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- Scritto da Fabrizio Giusti
GROTTAFERRATA (attualità) – Da martedì via al coordinamento di cittadini e movimenti per opporsi alla delibera della Giunta Andreotti
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C’è una data, nel contesto del progetto Sprar per l'accoglienza dei migranti, ad essere fondamentale per comprendere se l’iniziativa a cui ha dato seguito la Giunta Andreotti - con una delibera di indirizzo ispirata al procedimento già avviato dal Commissario Prefettizio - ha avuto successo.
Nel documento approvato è infatti stabilito che saranno presentate alla Giunta le ipotesi di progetto elaborate entro e non oltre il 10 marzo 2018, al fine di consentirne la presentazione per il finanziamento per il 31 marzo successivo. Sarà a quel punto che si potrà sapere se le effettive richieste ci sono, quante sono, come sarà suddivisa la quota di 76 migranti spettante a Grottaferrata.
Il clima che si è creato in città, comunque, potrebbe far desistere chi aveva intenzione di aderire con una sua proprietà immobiliare alla piattaforma. Va detto che in questo momento il dibattito è molto civile e non è scaturito in fatti o contesti preoccupanti. L’area che va da CasaPound a Fratelli d’Italia, da Noi con Salvini, fino a Gente Libera, il Comitato “Riprendiamoci Grottaferrata”, elettori di Forza Italia e semplici cittadini sta iniziando a lavorare sull'impegno da promuovere nella comunità nei prossimi giorni. A parte gli istituti religiosi, già indicati come possibilità potenziale di base per accogliere i richiedenti asilo, il faro dei contestatori è puntato anche sulle Cooperative sociali e su eventuali vicinanze di queste organizzazioni a consiglieri comunali o esponenti politici del territorio. Su questo tema il 'fronte antiSprar' è vigile e già nella settimana entrante organizzerà il primo incontro aperto (il 21 Novembre) a tutti coloro che vorranno portare contributi, riflessioni ed idee.
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Lo schieramento potrebbe ingrandirsi da qui a Luglio prossimo con iniziative, manifestazioni, assemblee. Da Palazzo Consoli o da chi è favorevole a questo processo, invece, non ci sono state grosse reazioni, a parte un comunicato di sostegno al progetto del Partito Democratico. Segno della scelta, da parte di Palazzo Consoli, di di una osservazione dei fatti che questa volta però potrebbe non pagare sul piano della comunicazione.
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