REGIONE LAZIO (attualità) - Un nuovo dato allarmante

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Non sembra migliorare la situazione del lago vittima dei cambiamenti climatici e del prelievo continuo di acqua per la produzione di energia elettrica. Il circolo di Legambiente Fiuggi firma un protocollo di intesa con Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, obiettivo: monitoraggi ambientali e denuncia delle criticità

Un lago che rischia di sparire distruggendo un ecosistema unico nel Lazio. È questa in sintesi la fotografia del lago di Canterno restituita dalla Goletta dei Laghi, storica campagna di Legambiente che ogni anno monitora lo stato di salute dei laghi italiani.

Il lago di Canterno si trova in provincia di Frosinone, tra Ferentino, Trivigliano, Fumone, Fiuggi e Torre Cajetani e la situazione complessiva dell’ambiente della riserva naturale è stata analizzata ieri in un incontro pubblico tenutosi a bordo lago. Sono molte infatti le criticità che preoccupano cittadini e associazioni, a cominciare dalle morie di pesci con centinaia di ritrovamenti, sempre più frequenti, dovute ad aumenti repentini della concentrazione di inquinanti provenienti dal depuratore che sversa i reflui nel fosso del Diluvio (unico affluente del lago). Tale concentrazione aumenta però troppo rapidamente a causa degli abbassamenti repentini e drastici che periodicamente subisce il lago, all’apertura della diga idroelettrica soffolta.

Il Lago di Canterno è infatti un bacino idroelettrico di Enel, con energia che viene prodotta da una centrale posta a valle nel territorio di Ferentino con un dislivello di 300m; se la centrale va in produzione il livello del lago scende lasciando i pesci all’asciutto per molti ettari nella normale area umida e facendo drammaticamente aumentare la percentuale di sostanze inquinanti nel resto. A questo proposito l’associazione è tornata a chiedere che venga effettuato un monitoraggio costante del depuratore nelle proprie funzionalità ma anche che vengano strutturate delle paratie che mantengano l’acqua nell’alta zona umida. La combinazione di una depurazione non sufficiente e lo sfruttamento intensivo del bacino ai fini idroelettrici rischiano di danneggiare irreversibilmente un prezioso ecosistema che è stato incluso nelle aree protette regionali, essendo una riserva naturale ricadente nel Parco Regionale degli Ausoni. Il lago disvuota di 1cm al giorno, considerando soltanto gli ultimi tre mesi (90 giorni) il lago si è abbassato di 90 centimetri secondo il dossier di Legambiente.

“L’incontro di questa mattina è stato decisivo per fare un punto insieme a cittadini, associazioni e amministratori locali sulla situazione ambientale del lago – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – Canterno ha un ecosistema straordinario che deve essere messo in sicurezza. Questo periodo è drammatico a causa dei cambiamenti climatici, ma non possiamo permettere che la situazione si aggravi ancora di più. Enel non può continuare a sfruttare il lago per produrre energia e servono assolutamente lavori di messa in sicurezza degli ambienti umidi per preservare la biodiversità dell’area. I cambiamenti climatici stanno infatti portando questo lago all’esaurimento, a giugno 2017 si registrano valori di mm caduti di pioggia ridotti dell’80% rispetto ai massimi registrati negli anni precedenti. Notiamo una rinnovata attenzione al tema grazie alla nuova gestione della riserva di Canterno da parte del Parco Regionale dei Monti Ausoni. Bene ha fatto la Regione Lazio ha affidare a consegnare la gestione di queste nicchie di biodiversità alla sua rete dei parchi.”

“Per proteggere il lago c’è bisogno di trasparenza nelle procedure, di partecipazione popolare e di presenza delle amministrazioni locali – Dichiara Francesco Raffa, coordinatore provinciale di Frosinone di Legambiente – gli splendidi territori della provincia, come il lago di Canterno, hanno bisogno di una buona politica che segua da vicino queste problematiche e che si impegni in prima persona nell’affrontare queste gravi questioni ambientali. Affianco a loro, ci vuole l’impegno di tutti, cittadini e associazioni che devono essere pronti a rimboccarsi le maniche per preservare la bellezza di questi territori proteggendone il valore naturalistico e rilanciandone così anche la vocazione turistica”.

Durante la mattinata sono stati presentati anche i risultati dei monitoraggi effettuati dalla Goletta dei Laghi e che hanno restituito un panorama nella norma:

– sponda ovest: entro i limiti
– foce fosso del Diluvio: entro i limiti

L’incontro è stato anche occasione per la firma di un importante protocollo di intesa tra il circolo di Legambiente di Fiuggi “Wolf” e l’Ente Parco Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.

“Con questo accordo, ora il lago vanterà una difesa in più grazie all’impegno delle Guardie Ambientali Volontari di Legambiente – ha dichiarato Enzo Pirazzi, presidente del circolo Wolf – Il nostro compito sarà ora quello di monitorare la situazione dell’ambiente lacustre e di denunciare alle autorità eventuali illeciti. Il circolo si occuperà anche della redazione di un report annuale sullo stato del lago ed effettuare campagne di sensibilizzazione nei paesi vicini e nelle scuole”.