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    CASTEL GANDOLFO (cronaca) - La tragedia di sabato pomeriggio
     
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    Per il 35enne di origine irachena deceduto nella giornata di sabato scorso al lago di Castel Gandofo, il magistrato di turno della procura di Velletri non ha disposto nessun altro esame autoptico o autopsia medico legale dopo le indagini svolte dai carabinieri del paese papale.
    Così il corpo è stato restituito alla famiglia per le esequie. Il cittadino iracheno, originario di una zona dell'area di Baghdad, era residente a Roma centro. Intorno alle 15 del pomeriggio di sabato stava facendo il bagno nei pressi del pedalò, dove stavano anche i suoi amici giunti tutti tutti da Roma, quando ha avuto un malore in acqua .

     

     

    A dare l'allarme ai bagnini della spiaggia privata sono stati gli stessi amici (tutti iracheni) e altri bagnanti che stavano passando la giornata al Lago, affollato di molti visitatori e bagnanti giunti da tutta Roma e provincia e da molti comuni dei Castelli Romani per il week in totale serenità

    I primi soccorsi, come raccontato nelle immediatezze al mamilio.it da alcuni presenti, sono stati portati dai bagnini dello stabilimento balneare lacustre "Le Palme" e dal proprietario del vicino Circolo del Tennis,  Marcello Saroli, munito ( come altri stabilimenti lacustri del lungolago)  di defibrillatore. centroEstivo freeTime ilmamilio

    "Poi due operatori sanitari, un medico ed un infermiere, liberi dal servizio, che erano in vacanza al Lago Albano, hanno continuato il massaggio cardiaco, fino all'arrivo dei colleghi del 118 da una postazione dei Castelli Romani", ha dichiarato il signor R.M. che ha assistito ai fatti, dinamiche che sono state subito chiare anche ai carabinieri intervenuti sul posto.

    Ricordiamo come pubblicato in esclusiva sul mamilio.it la mattina dopo, che il ragazzo a cui aveva ripreso un flebile battito cardiaco, dopo circa un'ora di massaggio cardiaco,  era deceduto la stessa sera al policlinico Gemelli,  poco dopo le 22.30, notizia poi ripresa dalla Asl Roma 6 sulla propria pagina social con le condoglianze e il cordoglio della direzione sanitaria.

    Proprio la Asl Roma 6, aveva tenuto la mattina di sabato, fino alle 13 la terza tappa del progetto "Spiagge Serene" per informare i bagnanti delle insidie delle acque lacustri e come proteggersi dai malori estivi in spiaggia che possono capitare ai bagnanti.

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    "Ad intervenire, subito, come avviene sempre, sono stati gli assistenti bagnanti - ha detto Davide Belardi- storico gestore dello stabilimento balneare  "Dar Conte" , da oltre 30 anni, esperto assistente bagnante, con brevetto di soccorso, Blsd. Quindi non passanti e bagnanti di passaggio, o persone che avevano assistito alle dimostrazioni degli infermieri della Asl la mattina, che non avrebbero sicuramente avuto le capacità per farlo dopo soli pochi minuti di osservazione delle manovre. Non scherziamo, con tutto il rispetto per la preziosa e utile iniziativa . Noi titolari di stabilimenti balneari, siamo tutti abilitati all'uso del defibrillatore e abbiamo fatto il corso di primo soccorso , per intervenire su persone colte da malore in acqua e spiaggia. Abbiamo ogni 3 stabilimenti a disposizione un defibrillatore, pronti ad intervenire, tutti con personale con brevetti autorizzati da Asl e Regione Lazio al primo soccorso. 

    I nostri luoghi  lacustri, sono quindi molto sicuri, e noi siamo sempre molto attenti alla sicurezza di tutti i gitanti e i bagnanti. Molto lodevole comunque l'iniziativa della Asl Roma 6 che apprezziamo grandemente e sarà sicuramente molto utile. Ma ancora una volta siamo stati noi titolari di concessione delle spiagge lacustri e i nostri operatori preparati a queste esigenze a fare il primo intervento, questi i fatti.  In attesa dell'arrivo del 118 che aveva diverse ambulanze impegnate su altre emergenze. Ringrazio anche i due sanitari, un medico ed un infermiere, che hanno prestato insieme al signor Marcello Saroli e ad alcuni bagnini il prolungato soccorso, che aveva fatto gridare al miracolo, col risveglio del 35enne, poi purtroppo trasformatosi in tragedia con la morte del ragazzo iracheno. Notizia della morte appresa, la mattina dopo,  dal quotidiano online ilmamilio.it. il primo a dare la notizia.

