A Grottaferrata la politica impazzisce: spunta l'Esopo-Trilussa de noantri che bacchetta il... cavallo
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"La gallina coccodè spaventata in mezzo all'aia, fra le vigne e i cavolfiori mi sfuggiva gaia".
La premessa, agreste e doverosa, di chiaro riferimento battistiano, è parte integrante della follia politica che si sta vivendo a Grottaferrata. Una volta all'ombra dell'Abbazia si agitava un Pasquino in versione coniglia che soleva lasciare i suoi messaggi affissi sulle recinzioni dei cantieri del centro. Ci prendeva assai il Pasquino grottaferratese che, in tempi decisamente non social ma molto più sociali, graffiava la sua visione dispensando critiche, analisi ed osservazioni - spesso piccantemente condite - con pena inzuppata nel veleno. E nel sacro fuoco della plausibile verità.
Morto che da tempo è ormai Pasquino, in queste ultime ore un bizzarro scritto postato sul profilo di uno dei più uomini ombra vicini al sindaco di Grottaferrata agita le acque. Novello Esopo, con accenti trilussiani (nei temi, non nella prosa), lo scritto descrive una scena agreste umanamente traslata nella quale un povero cavallo finisce per restare solo perché bramoso di un primato non riconosciuto.
A ben guardare, la cosa fa sorridere.
Perché prima del 13 luglio, giorno in cui il sindaco decise di azzerare la Giunta per cacciare l'assessore Rossetti, le cose a Grottaferrata - certo magari non sottotraccia - apparivano allineate e sostanzialmente delineate. L'atto di forza del sindaco ha sparigliato le carte e prodotto un'onda lunga che, come fatto notare nei giorni scorsi, avrà effetti ancora non valutabili.
E mentre i papabili "cavalli" si interrogano su chi sia l'effettivo destinatario di cotanta attenzione, certo è che l'Esopo-Trilussa de noantri senza quel 13 luglio non sarebbe esistito. La politica a Grottaferrata sta impazzendo. Certo è che lo scossone magari si esaurisce in un battito d'ali. O magari no e diventa uno tsunami.
Se pure Esopo scrive, qualcosa deve non andare esattamente come previsto. E siamo solo alla vigilia di Ferragosto.