Pubblicato: Domenica, 20 Ottobre 2024 - Redazione politica

CIAMPINO (politica) - Il movimento interviene sulla questione delle attività con le forze armate previste in due istituti superiori ciampinesi

ilmamilio.it - nota stampa 

“La scuola a Ciampino non ha pace. Se fino ad ora le “vittime” delle politiche scolastiche a Ciampino erano i plessi colpiti dal dimensionamento scolastico, ora lo sono gli istituti superiori che si ritrovano coinvolti in un’operazione di promozione dei valori e delle “modalità di arruolamento nell’esercito”, con la scusa di attività per la sicurezza stradale. I ragazzi e le ragazze sono stati infatti invitati ad esercitarsi alla guida di mezzi delle forze armate alla Cecchignola, presso il Comando per la formazione, specializzazione e dottrina dell'esercito. 

L’amministrazione Colella conferma la sua totale assenza di visione sulla scuola pubblica e una buona dose di ipocrisia sul tema della pace. Ci chiediamo infatti come sia possibile che un seminario sulla sicurezza stradale, organizzato dall’esercito e svolto in una città militare per gli studenti e le studentesse di due scuole della città, sia stato promosso dal Comune di Ciampino. È curiosa la scelta dell’amministrazione, visto anche l’ultimo periodo in cui sta promuovendo valori pacifisti, nominando un delegato della Pace (al quale chiediamo cosa ne pensa, quali valori di pace rileva in questo tipo di iniziativa) e proprio durante lo scorso Consiglio comunale vota una mozione, da noi presentata, per chiedere alle autorità competenti di fermare i favori ai mercanti d’armi.

L’amministrazione, invece di promuovere attività nelle scuole realmente formative, preferisce valorizzare giornate in cui le forze armate possono fare passerelle per arruolare i ragazzi e le ragazze delle nostre scuole. La militarizzazione degli istituti scolastici è un processo ideologico di normalizzazione del mercato bellico e dell’economia di guerra, in atto da alcuni anni. Per questo ci opporremo a questo tipo di iniziative e ci faremo promotori di attività di dialogo con le comunità scolastiche coinvolte, per promuovere i valori della pace, della democrazia, della cooperazione e dell’autonomia delle scuole pubbliche da poteri, pubblici e privati, estranei alla missione educativa promossa dalla Costituzione italiana”.

Lo scrive in una nota il movimento Diritti in Comune.