Pubblicato: Mercoledì, 02 Ottobre 2024 - redazione attualità

Castelli Romani-Nemi-Castel Gandolfo (attualità) - In un comunicato stampa, il Coordinamento "Natura e Territorio dei Castelli Romani ", rende noto  :

ilmamilio.it

"Solo grazie al fitto bosco la frana non è arrivata fino alla strada, un cedimento situato sotto l'ex Ristorante Il Faro, lungo la via Nemorense, a picco sul lago e sul territorio di Nemi. Sono tonnellate di roccia che si sono staccate da un pilastro roccioso". Così riportano i volontari dell’Echoteam e della rete per una riserva naturale del Lago di Nemi affiliata al Fondo Forestale Italiano. "Questo non fa che dimostrare ancora una volta l’importanza del bosco e del blocco del consumo del suolo nel nostro territorio. Qualche mattina fa i volontari si sono recati sul posto per fare i rilievi a fare la segnalazione alle autorità competenti, Comune, Parco regionale dei Castelli, Città Metropolitana, Regione Lazio " .

La situazione di degrado del territorio e i progetti a base di cemento e asfalto, secondo il Coordinamento "Natura e Territorio dei Castelli Romani" sono la causa del dissesto idrogeologico. " Inutile dare la colpa alla selvicoltura, bisogna bloccare tutti i progetti che consumano il suolo e prevedere una rigenerazione dello stesso con metodi di Ingegneria naturalistica, come proposto dal nostro Coordinamento e in particolar modo dall’AIPIN Associazione Ingegneria Naturalistica – Sezione Lazio all’interno del Piano per la salvaguardia dei Laghi dei Castelli Romani ". Continuano i volontari che cercano in tutti i modi di preservare l'ambiente naturalistico dei Colli Albani, con molte iniziative e incontri da moltissimi anni. 

"Le piogge si accumulano a causa delle strade, dei parcheggi e delle case che rendono il suolo impermeabile e lo canalizzano accumulando acqua. Dichiara Roberto Salustri, coordinatore dell'Associazione. 

La quantità di acqua che arriva si accumula sui costoni e fa cedere le pareti rocciose del lago. In poco tempo si sono verificate numerose frane. Una sulla parete del Vallone Tempesta, il dissesto sotto la zona urbanizzata di Genzano e ora questa, proprio vicino a dove il Comune di Nemi vuole realizzare un isola ecologica e che già il nostro Coordinamento ha bocciato come sito, sia a causa del dissesto geologico che aumenterebbe notevolmente, sia per l’emergenza ambientale sul Lago stesso. Anche al Lago di Castel Gandolfo abbiamo la stessa situazione franosa, da moltissimi anni, ormai interi decenni, in particolare nelle aree boschive, proprio dove il Comune di Albano Laziale ha autorizzato l’acquedotto che potenzierebbe l’attingimento di acqua per il Comune di Ariccia – detta  " Lottizzazione di Monte Gentile." 

Nella foto sopra di Giancarlo Boldacchini, l'evidente frana rocciosa e di alberi sotto alla struttura di via Nemorense, nel comune di Nemi, dove c'era l'ex ristorante il Faro, chiuso da oltre 10 anni.