ROMA (storie & metallo) - L'enorme imbarcazione francese segnò un'epoca nonostante i pochissimi anni di servizio
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Questa è la storia di un'epopea, nata e tramontata con lo sviluppo tecnologico che a raccontarla oggi appare anacronistica.
Questa è la storia del transatlantico "Normandie", gigante dei mari messo in acqua nel 1935 e destinato ad una breve gloria.
Ma è anche la storia di una traversata atlantica che per secoli ha affascinato e posto nuove sfide e che, per circa 100 anni, ha messo in palio un riconoscimento (non ufficiale) che pure è rimasto nell'immaginario collettivo. Oltre che in un celebre marchio di birra.
Andiamo con ordine.
Il mito del "Nastro azzurro", assegnato alla nave passeggeri che - calcolando la velocità media - raggiunge New York dell'Europa neasce nel 1838. La prima nave, un piroscafo a vapore, che se ne fregia è l'inglese "Sirius", ma il record dura appena un giorno perché a soffiarglielo è un'altra imbarcazione britannica, la "Great Western" che poi negli anni seguenti ritocca più volte il suo primato.
Gli americani con l'armatore "Cunard Line" si impossessano del record nel 1850 e per quasi 50 anni è uno scontro tutto tra Stati Uniti e Gran Bretagna. Almeno fino al 1898 quando compare sui mari la tedesca "Kaiser Wilhelm der Große" intitolata all'imperatore e per qualche anno, anche con altre imbarcazioni, l'arrembante Germania fa sentire il suo peso. Lo scontro Inghilterra-Germania si prolunga anche oltre la Prima Guerra mondiale, conflitto che tra le sue vittime illustri conta anche il transatalantico britannico "Lusitania", affondato nel 1915 dopo aver conquistato ben 4 Nastri azzurri, uno dei fratelli del "Titanic".
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Il 16 agosto 1933 a ricoprirsi di gloria è l'unico transatlantico italiano destinato a fregiarsi dell'ambito titolo marittimo: il transatlantico "Rex". Costruito nei cantieri navali della Ansaldo di Genova, varato nel 1934 ed entrato in servizio nel maggio 1935, lungo 268 metri, riesce a conservare il "Nastro azzurro" per quasi due anni. La sua storia finirà l'8 settembre 1944 a conclusione del tormentato periodo bellico, quando gli aerei della RAF lo bombardarono ed affondarono nelle acque di Capodistria.
IL NORMANDIE - Mai sino ad allora competitivi nel settore, i francesi nel 1932 varano invece quello che in quel momento è il più grande transatlantico del mondo: il "Normandie". Costato 860 milioni di franchi dell'epoca, lungo 313 metri (il Titanic misurava 269 metri, la "Icon of the sea" da crociera oggi nel misura 365, la mostruosa nave cargo "Ever ace" ne misura ben 400), poteva trasportare quasi 2mila passeggeri con un equipaggio di 1.300 uomini e donne.
Un vero e proprio gigante dei mari, destinato al collegamento diretto tra Le Havre e New York, armato dalla Compagnie generale transatlantique almeno fino al 1941.
Si tratta però di una nave di lusso, dai costi troppo rilevanti e dalla gestione dunque troppo onerosa. Il 3 giugno 1935, fissando il nuovo record in 4 giorni, 3 ore e 2 minuti il "Normandie" strappa il Nastro azzurro all'italiano "Rex" (10 ore in meno). Poco più di un anno dopo però, nell'agosto 1936 è la britannica "Queen Mary" (intitolata alla regina consorte di Giorgio V, scomparso pochi mesi prima) a fregiarsi del titolo prima che, nell'agosto 1937 e scendendo per la prima volta sotto i 4 giorni di navigazione il "Normandie" non ne torni provvisoriamente in possesso. Il transatlantico britannico si reimpossessa del titolo nell'agosto 1938 e detenendolo sino al 1952, quando l'americana "United States" fissa in 3 giorni, 12 ore e 12 minuti l'ultimo Nastro azzurro assegnato.
Ma, come detto, il lussuoso transatlantico è una imbarcazione dai costi eccessivi: con i suoi 2mila passeggeri ha una capienza paragonabile a quella delle concorrenti ma con stazza e dunque oneri di gestione superiore. Il "Normandie" segna però un'epoca: considerato simbolo di tecnologia, lusso e sviluppo. Qualcuno arriva a considerarlo il transatlantico più riuscito di sempre. Un simbolo di savoir-fare transalpino, dell'eleganza e del progresso, che sa legare la sua storia a quella della Francia anni '30. Il transatlantico compare in molti film, come immagine di modernità.
Una enorme imbarcazione dalla realizzazione non semplice, avviata formalmente nel gennaio 1931 presso i cantieri navali Penhoet di Saint-Nazare, nei pressi della foce della Loira, non distante da Nantes. Nonostante presenti tre enormi fumaioli, solo i due anteriori sono effettivi. Il terzo è in realtà una stiva per animali
Quando nel 1941 l'esercito americani se ne impossessa (con la Francia ormai in mano ai tedeschi) per trasformarlo nella nave per trasporto truppe "Lafayette", i suoi lussuosi elementi decorativi vengono smontati e distribuiti in musei e collezioni private.
Nel 1942, attraccato nel porto di New York per la trasformazione in nave per truppe, un incendio ne distrusse gran parte degli interni: il "Normandie-Lafayette", anche per gli ingenti quantitativi di acqua utilizzata per estinguere le fiamme, si rovesciò su un fianco. Nel 1946, ormai inservibile, venne demolito segnando la fine di una epopea breve ma luminosa.
LA MEDAGLIA - La medaglia che celebra l'ingresso in servizio del "Normandie" è sontuosa come d'altra parte era sontuosa ed imponente l'imbarcazione.
Una realizzazione di grandissimo effetto con i suoi 68,5 millimetri di diametro per 148 grammi nella versione in bronzo.
Al dritto figura proprio il transatlantico, visto da prua, con 2 dei tre fumaioli fumanti e, curiosità, indicato il "dislocamento" originario (poi aumentata negli anni seguenti) di 79.280 tonnellate. Si tratta della quantità di acqua spostata e che, per il principio di Archimede, sostiene il natante.
Al rovescio una efficace immagine allegorica. Una figura femminile - probabilmente raffigurante la Vittoria - scioglie le briglie ad cavallo che, con la coda da serpente marino (forse un tritone), si muove tra i flutti, verso ovest.
La medaglia, incisa da Jean de Vernon (che all'epoca aveva 38 anni), è di grande effetto ed enorme fascino portando con sé l'eleganza e la potenza di una nave che segnò l'epoca di una nazione.