba. Sulla dinamica dell'investimento, pochi dubbi: Un carabiniere in servizio ai ROS in accertato stato di alterazione alcolica ha pensato bene di non rispettare le corsie di incanalamento e di travolgere gli agenti al lavoro su strada, con una violenza tale da ribaltare lo stesso automezzo con il quale stavano operando. Sull'episodio é intervenuto amaro il commento del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che per voce del Segretario Romano Marco Milani rende noto: "Nell'esprimere dolore e vicinanza per il gravissimo episodio occorso a colleghi che stavano facendo il loro lavoro ci vediamo costretti ancora una volta a denunciare le condizioni di insicurezza e la mancanza di riconoscimento e tutele dei lavoratori della categoria delle Polizie Locali. Il giovanissimo e sfortunato collega oltre agli arti rischia purtroppo di perdere anche il posto di lavoro qualora il periodo di convalescenza arrivasse i a superare gli otto mesi consecutivi e questo perché uno scellerato contratto privatistico continua a negarci il riconoscimento di Forza di Polizia. La stessa organizzazione del lavoro dovrebbe essere uniformata al livello nazionale poiché immaginare di sera una sola pattuglia impegnata a rilevare un sinistro su una strada a scorrimento veloce è qualcosa che andrebbe rivisto. Bene la presenza del Sindaco Roberto Gualtieri nel portare la propria solidarietà nell' immediatezza dei fatti, ad un ragazzo che da oggi avrá una vita certamente più difficile ma chiediamo alla politica e soprattutto al Governo meno ipocrisia e di affrontare una volta per tutte il problema di una legge di riforma che garantisca formazione strumenti e tutele ai poliziotti locali d'Italia" concludono dal Sindacato.
UGL-PL: solidarietà e rabbia per un rischio non riconosciuto
“Esprimiamo tutta la solidarietà e vicinanza per quanto accaduto ai tre colleghi investiti, due donne ed un uomo, ieri sera intorno alle 21 impegnati nei rilievi di un sinistro stradale in via Tiburtina altezza GRA. In specie per l'agente neoassunto, un ragazzo di 24 anni ancora in fase di prova, che ha già subito l'amputazione di una gamba e rischia seriamente anche per l'altra ed è tutt'ora in pericolo di vita- questo il commento del Coordinatore Romano UGL Polizia Locale, Paolo Nasponi - In questo momento ci stringiamo forte a lui e alla sua famiglia per questa tragedia enorme. Ribadiamo come la nostra categoria, non riconosciuta né come lavoro usurante né a rischio, è tra le più esposte in materia di sicurezza sul lavoro, specie di notte, ed oggi ancora non vengono riconosciute tutte le tutele relative ai rischi che donne e uomini della P.L. affrontano quotidianamente come forza di polizia. Quanti martiri occorrono ancora?" Ancora più duro il commento di Gabriele Di Bella, Segretario provinciale di Roma Ugl Autonomie "Esprimendo tutta la solidarietà al collega e colleghe coinvolti nel terribile incidente di ieri sera, ribadisco come ad oggi non esista alcun piano di sicurezza stradale, né di prevenzione, come da anni richiesto nei confronti dei lavoratori della Polizia Locale. Va rivista prepotentemente una strategia volta a colmare quei vuoti normativi in termini di sicurezza pubblica e tutele per i lavoratori del settore a partire dal riconoscimento della "strada" come luogo di lavoro che, nella circostanza, potrebbe apparire come un'omessa responsabilità del datore di lavoro".