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ROMA (politica) - Domenica e lunedì alle urne: la proposta del dimezzamento dei parlamentari è un falso problema
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Eravamo e restiamo fermamente per il NO.
NO al taglio dei parlamentari al referendum di domenica e lunedì perché, semplicemente, il problema è mal posto ed è un finto problema.
Una riforma, voluta dall'attuale maggioranza di Governo a guida 5 stelle, che tende a stravolgere l'assetto voluto dai padri costituenti: un assetto che ha individuato in quasi 1000 parlamentari, tra deputati e senatori, la rappresentatività di tutti i territori.
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NO quindi alla riforma che va a toccare una Costituzione che in questi 75 anni ha più volte salvaguardato e salvato l'assetto democratico del nostro Paese.
Impegnata in questioni più urgenti, una maggioranza che su questo referendum rischia anche di lasciarci le penne ha mal posto il problema di fondo: quello della riforma elettorale.
Il rischio principale è, come espresso, l'allontanamento ulteriore dei territori - soprattutto quelli di provincia - dalla possibilità di scegliere (nel bene e nel male) i propri rappresentanti. Quella che in questi anni è stata descritta come una casta, con la vittoria del sì uscirà ulteriormente rafforzata.
Questo è un problema mal posto, un falso problema.
E chi sostiene che il taglio dei parlamentari porterà ad un risparmio per le casse dello Stato, mente ancora. Se davvero l'obiettivo è quello del risparmio, sarebbe sufficiente rivedere dunque gli stipenti dei nostri parlamentari. Senza contare che il dimezzamento di senatori e deputati comporterà un aggravio di attività per chi siederà a Montecitorio ed a Palazzo Madama con un probabile autoinnalzamento - ulteriore - degli stipendi.
Noi dunque, oltre alle numerose altre considerazioni che potrebbero essere presentate, eravamo e restiamo fermamente per il NO.
Si vota dalle ore 7 alle 23 di domenica 20 settembre e dalle ore 7 alle 15 di lunedì 21 settembre.
Per il referendum costituzionale NON è previsto il quorum: l'esito delle urne sarà dunque valido a prescindere dalla percentuale di votanti.
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