CIAMPINO (attualità) - La BCE non ha fornito indicazioni precise su quando i tassi di interesse potrebbero scendere
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Nell'ultima riunione dell'11 aprile 2024, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse. Questi restano al 4,50% per le operazioni di rifinanziamento principali, al 4,75% per le operazioni di rifinanziamento marginale e al 4,00% per i depositi presso la banca centrale.
Quindi quanto costano i mutui oggi? La decisione della BCE conferma le prospettive di inflazione a medio termine, che continua a ridursi grazie alla diminuzione dei prezzi degli alimenti e dei beni. Tuttavia, le pressioni sui prezzi interni mantengono alta l'inflazione nei servizi. La BCE mira a riportare l'inflazione al 2% a medio termine, ritenendo che i tassi attuali contribuiscano in modo significativo a questo obiettivo. Secondo le proiezioni, l'inflazione dovrebbe scendere dal 5,4% nel 2023 al 2,3% nel 2024, per poi stabilizzarsi al 2,0% nel 2025 e raggiungere l'1,9% nel 2026. La crescita economica, invece, rimarrà debole nel breve termine a causa delle condizioni di finanziamento restrittive e della scarsa fiducia economica.
La BCE non ha fornito indicazioni precise su quando i tassi di interesse potrebbero scendere, ma ci sono segnali che potrebbero avvenire non prima della fine dell’anno. I mutui a tasso fisso e variabile hanno già mostrato una tendenza al ribasso. Ad esempio, un mutuo trentennale di 200.000 euro con spread dell'1,50% ha visto una riduzione delle rate rispetto a maggio 2022.
Come scegliere il mutuo giusto oggi? Nonostante l'incertezza sul taglio dei tassi, molte banche offrono mutui a condizioni favorevoli, soprattutto a tasso fisso. Ci sono offerte con tassi tra il 2,55% e il 2,75% per mutui di durata 25 o 30 anni. Tuttavia, i mutui a tasso variabile rimangono costosi, con rate cresciute del 60% rispetto al primo semestre del 2022. La surroga del mutuo può essere una soluzione conveniente per ridurre le rate mensili.
Il Codacons sottolinea che è essenziale una rapida riduzione dei tassi per alleviare la spesa delle famiglie. Nonostante i tassi fermi, il mercato si è mosso anticipatamente, con riduzioni sui tassi dei mutui. Ad esempio, un mutuo fisso di 100.000 euro a 30 anni ha visto il TAEG scendere al 2,7%-2,8%, riducendo la rata mensile di circa 45 euro.
I mutui variabili mostrano anch'essi un calo: il TAEG per un mutuo di 100.000 euro a 30 anni è passato dal 4,91% al 4,62%, riducendo la rata mensile di circa 17 euro.
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