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- Scritto da Federico Smacchi
MONTE COMPATRI (cronaca) – Emessa un’ordinanza per la chiusura immediata. I proprietari non avevano presentato la SCIA agli uffici comunali
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Svolgevano un’attività di commercio al dettaglio e somministrazione di alimenti e bevande senza le autorizzazioni previste per legge. È quanto si apprende da una recente ordinanza del Comune di Monte Compatri – la n.8 del 13 maggio – con la quale è stata disposta l’immediata chiusura di un locale al confine con Monte Porzio Catone.
La polizia locale, durante un controllo, ha constatato che l’attività in questione non aveva mai presentato agli uffici comunali la cosiddetta SCIA, ovvero la “segnalazione certificata di inizio attività”, un passaggio obbligatorio per chiunque decida di aprire un locale pubblico, che sia di tipo artigianale, turistico o come in questo caso commerciale.
Un’autocertificazione con la quale si dichiara di essere in possesso di tutti i requisiti necessari a svolgere quella determinata attività, attinenti ad esempio alla conformità urbanistica, igienico-sanitaria e ambientale dei locali. In mancanza di questa l’attività viene considerata abusiva – come si legge anche nell’ordinanza – e ne viene disposta l’immediata chiusura.
Oltre ai sigilli, i proprietari ora rischiano anche una sanzione amministrativa, che può andare dai 3.500 ai 10.500 euro. Tuttavia, rimane loro la possibilità di fare ricorso al Tar del Lazio qualora ritengano di voler far valere le loro ragioni innanzi a un giudice.
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