Pubblicato: Mercoledì, 31 Luglio 2024 - redazione cronaca

ROMA (cronaca) - Il comunicato del sindacato 

ilmamilio.it

“Costretti a turni estenuanti, straordinari per carenza di organico, uniformi estive e protezioni da lavoro quasi introvabili. 

La sigla sindacale FPCGIL VVF di ROMA e LAZIO, denuncia ormai da tempo le critiche condizioni di lavoro del personale  dei Vigili del Fuoco di Roma e di conseguenza le difficoltà nel garantire il soccorso tecnico urgente alla  cittadinanza. Sotto organico ormai da troppi anni, con carenze di organici ataviche, anche per esigenze dei vertici del Dipartimento, che ammontano a diverse unità sull’organico teorico, costringono a turni di lavoro  estenuanti in particolar modo nel periodo estivo con richiami e rientri in straordinario ormai non più sostenibili. 

Spesso è anche necessario la sospensione o la riduzione nella composizione delle squadre con inevitabile aumento del rischio degli operatori.

A questo si aggiungono anche altri fattori che concorrono a rendere più complicata la situazione come la  carenza di automezzi al quale si aggiunge quella del vestiario e dei dispositivi di protezione individuale indisponibili, a causa di politiche gestionali sempre orientate al massimo risparmio e calibrate su tipologie di lavoro totalmente lontane da quella del Vigile del Fuoco.

Con l’adozione dell’applicativo TRACK, che gestisce le richieste di sostituzione, e la dismissione delle scorte di magazzino, che assicuravano una sostituzione immediata delle uniformi e dei DPI, la Direzione Centrale per le Risorse Logistiche ha di fatto abbandonato i vigili del fuoco che operano nelle emergenze con protezioni scarse . 

Una amministrazione che investe le scarse risorse destinate dal governo solo ai vertici, abbandonando i territori locali al loro destino, in particolare quello della Capitale e provincia con una popolazione di circa 4 milioni di persone presenti,  due aeroporti da oltre 40 milioni di passeggeri anno e il secondo porto crocieristico d’Europa per traffico di passeggeri con più di 40.000 interventi l'anno, fronteggiati con meno di 200 pompieri a turno. L’ultima proposta di revisione degli organici prevede di assegnare appena una ventina di unità in più ripartite nelle 25 sedi divise per quattro turni della provincia si può immaginare il risultato .

A questo stato di disagio aggiungiamo, il contratto scaduto, l'assenza della copertura sanitaria per malattie e infortuni, i ritardi nei concorsi interni, un ordinamento professionale che fa acqua da tutte le parti, poco rispettoso della grande disponibilità del personale del Corpo, che per forma mentis si presta ed è pronto a rispondere ad ogni emergenza per il bene della cittadinanza dimostrando grande professionalità”, conclude la nota stampa della Cgil .