GROTTAFERRATA (attualità) - La civile ma ferma protesta di un genitore. "Dovevo semplicemente portargli i libri: non mi è stato concesso e il bimbo se li è caricati da solo"

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Dal papà di un alunno dell'Istituto comprensivo "San Nilo" di Grottaferrata riceviamo e pubblichiamo.

"Sono il papà di un bambino che ha appena iniziato a frequentare la prima elementare presso l’istituto comprensivo  “San Nilo” nel plesso di piazza Marconi, scrivo alla redazione per raccontare la mia esperienza.

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Questa mattina ho accompagnato mio figlio a scuola (l’istituto comprensivo  “San Nilo”) e dal momento che aveva uno zaino molto pesante, per via dei libri scolastici che successivamente sarebbero stati depositati negli stessi armadi dell’aula, mi sono premurato di entrare con lui ed accompagnarlo. L’aula si trova al primo piano e quindi anche se lui ha uno zaino di quelli con le rotelle avrebbe dovuto comunque superare l’ostacolo delle scale interne all’edificio poste dal lato della facciata che espone verso la piazza Marconi.

L’ingresso avviene tramite un cancello posto nella via laterale dalla parte opposta, e nei pressi del cancello c’è sempre del personale della scuola che smista i bambini e ferma i genitori che non possono accedere al momento dell’ingresso all’interno dell’edificio insieme ai loro figli per disposizioni interne all’istituto.

Subito dopo il cancello esiste una rampa per i disabili dove si può tranquillamente trascinare lo zaino provvisto di rotelle e si accede ad un patio, qui sulla destra si trova l’ingresso al corridoio principale che porta alle aule.

In questo punto si dispone un secondo cordone di personale per evitare che i genitori arrivino sino in aula ad accompagnare i bambini, questa cosa ci era stata spiegata verbalmente il primo giorno di scuola e non vi sono argomenti correlati se non un richiamo generico nel PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA SCUOLA-ALUNNO-FAMIGLIA che l’istituto ha trasmesso via email ai genitori per la sottoscrizione. L’unica ragione di tale procedura era stata motivata verbalmente durante il primo giorno di presentazione ed era al fine educativo di rendere indipendenti da subito i bambini.

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Tutto questo premesso al momento dell’ingresso la signora che presidiava il cancello sentendo la mia ragione per il fatto che  volessi accompagnare mio figlio, e che era quella di aiutarlo a superare le due rampe di scale per la pesantezza del suo zaino dovuta ai libri scolastici (che dopo questa prima volta sarebbero stati depositati per l’intero anno in aula, ndr), mi ha lasciato passare ritengo chiudendo un occhio alle disposizioni dell’istituto. Dopodiché al secondo accesso quello che si trova nel patio trovo una signora che non mi lascia passare pur avendole addotto le stesse motivazioni, tuttavia avendo insistito sulla anormale pesantezza dello zaino per quel giorno mi assicurava che avrebbe aiutato mio figlio.

Quando mi accorgo che questa rassicurazione era stata pronunciata solo allo scopo di farmi allontanare in quanto ha fatto passare mio figlio ed ha continuato a bere il caffè che teneva in mano, non mi sono preoccupato di dare spiegazioni e mi sono precipitato a bloccarlo per evitare che iniziasse a salire le scale con quel peso prima che qualcuno lo raggiungesse ad aiutarlo.

Sono stato rincorso e mi è stato intimato di uscire mentre mio figlio era già a metà della prima rampa di scale facendo uno sforzo considerevole per sollevare lo zaino da solo, ed impedendomi con questo gesto di andare da lui ad aiutarlo.

Tutto questo poteva avere epiloghi meno felici, visto che in quel momento tutti i bambini salivano correndo e la concitazione era molta, mi chiedo però se esisteva una maniera altrettanto felice di gestire questa situazione per esempio facendo lasciare al bambino la cartella con l’assicurazione di consegnarla in classe subito dopo, oppure per tutti i genitori quello di fissare un giorno in cui avessero il libero accesso per portare i diversi libri dei propri figli in classe, purtroppo non tutti riescono a ritirare in cartolibreria i libri nello stesso momento quindi questa situazione temo che si ripeterà per altri papà/mamme nei prossimi giorni e vorrei che chi leggesse questa notizia potesse prepararsi meglio di quanto non abbia fatto oggi io.

Sono stato io stesso un alunno di questa scuola e mi risulta oggi difficile mettere nero su bianco questa esperienza negativa, tuttavia trovo corretto che episodi del genere vengano portati alla luce per evitarne il ripetersi.

Un papà".

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