    Mi sento di dire - conclude Davide Belardi, figlio di Sergio Belardi, storico gestore di spiaggia lacustre - che il nostro Lago è sicuro, e che le insidie siano esse di mare, di lago, di montagna, possono essere evitate con alcuni piccoli ma preziosi comportamenti, accorgimenti, come quelli dati dagli esperti infermieri e altre figure sanitarie della Asl Roma 6 durante l'iniziativa Spiagge Serene e che noi stessi conosciamo e applichiamo molto seriamente. Come ad esempio evitare di fare il bagno in acque profonde, da soli,  se non si sa nuotare bene, oppure dopo aver mangiato al caldo e al sole, senza far passare alcune ore, non allontanarsi oltre le boe rosse e seguire le indicazioni degli assistenti bagnanti e chiedere loro consigli specifici. Visto che come ripeto siamo gente di Lago, molto preparati sotto tutti gli aspetti. Il nostro dolore e pensiero molto triste va al povero ragazzo e alla sua famiglia per la tragedia accaduta sabato scorso, ma è stata una tragica fatalità. il lago non c'entra, sono le acque più sicure in assoluto, quelle lacustri, se rispettate e usate nella giusta maniera  " .

    Intanto i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo hanno accertato che il 35enne, morto per annegamento, non sapeva nuotare e si era avventurato in acque alte circa due metri vicino alle boe rosse di pericolo, dove erano i suoi amici e connazionali sul pedalò intenti a tuffarsi, con cui avrebbe voluto passare alcune ore in spensieratezza, dove invece purtroppo ha trovato la morte. 

     

     

     
LANUVIO (attualità) - Un grande traguardo
 
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Il 14 agosto Vladimiro Lorenzon e Idelmina Spunton festeggeranno 70 anni di matrimonio.
Nativi entrambi del Veneto, Torre di Mosto (Venezia) lui e Taglio di Po (Rovigo) lei, si conoscono nelle borgate di Latina, dove si erano trasferiti con le rispettive famiglie negli anni ’30, a seguito della bonifica integrale dell’Agro Pontino.

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È un incontro quasi casuale: liberi dell’impegno giornaliero della vita contadina, decidono di recarsi nello stesso momento alla balera di Borgo Podgora, dove la diciottenne Idelmina decide di accettare l’invito a ballare dell’appena diciassettenne Vladimiro, innamorandosene a prima vista.
 
Si sposeranno proprio a Borgo Podgora il 14 agosto 1952 e successivamente, per motivi di lavoro, si trasferiranno insieme al figlio Maurizio, nato dalla loro unione, nella zona dei Castelli Romani. Vivranno quindi a Nemi, Velletri, Genzano di Roma e infine a Lanuvio, dove abitano ormai da oltre 25 anni per stare vicino ai figli e nipoti che abitano in zona ed a Genzano
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" Nella mattinata di domenica  la consigliera comunale Luisa Linari verrà in rappresentanza del Comune di Lanuvio , çhe ringrazio di cuore,  per consegnare una targa ai miei nonni per i 70 anni di matrimonio", ha dichiarato al mamilio.it Daniele Lorenzon.

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'apertoGenzano (attualità) - Prosegue l'emergenza incendi
 
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Ancora un vasto incendio nel territorio genzanese, questa volta nella zona rurale agreste in via Pozzo Bonelli, con decine di mezzi e un elicottero dei vigili del fuoco e protezione civile al lavoro da alcune ore, il fronte del fuoco si è avvicinato alle case, ville e strutture e casolari agricoli.
 

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Solo grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco di Velletri e Nemi, supportati dalla protezione civile di Genzano, Lanuvio e Ariccia con numerose autobotti si sono evitate conseguenze peggiori. Isolato e raffreddato con molta acqua un grosso bombolone del gas che stava per essere attinto dalle fiamme, vicino ad una villa, numerosi residenti sono scesi in strada, presi dal panico.
 
