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ROCCA DI PAPA (politica) - Quanto accaduto l'altro ieri in Consiglio comunale è perfettamente in linea con la deriva di questa esperienza amministrativa
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Almeno si è rivista la gente in Aula consiliare. Almeno, a fronte di una opposizione al piccolo trotto che si accontenta di portare il risultatino a casa (quello della Sciamplicotti, ad esempio, che ha ottenuto l'approvazione all'unanimità della stucchevole mozione sulle antenne, ma anche quello di Massimo Grasso che ha chiesto la pleonastica sfiducia per il presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni, come se poi si potesse fare senza una giustificata causa), qualcuno ha messo un po' di sana sacrosanta pressione all'Amministrazione comunale.
Quello dell'altro ieri è stato un Consiglio di ordinario nulla. O meglio: di ordinario caos del nulla, una seduta ad alta entropia per mischiare le carte, confondere, dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, cercare di fare cascare il sindaco Crestini (più che traballante di suo) ma allo stesso tempo dover dar retta ad altre logiche.
I cittadini, quelli abusivi - che si sta continuando a far passare per eroi quali NON sono - , continuano giustamente a rivendicare il diritto a capire che diavolo di fine faranno le loro abitazioni. E la delibera approvata "in urgenza" che sostanzialmente legittimerà il Comune di Rocca di Papa a chiedere a queste persone un affitto per continuare a stare nelle proprie abitazioni che invece la Procura di Velletri vorrebbe veder demolite, rientra proprio in questo genere di logica.
Confusione, poca chiarezza, informazioni il più possibile incomplete, tattica del "tenere sotto paura" le persone, azione politica indistinta, maggioranza ed opposizione praticamente leste a lasciar passare il messaggio per cui "oggi dobbiamo fare così, poi campa cavallo". C'è stata poi la lunga lettura dell'ispezione del MEF, ricostruita dal sindaco con sempre al centro la questione abusivismo. Quasi "effetti collaterali" in replica più politica e giudiziaria (a forza di denunce) allo scontro, durissimo e del quale sfuggono ancora i contorni, in atto tra Crestini e pezzi fuoriusciti della sua maggioranza. La sua ex vicesindaca, ad esempio, ma anche e soprattutto l'"orgoglioso e autarchico" gruppo di "Voi con noi". "Queste sono le denunce che ho fatto", ha detto il sindaco a proposito del "sistema mafioso" denunciato qualche giorno fa dalla sua prodiga ex vicesindaca e del quale, parole scritte dalla medesima, fa parte anche ilmamilio.it.
A lasciare più sbigottiti è stato però il silenzio assordante del giorno dopo. I pochi che hanno portato a casa il "bottino di giornata" (in particolare i sopraccitati Sciamplicotti e Grasso, a conferma di un effettivo asse politico sostanzialmente antagonista al "gruppo Petrolati"), hanno timidamente rivendicato il successo parziale a bassa voce, magari attraverso i propri fiancheggiatori. Ma dai veri protagonisti, nulla di nulla.
Niente di niente (ovviamente...) da quelli di Articolo 1 Movimento democratico progressista, nel frattempo abbracciatosi come capi nazionali hanno indicato a "Liberi e uguali" di Pietro Grasso (e dagli..., sono gli stessi che "noi ci siamo", con "Noi domani, dentro il Pd ma poi fuori dal Pd", costituenti e pennacchi, "Articolo 1" ed oggi nuovo giro di valzer) e certamente non intenzionati a toccare la scivolosa questione detgli abusivi. Mica scemi.
In tutto questo marasma, spicca una delle poche cose veramente di rilievo lette sui social in questi due giorni e provenienti da un'ex militante del Partito democratico. "I veri eroi - ha sostanzialmente scritto - sono quelli che pagano il mutuo per la propria casa da 20 anni e che dovranno ancora pagarlo per altri 20".
Sacrosanto.
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