Marino, riaperto dopo i lavori di sistemazione il Teatro di Villa Desideri, intitolato a Vittoria Colonna
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Come da programma, è stato riaperto oggi pomeriggio alle 18.30 lo storico Teatro Comunale, all'interno della splendida Villa Desideri intitolato a “Vittoria Colonna”, nobile poetessa nata a Marino nel 1492, donna culturalmente affascinante a cui si legarono nomi importanti del Rinascimento come Michelangelo Buonarroti, Ludovico Ariosto, Jacopo Sannazzaro e molti altri.
La Sala, rimasta chiusa per circa 2 anni, per importanti opere di ristrutturazione fortemente volute dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Stefano Cecchi, è stata completamente rinnovata dalle quinte, al palco di scena, alle fiammanti e comode poltroncine rosse e vanta oggi ben 200 posti.
L’evento ha visto la partecipazione dell’assessore alla cultura della Regione Lazio Simona Baldassarre, molto colpita dalla bellezza del rinnovato Teatro "Bomboniera", presenti anche la consigliera comunale di Frascati, scrittrice, giornalista, Emanuela Bruni, presidente della Fondazione MAXXI e il dirigente regionale Luca Fegatelli, direttore della direzione regionale della cultura. Ad accogliere gli ospiti per il taglio del nastro il sindaco Cecchi e tutta la giunta comunale e molti consiglieri comunali di Marino, tra questi la vice sindaco Sabrina Minucci, le assessore Pamela Muccini ( alla cultura ) e Roberta Covizzi ( allo spettacolo), il direttore artistico della struttura Giorgio Granito ( Associazione Culturale Artistica Trousse).
A seguire, subito dopo la riapertura dello splendido Teatro marinese, si è parlato del progetto a cura dell’artista Vito Riccardi che ha presentato e scoperto l’opera contemporanea luminosa realizzata in plexiglass dedicata alla storica donna marinese a cui è stata intitolata la struttura “Fantastica Vittoria” collocata all'ingresso del Teatro. Ad aprire la programmazione teatrale, in una sala gremita in ogni ordine di posto, lo spettacolo ( gratuito come prima assoluta ) ”M’accompagno da Me” di e con l'attore e regista Michele La Ginestra, che non è stata solo una performance teatrale in stile "one man show", ma uno spettacolo coinvolgente, che ha coinvolto il pubblico, ha regalato grandi risate, sorrisi, e anche un po’ di commozione, a chi ha deciso di passare una serata “con” il Teatro, quello fatto di contatti umani .
La serata della "prima assoluta" è stata moderata dalla giornalista Giorgia Di Vito, dello staff del sindaco di Marino. Il primo cittadino Stefano Cecchi molto soddisfatto della meta raggiunta, dal palco insieme agli assessori presenti e al presidente del consiglio Pisani ha detto : “Come Amministrazione Comunale abbiamo voluto restituire il giusto lustro a questo luogo di spettacolo. La sua riapertura rappresenta un evento importante per la vita culturale di tutta la città di Marino e non solo anche per i comuni vicini, con la finalità di sottolineare l’opportunità che questo sito rappresenta per tutti i cittadini, gli attori, gli aspiranti attori e gli appassionati degli spettacoli teatrali . Un luogo completamente nuovo che lascia il pubblico libero di sognare, riflettere ed emozionarsi. Ringrazio la Regione Lazio per il sostegno, i contributi, elargiti per la cultura e lo spettacolo, oggi qui rappresentata dall'assessore alla cultura Simona Baldassarre e dal dirigente dell'Ufficio Cultura Luca Fegatelli, che ci hanno permesso di organizzare anche una grande Sagra dell'Uva anche quest'anno, oltre che sostenuto per le opere di restauro del nostro Teatro ".
L'assessore regionale Simona Baldassarre e la presidente della Fondazione MAXXI Emanuela Bruni, si sono dette "particolarmente soddisfatte, che un luogo storico, un Teatro così bello, accogliente e intitolato ad una donna prestigiosa come la marinese Vittoria Colonna, sia stato sistemato e riaperto in tutta la sua bellezza che questa sera vediamo. Con la platea piena di spettatori, a conferma che la cultura ha un ruolo rilevante nella vita dei nostri concittadini dei Castelli Romani ,di Marino, e di tutta la Regione Lazio ".
Chi era Vittoria Colonna ?
Vittoria Colonna, nata a Marino, nel Lazio nel 1490, mentre un'altra ipotesi proveniente da un importante studio monografico tedesco del 1916, presuppone più corretta la data del 1492. Appartenente alla nobile famiglia romana dei Colonna, in quanto figlia di Fabrizio Colonna e di Agnese di Montefeltro, dei Duchi di Urbino, ottenne il titolo di marchesa di Pescara.
Approfondire la figura di Vittoria Colonna risulta invece complesso, perché la marchesa di Pescara è stata una delle donne più affascinanti e importanti del Rinascimento italiano: attorno a lei e grazie a lei si creò infatti un vero e proprio circolo culturale e artistico che vantava alcuni dei più grandi nomi del periodo come Michelangelo Buonarroti, Ludovico Ariosto, Jacopo Sannazzaro, Bernardo Tasso e tanti altri. Fu una importante poetessa, drammaturga, scrittrice della sua epoca, la sua famiglia i Colonna erano, in quegli anni, alleati della famiglia D'Avalos . E per suggellare tale alleanza, concordarono il matrimonio fra Vittoria e Fernando Francesco quando ancora erano bambini. I due si sposarono il 27 dicembre 1509 a Ischia, nel Castello Aragonese. La sua vita si svolse in un momento culturalmente assai felice e infatti la poetessa fu circondata dai migliori artisti e letterati del secolo, tra cui Michelangelo Buonarroti, Ludovico Ariosto, Jacopo Sannazaro, Giovanni Pontano, Bernardo Tasso, Annibale Caro, Pietro Aretino, Girolamo Britonio, Angelo di Costanzo e molti altri. Il matrimonio con D'Avalos, sebbene combinato per servire le politiche di famiglia, riuscì anche dal punto di vista sentimentale, anche se i due coniugi non trascorsero molto tempo insieme a Ischia dove si erano stabiliti. Nel 1511 Fernando Francesco partì in guerra agli ordini del suocero per combattere per la Spagna contro la Francia, venendo catturato durante la battaglia di Ravenna nel 1512 e deportato in Francia. Successivamente, divenne un ufficiale dell'esercito di Carlo V ma rimase gravemente ferito durante la battaglia di Pavia, nel 1525. Vittoria partì subito per raggiungerlo ma la notizia della sua morte la colse mentre era in viaggio: cadde svenuta da cavallo. Decise di ritirarsi in convento a Roma (il convento delle Clarisse allora annesso alla Chiesa di San Silvestro) e strinse amicizia con varie personalità ecclesiastiche che alimentavano una corrente di riforma all'interno della Chiesa cattolica, tra cui, soprattutto, Juan de Valdés e Bernardino Ochino.
Non rimase a lungo in pace perché il fratello, Ascanio I Colonna, entrò in conflitto con papa Clemente VII, e in tale occasione si trasferì a Marino e poi di nuovo a Ischia per cercare di mediare fra i contendenti. Questo le evitò di vivere in prima persona la traumatica esperienza del Sacco di Roma del 1527 ( Il 6 maggio 1527 le truppe imperiali di Carlo V saccheggiano Roma, costringendo papa Clemente VII alla fuga) nel mondo cristiano crolla la certezza dell'inviolabilità della Città eterna e del Papa stesso, e le consentì di prestare aiuto alla popolazione e di riscattare molti prigionieri anche grazie ai propri beni.