Tutta la zona è stata isolata e chiusa al traffico dalla polizia locale di Genzano e dalla polizia di stato presenti sul posto con alcune autoradio e volanti. Le operazioni di spegnimento con un funzionario dei vigili del fuoco sul posto come direttore operazioni spegnimento ( dos ) che dirige la situazione sul posto, con l'elicottero dall'alto che ha già fatto una ventina di sganci sono ancora in corso. Il vasto incendio è partito lungo un fosso invaso da sterpaglie, vegetazione molta folta, alberi, uliveti e canneti, nei pressi di un centro sportivo con laghetto "Le Palme"  chiuso da oltre 10 anni. Il rogo probabilmente si è innescato e sviluppato per cause dolose .  
 
Aggiornamento  - Stanno ancora combattendo strenuamente contro le fiamme e il fumo e la vasta nube di fumo,  i volontari della protezione civile di Genzano , Ariccia e Lanuvio unitamente ai pompieri di Nemi e Velletri con la polizia locale la polizia di stato sul posto, che hanno dato ausilio e aiutato tante persone a uscire dalle loro case avvolte dal fumo per permettere le operazioni di spegnimento. 
 
Sul posto moltissimi gli sganci dall'alto dell'elicottero della protezione civile regionale che ha pescato l'acqua direttamente nel laghetto abbandonato della pesca sportiva " Le Palme"  poco distante al luogo dove si è sviluppato repentinamente e violentemente l'incendio che ha interessato  una vasta area di alcuni km, purtroppo sono stati danneggiati dalle fiamme alcuni giardini,  proprietà private , baracche e altre strutture agricole . Ma per fortuna grazie al pronto intervento al folto schieramento dei mezzi dei soccorritori, con moduli antincendio, grosse autobotti e pick-up, si è evitato il peggio. 
 
Al termine delle operazioni che sono terminate alle 20,  la comandante della polizia locale Manola D'amato ha voluto ringraziare tutti i volontari i pompieri e gli agenti della Municipale e della Polizia di Stato che si sono precipitati sul posto per aiutare le persone in difficoltà con le loro case piene di fumo e minacciate dalle fiamme che si avvicinavano. Ma per fortuna con un sventato pericolo, anche se i danni comunque sono ingenti alla vegetazione , agli alberi , ai frutteti, vigne, uliveti ed alcune strutture e manufatti tipo rimessaggi agricolo in legno e murarie che erano all'esterno dei terreni e delle ville della zona .

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CIAMPINO (attualità) -Ampliati gli orari, tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00

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Da oggi, fino al 31 agosto, le persone più fragili potranno avvalersi di un servizio di supporto telefonico dedicato.

L’Amministrazione comunale, tramite gli uffici della Polizia Locale e dei Servizi Sociali, per prevenire, limitare e monitorare l’insorgere delle situazioni di disagio, mette a disposizione tutti i giorni dalle ore 08.00 alle ore 20.00 i seguenti numeri 3387387005 (anche WhatsApp e Telegram) e 06 79097487.

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“Il progetto 'Non più soli' – ha spiegato l'Assessora Alessandra Mantuano – vuole supportare concretamente tutti quei soggetti fragili, a partire dalle persone anziane, che in questo periodo estivo rischiano di più la solitudine. Coloro che hanno necessità di aiuto e sono rimasti a Ciampino possono chiamare per avere informazioni, per segnalare situazioni di emergenza e per non sentirsi soli”.

“Un servizio importante – ha aggiunto la Sindaca Emanuela Colella – che quest’anno abbiamo deciso di intensificare ampliando giorni e orari disponibili. Il progetto 'Non più soli' va inoltre a potenziare il P.I.S. - Pronto Intervento Sociale del Distretto sanitario RM 6.3 (Ciampino-Marino) che, ricordiamo, è attivo 24 ore su 24 per garantire interventi urgenti rivolti ad ogni area di emergenza sociale. Stiamo lavorando per una Città più inclusiva, affinché nessuno resti indietro”.

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