ROCCA DI PAPA (attualità) – A poche ore dal caso Giannone si rinnova un altro conflitto. Ma questo può far crollare l’impalcatura

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 Dopo aver 'sganciato' Veronica Giannone dai suoi incarichi in Giunta, nella maggioranza Crestini si continua a sparare su un altro esponente politico ormai palesemente 'sgradito' ai sostenitori del sindaco: il presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni. Un conflitto tutto interno, che può far crollare tutta l'impalcatura del progetto politico e di governo. Un nuovo articolo, di critica fortissima, è uscito sulla pagina Facebook del giornale vicino all’amministrazione comunale: “Il Paese di Rocca di Papa”.

L’antefatto: oggi pomeriggio il presidente del Consiglio Comunale, Massimiliano Calcagni ha convocato i capigruppo per una riunione al fine di concordare i lavori del prossimo Consiglio Comunale. Contestualmente, ha convocato anche due gruppi che si sono autocostituiti, in contrasto - sembra - con le norme del Regolamento del Consiglio Comunale stesso. “A sottolinearlo – afferma l’estensore dell’articolo - è stato nei giorni scorsi il segretario comunale, massimo garante istituzionale del funzionamento del Comune, che ha ricordato al presidente il contenuto del Regolamento, che proprio Calcagni, nel suo ruolo istituzionale, dovrebbe conoscere a menadito”.

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“Lo strappo – prosegue - ha portato a una clamorosa presa di posizione di quasi tutti i capigruppo, di maggioranza e minoranza, i quali hanno duramente condannato il comportamento del presidente Calcagni, che ha reso di fatto impossibile procedere. Il presidente si è preso così la responsabilità di fermare i lavori preparativi per il bilancio annuale del Comune. Un tema molto importante, irrinunciabile e che ha delle scadenze obbligate”.

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Qui parte l’ennesimo affondo: “Durante l’incontro, Calcagni si è improvvisato giurista, dando la sua personale interpretazione ad alcuni articoli di legge e regolamenti, in modo del tutto diverso da quanto aveva ricordato il segretario comunale, figura istituzionalmente competente su questi temi. Si è mostrata così, in tutta la sua pochezza, la competenza amministrativa del presidente, che è in un chiaro conflitto di interessi, in quanto Calcagni è un componente di uno dei nuovi gruppi illegittimi, che tanto si impegna a difendere”. Questa volta l’attacco è ben più profondo e peggiore, in senso politico, di quello di pochi giorni fa (leggi Rocca di Papa: nuovo attacco del giornale dell’Amministrazione a Calcagni. Lui risponde e prende gli applausi).

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“Di fatto – conclude la riflessione - l’azione amministrativa ha subito un momentaneo stop. Nel tentativo di guadagnare uno spazio politico, si è preferito bloccare il Comune con le solite prove di forza, a danno dell’operatività della macchina comunale. Facendo così, Calcagni si è posto al di fuori dalla legittimità amministrativa. Il suo ruolo, la sua figura e la sua persona, da un punto di vista politico, ne escono pesantemente sminuiti e screditati, facendo perdere credibilità all’intero Consiglio Comunale. L’incompetenza non si può nascondere per sempre”.

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Come al solito, ora, non mancheranno strascichi e polemiche. Di certo è che ormai le frizioni all’interno del Palazzo stanno diventando fortissime, sopratutto verso il Presidente del Consiglio e il gruppo autonomo di “Voi con Noi” (a cui aderiscono anche Lorenzo Romei e Roberta Carnevali).

L’accusa di incompetenza è pesante e grave. Cosa accadrà nei prossimi giorni?

Il post del "Paese"

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