Botte, minacce ed insulti ad una donna: 38enne arrestato dalla polizia di  FrascatiGUIDONIA (cronaca) - Arrestato anche un 18enne

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L'ha minacciata di morte e dopo si è appostato sotto al portone col fucile. Serata di paura per una 20enne di Guidonia, terrorizzata dal fidanzato convinto di essere stato tradito.

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I fatti sono accaduti nella frazione di Colle Fiorito, dove l’intervento della Polizia ha fermato l'uomo, un 26enne del posto, e un amico 18enne di Tivoli. Oltre al fucile sono stati trovati in possesso anche di 5 grammi di cocaina.

Sono stati i passanti a segnalare la presenza del giovane in escandescenza. Gli agenti una volta nell’appartamento hanno trovato la ragazza spaventata.

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In casa il fidanzato violento aveva altre munizioni, 30 grammi di hashish e pochi grammi di marijuana. Il fucile è risultato rubato.

Per il 26enne si sono aperte le porte del carcere. Il 18enne è ai domiciliari.

 

 

 

 

 

La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa

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San Romolo di Genova è stato un teologo e vescovo di Genova. Fu vescovo intorno al V secolo, e fu il successore di San Siro e San Felice.



Non si hanno notizie certe sulla sua vita, in quanto esiste una sua sola biografia anonima risalente al X secolo; tuttavia ciò che è certo è che sia stato un uomo di notevole bontà e particolarmente portato a dirimere discordie. Morì nella città di Villa Matutiæ (Sanremo), pare durante un viaggio pastorale nella Liguria di ponente. La sua morte è attribuita per tradizione al 13 ottobre.


Tale fu la venerazione per il vescovo che non si è certi di quanto si siano mescolati leggenda e realtà. La tradizione sanremese dice che il santo venne educato a Villa Matutiæ; eletto vescovo, si recò a Genova per la sua missione pastorale. Tuttavia per sfuggire alle invasioni longobarde ritornò nella terra natale, e si rifugiò in penitenza in una grotta nell'entroterra sanremese. Ogni volta che vi erano attacchi da nemici, carestie, calamità varie, i matuziani si recavano in pellegrinaggio presso la grotta dove viveva il santo, pregando e chiedendo la protezione del Signore. Alla sua morte, il suo corpo fu sepolto nella città, ai piedi di un piccolo altare usato per le prime celebrazioni cristiane, e qui venerato per molti anni.

Intorno al 930 il suo corpo fu traslato a Genova, per il timore delle numerose scorribande saracene, e venne sepolto nella Cattedrale di San Lorenzo. A Villa Matutiæ, nel frattempo, si cominciarono ad attribuire al santo numerosi prodigi, soprattutto relativi alla difesa della città dagli attacchi dei Saraceni, tanto che il santo viene rappresentato vestito da vescovo e con una spada in mano.


L'occasione della traslazione spinse i Matuziani ad edificare, nel luogo di sepoltura originario, una chiesetta (ricostruita nel XII secolo e oggi[quando?] Insigne Basilica Collegiata Cattedrale). Essa fu consacrata nel 1143 dall'Arcivescovo di Genova il Cardinal Siro de Porcello e dedicata a quel San Siro che in quello stesso luogo aveva fatto costruire, alcuni secoli prima, il primo altare della città e sotto al quale collocò le spoglie del Beato Ormisda (Sacerdote dell'antica pieve di Villa Matutia) evangelizzatore del ponente ligure e suo maestro.

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Tanta fu la venerazione per il santo, che alla fine del X secolo (980) la cittadinanza decise di cambiare il nome del paese in Civitas Sancti Romuli. Tuttavia in dialetto locale il nome veniva declinato nel più breve "San Romolo", pronunciato San Rœmu, che mutuò poi intorno al Quattrocento nella forma "San Remo".

La località dove il santo si era ritirato, ai piedi del Monte Bignone, è chiamata San Romolo ed è una frazione della città: la grotta (detta bauma) è stata trasformata in chiesetta, con l'ingresso protetto da una inferriata, e contiene all'interno una statua di San Romolo morente sopra un altare barocco.
Un tempo commemorato nella data tradizionale della sua morte, viene ricordato dalla Chiesa Cattolica il 6 novembre. Tuttavia la cittadina di Sanremo festeggia il santo patrono il 13 ottobre.

 

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campo vivace rifatto grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (attualità) - Il sodalizio biancorosso replica alla nota dell'Amministrazione

ilmamilio.it - nota stampa

L’Associazione Vivace Grottaferrata 1922 è una associazione antica che promuove la realtà sportiva giovanile locale da 100 anni e per questo è stata insignita con Benemerenza dalla Lega Nazionale Dilettanti.
Lo scopo fondante è ed è sempre stato quello di mettere al centro dell’attenzione lo sport, caratterizzato da sana competizione, stimolo per la crescita dei nostri ragazzi, rispetto delle regole e soprattutto degli altri.
Tuttavia, ultimamente, non ci siamo sentiti supportati dall’Amministrazione che ci ha dedicato ambienti e spazi non più al passo con i tempi ed obsoleti, nonostante i nostri solleciti per significative ristrutturazioni.
Di quale rispetto di legalità si può parlare se non si consente ad una Associazione come la Vivace ed ai bambini e ragazzi iscritti di praticare il loro sport preferito nei campi sportivi “sotto casa” di Grottaferrata? Come può l’Amministrazione adottare la soluzione più comoda, affidando la raccolta delle manifestazioni di interesse a “griglia” , consentendo l’uso dei campi sportivi ad associazioni che non sono la Vivace?
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Perché, nonostante la delibera comunale di agosto, l’Amministrazione non emette un bando per il project financing, progetto già presentato dalla Vivace nel mese di luglio?
Queste ed altre domande sono sulla bocca dei ragazzi iscritti e dei loro genitori che hanno sempre confidato nella serietà della associazione sportiva e nella serietà di tutti i regolamenti e delibere comunali che fino ad ora non avevano mai intaccato il gioco e soprattutto il gioco nei campi sportivi del cuore.colline nuoto6 ilmamilio

Potrebbe essere un'immagine raffigurante stradaLANUVIO (attualità) - La situazione si è risolta solo intorno alle 20.15

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A Lanuvio un guasto all'impianto frenante di un grosso camion che trasportava un container ha tenuto impegnato una pattuglia della polizia locale per diverse ore e una dei carabinieri. E' accaduto nella zona di via Nettunense, alla rotatoria di Campoleone. Difficoltà in ben quattro strade  con file chilometriche tra via Nettunense, via Cisternense, via Lavinense e via della Stazione di Campoleone.

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La situazione si è risolta intorno alle 20.15 dalle 16 che si è verificato il guasto del grosso mezzo sulla rotatoria.

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