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Scritto da Matteo Caré

Categoria: NEWS

Pubblicato: 29 Ottobre 2022

• POLITICA
• CIAMPINO

CIAMPINO (politica) - La sindaca decaduta ha anche accusato la maggioranza di di dare vita ad “un furbo tranello” 

ilmamilio.it - contenuto esclusivo 

Il Comune di Ciampino ha conferito la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. Quest’ultima in una nota di ringraziamento ha sottolineato come questo gesto testimoni la “memoria della Shoah”. Si tratta di un atto dal significato altamente simbolico che la senatrice ha ben apprezzato perché, come si legge nella nota di ringraziamento, ne rafforza “la testimonianza”.

LEGGI Ciampino | Liliana Segre nominata cittadina onoraria di Ciampino

La vede diversamente la consigliera, già sindaca, Daniela Ballico che ha bollato il conferimento della cittadinanza onoraria come “una strumentalizzazione” delle “sinistre locali”. Già a margine del consiglio comunale, convocato il primo dicembre del 2020, Daniela Ballico, all’epoca sindaco, di fronte alla mozione di conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice, dichiarò: “Da donna sono fortemente contraria alla strumentalizzazione che l’opposizione continua a fare nei confronti di un’altra donna quale la Senatrice Liliana Segre, sfruttata per soli fini propagandistici”.
Ieri, venerdì 28 ottobre, l’ex sindaca decaduta ha accusato la sinistra di dar vita ad “un furbo tranello”. In sostanza, chi non vota favorevole alla proposta “viene accusato di nazismo e odio per l’umanità”. Chiudendo il discorso, Daniela Ballico ricorda anche gli “altri orrori del Novecento, a cominciare da quelli prodotti dal comunismo in tutto il mondo”.
Per l’ex sindaca sembrerebbe che la tragica contabilità delle vittime del nazifascismo toglierebbe importanza ai morti degli altri massacri. Si consiglia alla ex sindaca Ballico di leggere e rileggere, conservando come lezione universale, le belle parole di apprezzamento che la senatrice Segre ha dedicato alla città di Ciampino al momento in cui le è stato notificato il conferimento.

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Scritto da redazione cronaca

Categoria: NEWS

Pubblicato: 29 Ottobre 2022

• ROMA
• CRONACA

Bussava ai portoni delle abitazioni chiedendo soldi  per conto dell’associazione benefica

ilmamilio.it - nota stampa del Comando dei Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Oriolo Romano hanno scoperto un presunto truffatore che in paese aveva chiesto soldi ai cittadini per un’associazione benefica inesistente.

Nello specifico, i militari nella giornata del 27 ottobre 2022 hanno notato un uomo che, con un “fratino” colorato per attirare l’attenzione, fermava i passanti e bussava ai portoni delle abitazioni chiedendo soldi per beneficienza, per conto dell’associazione benefica “Progetto per la vita”, della quale forniva anche del materiale cartaceo pubblicitario, a sostegno agli operatori-clown che negli ospedali pediatrici si adoperano per regalare un sorriso ai molti bambini ricoverati. Il comandante della Stazione, insospettito dai modi della persona,  decideva di procedere ad un controllo approfondito ed a seguito di accertamenti appurava invece che la suddetta associazione benefica era completamente inesistente; pertanto era di tutta evidenza e che il ricavato delle donazioni sarebbe finito solo nella disponibilità della persona controllata e che si trattava di una truffa messa a segno mediante l’artifizio del materiale pubblicitario ingannevole distribuito e con il raggiro di sostenere un’opera benefica di forte impatto emotivo ma del tutto inesistente.

Tutto il materiale pubblicitario, chiaramente falso, veniva posto sotto sequestro dai militari unitamente al denaro illecitamente raccolto e il soggetto, 45enne di origine campana, pregiudicato per analoghi, è stato quindi denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Viterbo per il reato di truffa e sottoposto inoltre anche a Foglio di via Obbligatorio dal comune di Oriolo Romano. 

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Scritto da redazione attualità

Categoria: NEWS

Pubblicato: 29 Ottobre 2022

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CASTELLI ROMANI (attualità) - I due avevano operato molte volte sul territorio castellano

 

ilmamilio.it

 

Sono in tanti a piangere e ricordare, anche nei Castelli romani, i due piloti del canadair deceduti nell'incidente aereo sull'Etna dell'altro ieri, dove Matteo Pozzoli 58 anni (a sinistra nella foto sopra e Roberto Mazzone 62 anni a destra) erano molto conosciuti, amati e apprezzati, da alcuni loro colleghi del mezzo aereo antincendio più famoso, che vivono ai Castelli Romani.

 

"Avevano una grande esperienza di volo, professionisti seri, equilibrati, esperti di centinaia di voli e sganci in Italia e all'estero, migliaia di ore di volo. Avevano operato anche qui ai Castelli Romani, sui devastanti incendi del monte Artemisio a Velletri, monte Tuscolo, monte Silvestro e in altre grandi emergenze a Roma e provincia. Li ricordano due piloti e amici di Pozzoli e Mazzone, che vivono nella nostra zona. "La nostra ferma condanna va a chi con mani malvage appicca il fuoco e provoca questi incendi devastanti, che poi per fermarli siamo chiamati a rischiare la vita in zone impervie e complicate del territorio.

La nostra vicinanza va alle loro famiglie e il ricordo del loro coraggio, della loro allegria, del loro sorriso, della loro voglia di volare, di spegnere incendi devastanti con tanto impegno, professionalità e passione, rimarrà sempre nel nostro cuore ed un grande esempio da seguire per tutti noi piloti di canadair ", concludono i due amici e colleghi dei Castelli Romani.

 

  Matteo Pozzoli 58enne, era originario della Brianza, viveva da solo, non si era mai sposato, mentre Roberto Mazzone di Salerno, lascia la moglie e due figli .