FRASCATI (attualità) - Il racconto irritato di una nostra lettrice. "La ragazza ha frugato nella mia busta: e pensare che sono cliente da anni..."

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Da una nostra lettrice, cittadina di Frascati, riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile redazione,

voglio sottoporre a voi ed ai lettori de ilmamilio.it quanto mi è accaduto ieri mattina in un noto supermercato di Frascati.

Dopo aver riempito il mio carrello con le cose che dovevo acquistare, mi sono diretta alle casse. Al momento di pagare, la cassiera, con fare sgarbato e dandomi del "tu" in maniera decisamente poco elegante e poco consona, mi ha intimato di mostrarle il contenuto di una busta che portavo - in bella vista - in mano e nella quale erano contenuti oggetti che avevo acquistato in un negozio dei paraggi poco prima.

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La ragazza mi ha chiesto di aprirla e mostrare cosa contenesse. Non contenta dal controllo che chiaramente ha dato esito negativo (e nella busta c'era anche lo scontrino dell'altro negozio), con fare sempre più stizzito e convinta che fossi una ladra nonostante sia una cliente affezionata di questo supermercato ormai da anni, mi ha chiesto con un gesto della testa e della mano di mostrarle anche il contenuto dell'altra busta, di stoffa, che tenevo al gomito pronta per inserirvi quanto stavo acquistando in quel momento. Busta che era ovviamente vuota.

La cassiera, sempre col suo fare elegante e cordiale davanti a numerosi altri clienti, ha messo le mani nella mia busta nel tentativo di frugare. Ovviamente non ha trovato nulla che non andasse. Per il semplice motivo che non sono una ladra ma una cliente di questo supermercato che striscia spesso il suo bancomat con spese di oltre 50 euro per volta. Praticamente sono stata trattata come se ci fossero stati episodi di furto precedenti o sospetti che mi riguardavano. Assurdo.

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Al di là dell'atteggiamento della signorina, alla quale non credo sia permesso di dare del "tu" peraltro con fare sprezzante ai clienti e dunque a coloro che le permettono di lavorare in quel supermercato, chiedo alla redazione se questa prassi sia la regolare prassi da seguire per il controllo antitaccheggio. A mio modesto avviso, credo che la signorina in questione non avesse alcun diritto di frugare nella mia busta se non quello di chiedermi, gentilmente, di aprirla. Ripeto: gentilmente, anche perché c'erano molte altre persone in fila

Infine, tengo a precisare che la scelta di non fare il nome del supermercato in questione non sia stata affatto presa da parte della sottoscritta per evitare "rogne", quanto per il desiderio di tutelare la cassiera. Dimostrando una sensibilità che la stessa non ha avuto nei miei riguardi e chissà di quanti altri clienti.

Grazie per l'attenzione".

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