GROTTAFERRATA (attualità) - In attesa della pubblicazione della relazione della Commissione sul sito comunale, rimangono i dubbi sui tempi di finalizzazione 

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Dopo la riunione della IVa Commissione sul caso Ex Traiano, alla fine di agosto, sono state poche le reazioni politiche. Solo il M5S ha voluto dire la sua in merito all’annosa vicenda. Il resto del panorama politico è rimasto in attesa di eventi ulteriori. D’altronde Grottaferrata, dopo le comunali, complice le ferie estive, ha rimosso il dibattito politico dalla sua agenda. Nel frattempo è sopraggiunta il delicato episodio del 'carbonchio ematico', tuttavia nessuno (a parte le massime autorità cittadine, come doveroso) ha proferito parola, come se anche la politica non potesse contribuire, al di là delle versioni ufficiali, a mediare o ascoltare le preoccupazioni che qui e là si sono palesate nella comunità. Inutile fare comunque troppe disamine: se non c’è interesse o partecipazione non vale la pena neanche lanciarsi in riflessioni troppo ardite.

Tornando al caso dell’Ex Traiano, tutto rimane aperto. Innanzitutto perché è andata a gambe all’aria una fidejussione da 4,4 milioni di euro e ancora comunicazioni ufficiali in merito alla sostituzione della polizza non ce ne sono. Sappiamo inoltre che tutti gli atti del Piano di Intervento Integrato non sono stati recuperati in occasione della prima relazione a causa di problemi tecnici e che l’atto d’obbligo in cui è prevista la sistemazione dell'ex mercato coperto non avrebbe – a detta del M5S - “una precisa e dettagliata genesi” poichè inficiato dalle rinegoziazioni accadute tra Comune e privati nel corso degli anni. La fidejussione oggetto di varie analisi non garantisce le opere aggiuntive previste e l’Amministrazione, da quanto si è potuto comprendere, potrà farci poco o nulla in caso di mancata esecuzione degli interventi. Fatto non da poco. Quanto al mercato coperto di Via Principe Amedeo, nella riunione è emersa la convinzione che l’abbattimento non sia affatto scontato. Anzi. Per il Comune rappresenterebbe una sorta di bene (assai malandato e contestato dai residenti attorno) in caso non ci fosse una ricostruzione. Fattori economici discutibili, ma reali sul piano pratico e comprensibili su quello tecnico.

Infine il fattore tempo, che tutto deteriora e consuma. In questo caso economicamente. Già, perché l’operazione ex Traiano ha una storia di ben otto anni alle sue spalle, un’enormità per un investimento privato. A Grottaferrata da allora sono passati tre sindaci (Andreotti è il quarto) e due commissari prefettizi. Quando l’idea venne alla luce per far uscire un posto abbandonato da trent’anni fuori dal tunnel persino l’equilibrio geopolitco del mondo era tutt’altra cosa rispetto a quella odierno. Ciò vuol dire che quando l’opera iniziò a trovare la sua applicazione aveva un impatto e un plusvalore da generare che invece, senza conclusione dei lavori e intoppi vari, è andato compromesso. Necessario dunque un nuovo assetto, un riequilibrio tutto da decifrare e molto complesso. Dovrà essere l’attuale Giunta e risolvere il problema, prendendo una decisione.

Alla fine della convenzione mancano circa tre anni. Lo stesso sindaco non ha nascosto in sede di Commissione i suoi dubbi in merito al fatto che i lavori possano essere portati a termine entro questo periodo. Ciò potrebbe permettere alla Ditta Goveli Srl di chiedere un risarcimento danni.

Tempi lunghi e pazienza. Ma all’ombra dell’ex albergo il quadro appare senza un definizione assoluta. Come e quanto prima. Il privato non ha portato a termine i suoi intendimenti. La collettività ha ricevuto in cambio un pezzo di giardino affacciato sull’Abbazia (inaugurato oltretutto due volte), che dovrebbe avere le funzioni di un Parco e che invece appare più come un vialetto con un po' di verde, alberi, un cantiere di fronte in perenne stato di avanzamento, scritte a terra, qualche atto di vandalismo e schiamazzi più volte denunciati dai residenti del luogo.

Doveva essere un’occasione di rilancio economico e di opere pubbliche. Ancora non è successo niente. E domani? 

(nella foto: la prima inaugurazione del Parco Traiano del 2010)