MARINO (attualità) - La consigliera dà la notizia

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L’ecocentro per la maggioranza di governo grillina, che governa Marino, si sta rivelando un vero e proprio incubo. Dopo la performance non esattamente brillante in occasione della tanto discussa consultazione pubblica per decidere la location del secondo ecocentro, oggi dalla Regione sarebbe arrivata un’altra stangata: l’amministrazione comunale non rientrerebbe in graduatoria per il finanziamento regionale. A darne notizia il consigliere comunale di minoranza, Eleonora Di Giulio: “Ricordate la storia dell’ecocentro nelle frazioni? La Regione produce un bando per la concessione di contributi finanziari per la realizzazione dei centri di raccolta e delle isole ecologiche a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, a favore dei Comuni del Lazio, di Roma Capitale, Consorzi a forme associative. Il Comune di Marino risponde al Bando indicando una località che scatena le proteste dei cittadini. Il sindaco dichiara però che il sito è solo indicativo, poi potranno cambiarlo in corso d’opera, e lascia la scelta di un altro sito ad un referendum consultivo. Ma questa è un'altra storia.

 

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Adesso è stata pubblicata la graduatoria degli interventi ammessi a contributo: sono stati cofinanziati ben 85 progetti. Marino su 154 domande pervenute è arrivato 147°. Una bella performance, non c'è che dire!!  E’ andata meglio per il sito del compostaggio, dove il progetto si è classificato in posizione utile per avere un cofinanziamento. Ma lì i residenti (la sfortunata zona 167 di Costa Caselle) non hanno opposto resistenza. Forse non lo sapevano, o sperano nel vento favorevole”.

Il mancato finanziamento non escluderebbe tuttavia la costruzione dell’impianto. È probabile, tuttavia, che i costi di realizzazione dell’opera potrebbero gravare quasi interamente sulle casse comunali. Scriviamo quasi, in quanto il Comune di Marino ha sbloccato 1 milione e 300 mila euro presso la Città Metropolitana di Roma Capitale per l’avvio della raccolta differenziata “porta a porta” e altri 248 mila specificatamente per l’ecocentro.

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