Frascati, una maestra della scuola d’infanzia scrive una lettera aperta a Conte e Azzolina sulle misure antiCovid
Pubblicato: Venerdì, 29 Maggio 2020 - redazione attualitàilmamilio.it
Riceviamo e pubblichiamo:
Carissimi:
Presidente del consiglio Giuseppe Conte, Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, Esperti della Task Force.
Vorrei avere un confronto con tutti voi sul tema “scuola”. La scuola non è riempire un sacco vuoto; la scuola è curiosità, stimoli, amicizia, generosità, altruismo, condivisione etc... Questo vostro modo così arido di considerare la scuola, mentre brancolate nel buio, mi fa pensare che il vostro ricordo di “scuola” ormai è sbiadito nel tempo, è offuscato dal presente/assente; anelate a classi di alunni con turnazioni aula/pc da casa, distanziamento sociale, bambini con mascherine in classe, date retta... lasciate che i bambini si mascherino a carnevale, per condividere e divertirsi.
I veri esperti in materia, sono gli insegnanti, che come me e più di me ne sanno, che sono quarant'anni che varcano la soglia della scuola, tutte le mattine, per aiutare i bambini e le famiglie a creare un mondo migliore, più dignitoso, più rispettoso dell'ambiente, del prossimo, specialmente quello diversamente abile che ha il diritto di essere considerato per primo. Nella scuola dell'infanzia/primaria in modo particolare, è inaccettabile parlare di mascherina in classe e di distanziamento sociale, va contro la natura umana e quello che la scuola fa da quando io la conosco.
Voi mi direte, ma il contagio? Il rischio di contrarre il virus? Probabilmente il rischio c'è, anche se attualmente è minimo, credo che si possa ridurre osservando e intensificando le norme igieniche nella scuola. Educare i bambini a lavare spesso le mani, non mettere gli oggetti in bocca, pulire il naso con il fazzoletto e stare a casa se il naso cola per il raffreddore oppure si hanno gli occhi rossi per sospetta congiuntivite; ma questo è quello che le maestre dicono da sempre alle famiglie.
La prevenzione inizia a casa con l'osservanza rigorosa delle norme igieniche e continua a scuola con le insegnanti che intensificano le attività/gioco per rendere i bambini Autonomi in fatto di igiene personale. Inoltre c'è da incrementare la pulizia degli ambienti da parte del personale addetto, con prodotti specifici e più spesso, ma questo è comunque quello che noi insegnanti abbiamo sempre chiesto. Prevenire il diffondersi di qualsiasi virus creando un'ambiente pulito e comportamenti sani. Non serve mettere la mascherina se l'aula, i banchi, i bagni non sono sufficientemente igienizzati e voglio dire, non per negligenza delle persone addette a ciò ma perché ho visto troppe volte, addetti alle pulizie portarsi i detersivi da casa, o pulire frettolosamente perché hanno a disposizione pochissimo tempo per scuole intere con molte aule, bagni e lunghi corridoi, diamo i giusti mezzi e i giusti tempi alle persone incaricate di pulire gli ambienti.
Facciamo in modo che i bambini vivano i locali scolastici all'insegna dell'igiene e la pulizia meticolosa. Non colpevolizziamo sempre i genitori: devono mettere la mascherina ai bambini, si devono impegnare a casa per seguire i bambini nelle lezioni online, devono educare gli stessi a non avvicinarsi ai coetanei,...devono,...devono,...devono…
Ognuno il suo compito: i genitori devono fare i genitori, gli insegnanti gli educatori e voi che cosa dovete fare?
Sicuramente dare il buon esempio, avere cura dell'animo dei bambini, maltrattati, dimenticati e violentati psicologicamente da questa situazione. Abbiate cura di queste nuove generazioni, rispettatele e amatele. Dico ai vostri esperti, che abbiamo la fortuna di vivere in un paese baciato dal sole e le belle temperature per gran parte dell'anno, quindi spostiamo le lezioni all'aperto, nei giardini, nei parchi, nelle piazze, organizziamo la scuola all'aria aperta, intensificando l'igiene e quindi la sicurezza. Ci possiamo provare...i bambini vi ringrazieranno.
Una maestra di scuola d'infanzia per scelta, che ama il proprio lavoro e si è ritenuta sempre fortunata di fare quello per cui ha lottato, anni di supplenze e precariato; una maestra che può andare in pensione ma che non può farlo pensando di lasciare la scuola disintegrata, disumanizzata, sgretolata, la Scuola che tutti noi abbiamo conosciuto e amato ma abbiamo dimenticato.
Claudia Lucci
Commenti
E proprio vero se la scuola fosse pulita e igienizzata con i tempi giusti forse la sicurezza dei bambini starebbe garantita.
Però si risparmia su tutto quindi loro vogliono trovare soluzioni più comode