Pubblicato: Mercoledì, 09 Ottobre 2024 - redazione cronaca

VELLETRI (cronaca) - L'operazione dei Carabinieri

ilmamilio.it

"Potrai essere lo chef di Palazzo Chigi, ma servono circa 15mila euro per istruire il bando presso la Presidenza del Consiglio". Una vera e propria truffa quella che ha perpetrato un ex militare 45enne di Velletri, che millantava contatti a Palazzo Chigi, ai danni di un noto cuoco di Nettuno.

Email intestate alla Presidenza del Consiglio, documenti che sembravano autentici con tanto di bolli e firme con nomi anche esistenti, contatti telefonici. Il cuoco ha creduto che per istituire la pratica servissero dei soldi ed aveva dato, prima di fare denuncia ai Carabinieri, alcune migliaia di euro al soggetto per istituire la pratica presso la sede governativa per il falso lavoro di chef nello staff del premier. Dopo essersi accorto che qualcosa non quadrava si è  rivolto alla stazione dei carabinieri di Nettuno, che hanno accertato in poco tempo che il bando era inesistente ed i documenti falsificati ed in poche ore hanno organizzato un incontro in un bar a Velletri centro tra il cuoco e il truffatore ed hanno arrestato il veliterno, già conosciuto alla giustizia per reati di truffa e sostituzione di persona, in flagranza di reato con i soldi richiesti tra le mani.

Al processo per direttissima al Tribunale di Velletri di sabato scorso, il giudice monocratico ha convalidato l'arresto del truffatore veliterno,  difeso dall'avvocato Sofi, che ha patteggiato la pena di un anno, che sconterà con l' obbligo di presentarsi in caserma dai carabinieri per la firma giornaliera a Velletri come pena sostitutiva del carcere per il reato di truffa e millantato credito.

Al blitz a Velletri in un bar vicino una delle ville comunali, insieme ai carabinieri di Nettuno che hanno preso la denuncia e svolto le indagini smascherando il truffatore, hanno partecipato anche i militari delle Compagnie di Anzio e Velletri, come è emerso dal processo di convalida per direttissima di qualche giorno fa.

Il cuoco nettunese, tramite una dichiarazione al quotidiano il Messaggero di Roma e provincia , in una breve e riservata intervista ha voluto ringraziare sentitamente i carabinieri della stazione di Nettuno  che hanno seguito le indagini e il magistrato indagante della Procura di Velletri, diretta dal procuratore capo Giancarlo Amato per l'ottimo e puntuale lavoro Investigativo svolto .