GROTTAFERRATA (attualità) – In pochi giorni è cambiato tutto. Un progetto nato per vincere, ma senza un’identità definita

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Il quadro, per gli oppositori della Giunta, è ora del tutto chiaro. In poco meno di 72 ore, con la firma di Luciano Andreotti al manifesto dei sindaci per la rielezione di Nicola Zingaretti a Governatore del Lazio (leggi Regione Lazio, 203 sindaci chiedono lo Zingaretti bis. Ci sono anche Andreotti, Crestini e Di Felice) e il ritiro del sostegno politico da parte di Forza Italia (leggi Palozzi: “Marchette” a Zingaretti. Ad Ariccia e Grottaferrata togliamo sostegno di Forza Italia”) al governo locale, la maggioranza dal sapore civico si è trasformata. Per i critici è ormai una Giunta di centrosinistra a tutti glie effetti, capeggiata da un simpatizzante del Partito Democratico, paradossalmente contestato dal Partito Democratico ufficiale a Grottaferrata, quello di ‘Via Isonzo’ (come recentemente è stato firmato un comunicato) e rappresentato da Fabrizio Mari e Paola Franzoso in consiglio comunale. Significativo in questo senso il commento all’articolo de ilmamilio.it sulle dichiarazioni di Palozzi da parte stesso Mari: “A questo punto – ha scritto - visto che si asserisce che a Grottaferrata nell'amministrazione ci sono esponenti di centrodestra e non civici, escano allo scoperto. Altrimenti questo civismo sarà sempre più opportunismo”.

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A Grottaferrata in effetti si è palesato un corto circuito pazzesco ed avvincente (per chi è osservatore esterno, per chi è parte della coalizione un po' meno). Va detto che le parole di Adriano Palozzi sono una sorpresa solo per chi non mastica la quotidianità. Fanno seguito a quelle già esternate il giorno della vittoria di Andreotti (leggi Palozzi: “A Grottaferrata vittoria con Andreotti. Anche Frascati non va a sinistra”) a conferma che le liste civiche erano in realtà sostenute da movimenti politici ed esponenti regionali trasversali. In secondo luogo fanno cadere una foglia di fico messa lì giusto per decoro. Da parte della coalizione oggi a capo della città non poche volte, nel corso della campagna elettorale, ci si era affannati ad affermare l’assoluta estraneità a collegamenti con partiti o consiglieri regionali. A quanto pare non era del tutto così.
Pai

Ora il sipario si è aperto. Forza Italia appoggiava, almeno dalle alte sfere territoriali, Andreotti. Ora non la sostiene più. Questa è una notizia che potrebbe avere delle ripercussioni, ma non più di tanto perché tra i consiglieri comunali, i delegati e gli assessori i membri vicini al centrodestra sono davvero pochi e non determinanti, se è vero che il grande numero due e leader della Giunta è Luciano Vergati. Tuttavia qualcuno dell’altra sponda c’è. Ma in questo senso il sindaco non ha timori. Perché le bandierine distribuite (vedi deleghe ed incarichi vari) convinceranno anche i più perplessi a scansare le riflessioni politiche a mantenere la posizione. Anche per istinto narcisista.

Fatto sta che a Grottaferrata sono esplose una serie di contraddizioni niente male in poche ore. Le quali, ovviamente, come da sei mesi a questa parte, non avranno risposta.

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